lunedì 22 dicembre 2008

Pagelle Igea - SmartHouse

Igea Sant’Antimo
Colli 7: Sgomita sotto i tabelloni e conclude delle belle azioni in avvicinamento. La sensazione è che dopo un periodo non proprio esaltante, negli ultimi due match abbia ritrovato la forma e la continuità, che lo fanno un giocatore di quantità.
Di Capua 7: Da il cambio a Vico, che ha preso una botta sul tabellone pubblicitario, e non lo fa rimpiangere marcando subito il tabellino da 3 punti. Ormai sta consolidando sempre di più il suo ruolo di back-up alle guardie titolari, con prove sempre attente e redditizie.
Corral 6.5: Arpiona tutti i rimbalzi che può e col suo fisico riesce alla lunga ad avere la meglio su Colombo. Sta crescendo, aspettando che riesca a trovare un ritmo maggiore anche al tiro.
Petrazzuoli 6.5: Entra assieme a Di Capua e contribuisce con due triple in due momenti importanti della gara a tenere lontani i gigliati.
Cardillo 7.5: Doppia-doppia con 12 punti e 11 rimbalzi, più il consueto numero di palle recuperate e tutto quello che gli scout non riportano, il tutto nel momento più delicato del match quando si lotta per i due punti. Leone.
Gatti 7: Solita prestazione di sostanza alla quale ci ha ormai abituato (e ci deve spiegare perché in casa segna sempre 12 punti, mentre in trasferta ne fa 24), è il più “vecchio” in campo e svolge bene le veci di vice-capitano. Chiude con una schiacciata da “tariffa alta”. Facebook-addicted.
Vico 6: Va a sbattere dopo pochi minuti su un cartellone pubblicitario, e forse questo lo condiziona. La sosta arriva al momento giusto per permettergli di rifiatare dopo la prima parte di campionato giocata sempre a 100 Km/h.
Fevola 6.5: In crescita costante, piano piano si sta ritagliando un ruolo e con estrema chirurgia lo porta avanti. Sembra finalmente aver pagato lo scotto dell’ambientamento in questo campionato, ora usi questa sosta per lavorare per essere anche un fattore in uscita dalla panchina.
Leccia s.v.: Comparsata.
Mei 7.5: Solita prova da ex con 21 punti in 28 minuti tutti diluiti nell’arco del match, a sentenziare la sua estrema pericolosità, sottolineata anche dal fatto che ci prova in tutti i modi, sia da 3, la sua specialità, che in penetrazione. Furetto.

SmartHouse Mabo Firenze
Verri 5: Ad un certo punto, sovrastato da Cardillo è stato mandato in panca dal coach.
Cohen 5: Anche per lui una partita da “Chi l’ha visto?”.
Bertolini 6.5: Assieme a Romboli tiene su il rendimento del back court gigliato, riuscendo a mettere in difficoltà gli esterni santantimesi che, però, alla lunga lo limitano.
Mercante 5.5: Partita abbastanza anonima, come per Verri e Cohen.
Romboli 6.5: Si cala nella bagarre, non solo dal punto di vista offensivo, ma anche a livello fisico, con qualche contatto non proprio ortodosso. Cerca di guidare i suoi con l’esperienza, ma alla viene lasciato solo.
Cortesi s.v.: Pochi minuti in campo.
Colombo 6.5: E grezzo nei movimenti, ma in contumacia Dalfini, ha il fisico per dar fastidio ai lunghi santantimesi e lo dimostra, costringendo Colli e Corral a spendere un mucchio di falli prima di capire comke arginarlo. Energico.
Bonsignori 5: Come Cohen. Dovrebbe dare esperienza ma forse i ritmi della A dilettanti sono un pò troppo serrati per lui.
Novi 5: Gioca poco e senza lasciar traccia.
Andreaus 7.5: Assieme a Romboli e Bertolini è l’anima della SmartHouse che prova invano a tenere in gara fino al quarto periodo. Risulta un rebus difensivo davvero complicato per coach Ponticiello, visto che punisce ogni scelta e qualsiasi tipo di marcatura. Golden Boy.

Nicola Puca

Il post partita di coach Ponticiello.

L’Igea Sant’Antimo chiude nel migliore dei modi il suo 2008, vince in modo ampio il confronto con la SmartHouse Firenze, un match che ha visto i biancorossi sempre in vantaggio, ma più combattuto di quanto dica il risultato finale, ed approda in piena zona playoff, a soli 2 punti dalla terza piazza:
“Abbiamo vinto una partita importante – dichiara Francesco Ponticiello, tecnico dell’Igea – opposti ad un avversario che ha confermato di poterci proporre delle difficoltà superiori a quelle che si potevano supporre da una lettura superficiale delle sue attitudini. Alla fine il + 16 finale, punisce eccessivamente Firenze, ma rende merito alla razionalità, al modo paziente con cui abbiamo gestito il ritorno dei toscani. Le statistiche dimostrano molto bene quali siano state le chiavi del successo: una difesa che, malgrado il calo del 3° quarto, ha concesso solo 66 punti all’avversario, che ci ha permesso di catturare più del doppio dei rimbalzi di Firenze; per ciò che concerne l’attacco, la consueta distribuzione delle responsabilità, a segno ben 9 giocatori su 10, una coralità che ci ha consentito di tirare con il 67% da 2 punti, il 43% da 3, per un significativo 57% totale dal campo”.
Il tecnico napoletano lancia uno sguardo anche oltre il match con Firenze, confronta l’andamento della squadra in questo primo scorcio di torneo con quello della stagione precedente, disegna immediatamente motivazioni per il prosieguo di stagione dei suoi uomini, e trova anche modo di fare una commossa dedica:
“Abbiamo già raccolto, e con una partita d’anticipo, gli stessi punti che avevamo alla fine del girone d’andata della scorsa stagione, ma rispetto ad allora abbiamo giocato un match casalingo in meno, e quindi un punto in più nella cosiddetta classifica inglese. Un bilancio prezioso, che testimonia la forza del progetto tecnico, conferma come questa squadra, malgrado le dolorose rinunce delle ultime due estati, sappia rigenerarsi in modo sorprendente e smentire le solite, noiosissime, cassandre. Adesso ci godiamo un meritato break natalizio, peraltro con la mentalità di chi intende questo “staccare la spina” come un qualcosa di funzionale ad un ennesimo, importante colpo di reni, che ci apra le porte ad un 2009 ancor più positivo. Ma in questo momento felice, insieme al più sincero augurio di un sereno natale per tutti i nostri tifosi, il mio pensiero non può che andare a Mimmo Cesaro, dirigente storico del basket a Sant’Antimo, scomparso la scorsa estate. Ci manca”. E proprio a Mimmo Cesaro sarà dedicata la manifestazione “Mimmo’s Day 2008”, che si svolgerà il 27, 28 e 30 dicembre al Centro Sportivo Sant’Antimo. In programma un torneo under 17 con la partecipazione di Vivilbasket Napoli, Juve Caserta, Monte Di Procida e Sant’Antimo, più l’amichevole del 30 dicembre tra Artus Maddaloni(B dilettanti) ed Igea Sant’Antimo.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Igea Sant’Antimo 82-66 SmartHouse Mabo Firenze

Igea Sant’Antimo: Colli 8, Di Capua 8, Corral 6, Petrazzuoli 6, Cardillo 12, Gatti 12, Vico 5, Fevola 4, Leccia, Mei 21. Coach: Ponticiello.
SmartHouse Mabo Firenze: Verri, Cohen, Bertolini 12, Mercante 2, Romboli 15, Cortesi, Colombo 9, Bonsignori 4, Novi, Andreaus 24. Coach: Lambruschi.
Parziali:
(20-10; 23-23; 14-19; 25-14)
Tiri Liberi
Sant’Antimo 11/18
Firenze 17/23

Al Pala Puca l’Igea Sant’Antimo di coach Ciccio Ponticiello era attesa da una prova di maturità importante, con cui dimostrare di possedere quella continuità e quella mentalità che servono per ambire ad un piazzamento in zona play-off, e la squadra santantimese, vincendo la quarta partita nelle ultime cinque gare, ha dimostrato di essere in un ottimo momento di forma psico-fisica, nonostante la perdurante assenza di Domus Dalfini. Nonostante il punteggio sembri far pensare ad una partita facile e tutta in discesa per i campani, la SmartHouse Mabo, invece, ha dato molto filo da torcere ai padroni di casa, rimanendo a contatto con i locali fino all’inizio del quarto e decisivo periodo, quando l’ampiezza delle rotazioni e, conseguentemente, la maggiore freschezza del roster a disposizione di coach Ponticiello ha fatto la differenza. Il primo quarto ha visto un inizio incerto e titubante da parte di entrambi i team, che per parecchi minuti hanno trovato con difficoltà la via del canestro (6-6 al 6’), prima che coach Ponticiello trovi le carte giuste, facendo uscire dal mazzo i giovani Di Capua e Petrazzuoli che, con le loro triple, firmano il primo vantaggio significativo dei biancorossi (18-8), chiuso da un bel canestro di Colli in penetrazione. Nel secondo periodo Firenze parte subito forte grazie ad un ottimo Andreaus (24 punti, 3 rimbalzi e 7 falli subiti), che con una tripla riporta lo svantaggio dei suoi sotto la doppia cifra. Firenze si tiene in gara restando sotto di 5 punti anche grazie alla prestanza fisica di Colombo che mette in difficoltà i pariruolo santantimesi (23-18), e pian piano ritorna in partita grazie a 7 punti consecutivi di Romboli (26-25). Ci pensano le triple di Mei e Di Capua, insieme ai primi canestri di Cardillo a spegnere il tentativo di break dei fiorentini, che in pochi minuti si trovano di nuovo sotto di 10 a fine tempo (43-33). Anche nel terzo periodo la formazione ospite parte forte con il neo arrivo Bertolini e Andreaus, riportandosi sotto di 4 (45-41). Anzi, trascinata da un Andreaus in gran spolvero cerca di risalire ancora di più la china, rispondendo colpo su colpo ai vari Colli, Vico e Gatti, fino a portarsi nuovamente ad una sola lunghezza di distanza con un canestro del solito Romboli (48-47). Ma nonostante tutto l’Igea riesce a mantenere il naso avanti e a chiudere il terzo periodo in vantaggio, seppur di sole 5 lunghezze (57-52). Il quarto periodo si apre subito con 5 punti consecutivi dell’ex fiorentino Nicola Mei, che riportano l’Igea in doppia cifra di vantaggio (62-52), con Firenze che prova a rientrare prima con Romboli e poi con una tripla di Andreaus, canestri intervallati, però, da altrettanti punti di Gatti e Mei che proprio con una tripla risponde ad Andreaus (67-57). Ma Cardillo e Gatti schiacciano sull’acceleratore, l’Igea trova compattezza in difesa, piazzando così la zampata decisiva e portando a casa due punti importanti prima della sosta natalizia.
Nicola Puca

domenica 21 dicembre 2008

Prepartita Igea Sant'Antimo-SmartHouse Mabo Firenze

Ultimo match del 2008 per l’Igea Sant’Antimo, i biancorossi affrontano al Centro Sportivo Sant’Antimo, domenica sera, inizio ore 18.00, la SmartHouse Firenze. L’occasione è propizia per dare seguito al blitz di Molfetta e sfruttare appieno il positivo momento di forma, per Gatti & Co tre successi nelle ultime quattro partite. Ci pensa però coach Ponticiello a smorzare ogni facile entusiasmo e riportare il confronto alle sue insidie:
“Ci aspetta un confronto duro e difficile. Lo affronteremo con la convinzione di chi sa di essere dentro un periodo, in cui, a dispetto della pesante assenza del nostro capitano, Domus Dalfini, un giocatore di importanza capitale per i nostri equilibri offensivi e difensivi, ci stiamo esprimendo in modo positivo; ma anche con la piena consapevolezza di dover giocare con un avversario che vale sicuramente più della classifica che ha in questo momento – dichiara Ponticiello - I nostri risultati sono frutto del tanto lavoro che svolgiamo quotidianamente, dell’applicazione che coloro che compongono questo gruppo mettono in ogni momento della preparazione, affrontare questo confronto in modo meno intenso e vitale del solito sarebbe un imperdonabile errore. Ma sono fermamente convinto del fatto che non vengano ripetuti i difetti di concentrazione del precedente confronto casalingo”.
In effetti il match con Firenze presenta difficoltà ben superiori a quanto dica l’attuale classifica dei toscani: il team allenato dall’ex tecnico della nazionale femminile, Gianni Lambruschi, pur non avendo raccolto finora molto in classifica, solo 4 punti in 11 gare, ha giocato quasi sempre alla pari con gli avversari, venendo sconfitta spesso più dalla propria gioventù che da limiti tecnici o organizztivi. Le parole del tecnico dell’Igea confermano questa valutazione:
“Firenze è una squadra con valori superiori a quanto dica la classifica, oltretutto allenata da un tecnico, Lambruschi, che, dall’alto di una ventennale, intermittente, frequentazione, conosce questo torneo meglio di chiunque altro. Dal mio punto di vista, affrontare in modo meno che attento i fiorentini sarebbe un imperdonabile elemento di presunzione, tante le similitudini tra la mia squadra e la SmartHouse, in primis la gioventù, il fatto che entrambi abbiamo in organico elementi di prospettiva, ma anche uomini navigati. Da questo punto di vista, in virtù della perdurante assenza di Dalfini, Firenze ha sicuramente più esperienza di noi: Bonsignori, Romboli, Cohen, Capuano, tutti elementi con anni ed anni di parquet sulle spalle, Bonsignori anche in Lega A ed in Legadue, consentono ai più giovani, i vari Andreaus, Bertolini, Verri, Novi, Marcante, di giocar tranquilli. Si tratta di un confronto che dobbiamo e possiamo vincere, a patto beninteso di sfuggire ai pericolosi condizionamenti che la classifica di Firenze, erroneamente, può indurre”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 15 dicembre 2008

Centro Auto Molfetta - Igea Sant'Antimo, il dopo partita di coach Ponticiello.

L’Igea Sant’Antimo centra il triplice obiettivo di mettersi alle spalle la negativa parentesi casalinga con Osimo, di tornare immediatamente allo zero in classifica inglese e di dare continuità al blitz di Trapani. Lo fa sciorinando, malgrado la perdurante assenza di Dalfini, una prestazione di grande lucidità a Molfetta.
“Sono veramente contento del match che abbiamo giocato – dichiara il coach biancorosso, Francesco Ponticiello – orgoglioso come non mai della forza di carattere della mia squadra. La sconfitta con Osimo poteva sortire effetti catastrofici, farci perdere tutte le certezze, faticosamente conquistate in mesi e mesi di duro lavoro quotidiano; invece abbiamo risposto con una freddezza ed una personalità inaspettate per una squadra così giovane e siamo, per la prima volta in questo avvio di stagione, tra le prime 8 della classifica inglese. Il successo è figlio della nostra capacità di imporre i ritmi partita, lo abbiamo fatto nel modo migliore nel primo quarto, prima che il 3° fallo di Corral ci mandasse in affanno a rimbalzo, e di nuovo a partire dall’inizio del terzo quarto. Solo nel secondo parziale Molfetta è riuscita a fare la partita che aveva in mente e doveva sviluppare. La nostra difesa e la capacità offensiva di prendere e mantenere vantaggi, dentro i giochi e non casualmente, si sono rivelati, come del resto a Trapani, le armi vincenti”.
Il tecnico partenopeo, al solito, non si sofferma sui singoli. Ma il suo non è un pensiero “di circostanza”, è infatti evidente come la coralità del gioco dell’Igea riesca a far esprimere con profitto di tutti i giocatori di Ponticiello, in primis un Simone Gatti da standing ovation e più volte applaudito dallo sportivissimo pubblico di Molfetta:
“Sarò ripetitivo, ma io amo sottolineare quello che c’è dietro la prestazione del singolo, il lavoro che consente a tutti di andare al tiro con il massimo della convinzione. Del match di Molfetta è importante sottolineare tanti aspetti: come già nel 1° quarto avessimo mandato in campo 9 giocatori, la capacità di tutti di svolgere compiti che non sono facili per tutti da intendere, difendere duro, mantenere vantaggio con una linea di passaggio supplettiva, recuperare una palla, subire uno sfondamento. Da questo punto di vista vanno sottolineate le doti di killer instinct di Andrea Colli, in grado di colpire sia dal perimetro ad inizio partita che con il determinante palleggio arresto e tiro del 72 a 70, la sicurezza di Vincenzo di Capua, la grande difesa di Petrazzuoli su Malamov, l’apporto chirurgico di Fevola e Corral, due giocatori che nelle ultime settimane hanno dimostrato di essere in crescita esponenziale di rendimento. Sottolineare il loro lavoro, oscuro quanto decisivo, significa avvicinarsi nella maniera giusta al match di domenica prossima con Firenze. Lasciatemi infine esprimere un doveroso ringraziamento alla sportività del pubblico di Molfetta. Non solo per la signorilità dei dirigenti pugliesi e di Sergio Carolillo, per l’affetto che nutro per un mio ex giocatore come Andrea Malamov, mi auguro veramente che a fine stagione questi tifosi possano gioire per la felice conclusione di stagione della squadra per cui tifano. Lo meritano.”

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Virtus Molfetta – Igea Sant’Antimo 72 – 75

Virtus Molfetta: Maggi 11, Mapelli 4, Parrino 0, Malamov 10, Stijepovic 0, Nanut 7, Leo 20, Puglia n.e., Di Marcantonio 20, Sciancalepore n.e. Coach: Carolillo.

Igea Sant’Antimo: Colli 11, Di Capua 2, Corral 6, Petrazzuoli 0, Cardillo 11, Gatti 22, Vico 10, Fevola 4, Favella n.e., Mei 9. Coach: Ponticiello.

Parziali:

(21-21, 41-39, 58-57, 72-75)

domenica 14 dicembre 2008

Max Scherma presenta la gara con Molfetta.

Confronto lontano dalle mura amiche per l’Igea Sant’Antimo, che andrà domenica a far visita al Centro Auto Molfetta nell’11° turno d’andata. Un confronto importante per Gatti e soci, chiamati ad una pronta risposta al passo falso casalingo con l’Edilcost Osimo e ad un seguito al brillante blitz di Trapani. Non mancheranno quindi le motivazioni ai biancorossi, e le parole di Massimiliano Scherma, dal 2004 assistente allenatore dell’Igea, descrivono efficaciemente il momento:
“Con Osimo abbiamo fallito l’occasione di sfruttare l’enorme iniezione di fiducia che il successo di Trapani ci aveva fornito – dichiara Scherma – L’inizio di torneo è stato per noi veramente impegnativo, e domenica scorsa potevamo allungare la striscia vincente inaugurata con Matera; purtroppo una prestazione scialba ha vanificato questa possibilità. Inutile però guardare indietro, l’imperativo a Molfetta non può che essere quello di vincere e riguadagnare immediatamente lo zero in classifica inglese. Non sarà ovviamente facile, ma credo che, se giochiamo con la stessa mentalità mostrata a Trapani, ci siano le condizioni per tentare il blitz”.
In Puglia Sant’Antimo troverà un avversario certamente non deconcentrato o disponibile ad anticipare la strenna natalizia, la squadra di coach Carolillo è infatti chiamata a mettersi alle spalle l’epilogo cocente della recente doppia trasferta. A Palestrina prima, e venerdì scorso a Firenze, la neopromossa compagine pugliese, che da qualche settimana può disporre dell’estro di Andrea Malamov, ex di turno, ha incassato delle sconfitte maturate solo nei frangenti finali e solo dopo aver condotto a lungo. Scherma descrive le insidie del match e l’identikit dell’avversario:
“Molfetta è una buona squadra, dai valori tecnici superiori all’attuale classifica. La incontriamo in un momento molto delicato per loro, e questo rende più difficile il nostro compito. Nel complesso si tratta di una squadra che ha molto talento offensivo, che si affida molto alle doti realizzative dei suoi uomini sul perimetro; i vari Nanut, Malamov, Maggi, Mapelli, sanno colpire in vari modi, in contropiede, in uno contro uno, al tiro pesante. Ma elementi come Di Marcantonio o Leo rendono pericolosa Molfetta anche vicino canestro, e buon apporto viene fornito anche dagli elementi più giovani, i vari Stijepovic, Simeoli, Parrino. Al solito sarà importante difendere duro e giocare un match “di testa”, estremamente razionale”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

sabato 13 dicembre 2008

Franti, Cuore e ....Natale..

Quando mancano solo 15 giorni a Natale, parlare di Cuore e di De Amicis può apparire scontato, zuccheroso, ma non è detto che lo sia veramente…

In Cuore c’è pure Franti (e noi ci infileremo dentro persino la pallacanestro...).

Il cattivo, e Franti non può essere definito diversamente da “cattivo”, non è natalizio, per niente. Neppure nelle eteree, oblique rivisitazioni delle Christmas Songs di Sufjan Stevens c’è spazio per i cattivi; a cercare ansiosamente nel modernariato kitsch, tra gli oggetti più svariati, dai dischi/strenna, quelli in vinile, con le voci di Bing Crosby, Elvis Presley, James Brown, o addirittura… dei Ramones, “Merry Christmas Baby(I don’t want to fight tonight)”, a tutto ciò che, maldestramente, è stato tirato dentro al calderone natalizio, tazze, pigiami, tovaglie, non troverete neppure la minima traccia di un qualcosa che evochi il “cattivo”, lo scontro, men che meno di Franti.

Eppure Franti è un personaggio di “Cuore”, e De Amicis è natalizio come pochi…

Franti è anche il nome di una oscura band torinese, per qualcuno sepolta tra le pieghe della memoria, per altri, tanti altri, per quasi tutti, invece assolutamente sconosciuta. Eppure la musica di Franti era forte, fiera, Franti irradiava suoni e parole che prendevano, non lasciavano indifferenti, arrivavano fino alle viscere. In bilico tra il delta del Mississippi ed il Lingotto, Robert Johnson e Robert Wyatt, Canterbury e “le ringhiere”, Henry Cow e Joe Strummer, Woody Gutrie e Nanni Balestrini; quel che più importa è che Stefano Giaccone e gli altri protagonisti di questa misconosciuta traccia di musica indipendente anni 80 “non lo mandavano di certo a dire…”.

Ma, quando mancano 15 giorni a Natale è possibile, giusto, “esser Franti”...?
Non solo possibile, si deve, e non solo a Natale, in questo pazzo, pazzo mondo della pallacanestro capitano delle cose, “that’s incredible…!”, ed è necessario urlare il proprio dissenso.

Come Franti.

Ad esempio capita che quella che una volta si chiamava B1 venga ridefinita “Serie A Dilettanti”. Niente di cui scandalizzarsi, che alla B1 venga dato il nome di “una A che non è la A, bensì una A che è si A, però è solo la A tra i dilettanti”(a questi Borges e l’Aleph gli fanno un baffo…), non può certo rappresentare motivo di contrasto o polemica, si tratta di una buona operazione d’immagine, il cui senso è facilmente comprensibile e condivisibile…

Alla categoria delle iniziative in grado di scatenare infinite discussioni appartiene invece l’altra grossa novità stagionale: l’avvio della trasformazione, entro il 2012, della B1, pardon! Serie A Dilettanti, insomma de “la nostra A che non è la A, bensì una A che è si A, però è solo la A tra i dilettanti”, in un campionato sostanzialmente under 23.

Lo dico subito, “io sono favorevole…”, non so bene se favorevole all’idea che proprio questo campionato, “la nostra A che non è la A, bensì una A che è si A, però è solo la A tra i dilettanti” divenga un campionato under 23, oppure semplicemente che ci sia un campionato, non importa quale, non banalmente assimilabile ad “un campionato giovanile”(i 23 anni ed il termine “giovanile” fanno un poco a cazzotti…), in cui possano avere ampi spazi di gioco elementi non ancora pienamente pronti per competere con il circo multinazionale che ha inglobato i nostri tornei professionistici. Quel che è sicuro è che, quale che sia l’opinione di ognuno di noi, che ci si schieri a favore o contro, il movimento non ha finora dimostrato di andare nella direzione che una cosa del genere impone.

E non poteva essere diversamente…

Perché giornali, internet, pubblico, tutti sembrano essere ingabbiati dentro i perversi meccanismi di uno stralunato reality show televisivo, manca soprattutto una seppur minima forma di capacità d’analisi. Infatti “la nostra A che non è la A, bensì una A che è si A, però è solo la A tra i dilettanti” non è vissuta da queste parti come una realtà autonoma da Legadue e LegaA, bensì come pura fase di passaggio, una sorta di “figlia di un dio minore” da cui, quanto prima, scappare. Gli ambienti giornalistici, l’universo composito di internet, e più ampiamente, l’indistinto mondo degli appassionati, non riescono proprio ad immaginare “la nostra A che non è la A, bensì una A che è si A, però è solo la A tra i dilettanti” come una potenziale NCAA italiana, come qualcosa che produca spettacolo, aiuti a crescere giocatori, che, insomma, come avviene da sempre negli States con i campionati universitari, attragga in forma autonoma e complementare alle leghe professionistiche un seguito fedele. Regna piuttosto l’inbarbarimento, il pensiero catodico, assimilare il risultato domenicale ad un televoto… i pronostici ad una nomination… la cronaca di un match ai reportage delle beghe da “Isola dei (non…) Famosi”.

Un assoluto vuoto in cui campeggia tristezza cosmica: “progettualità…??? no, grazie…”.

Piuttosto che sforzarsi di intendere le finalità dell’operazione portata avanti da Lnp, piuttosto che discutere nel merito del progetto, tutti riempiono pagine e pagine di forum, le news dei vari siti specializzati, con commenti che somigliano più alle profezie di Nostradamus che non a valutazioni obiettive. Si sprecano le iperboli, arrivano copiosi commenti/preconfezionati, un occhio al televoto e l’altro che brilla del saccente ed arcigno riflesso, proprio della casalinga di Voghera chiamata a pronunciarsi sul ritardato avvento della primavera…

“eh, non esistono più le mezze stagioni…”

Ovviamente, “Il livello tecnico(de “la nostra A che non è la A, bensì una A che è si A, però è solo la A tra i dilettanti”) è in ribasso maggiore di quello dei titoli della Lehman Brothers…”; e la colpa non può che essere “dell’aumento consistente del numero di under…”. Ogni sconfitta viene amplificata “dalla pochezza tecnica di un campionato, dal livello talmente basso, da rendere niente affatto una impresa primeggiare…”. Lo stesso termine “under” ha oramai acquisito toni sinistri, dispregiativi, viene rappresentato come un ruolo, “la nostra squadra ha un pivot… un playmaker… due esterni… un ala forte… invece i nostri under sono…”. E non è assolutamente da escludere la possibilità che qualcuno, prima o poi, si inventi forme “meno brutali” per identificare i giocatori nati dal 1986 in giù, chennesò, “diversamente under…”, “portatori di under…”, etc, etc, etc.

Banalità assolute… in evidente contraddizione con quanto espresso dalle ultime stagioni di B1, ma di questi tempi è difficile cogliere il senso degli avvenimenti generali, figurarsi del basket.

Ed allora, in questo fluire abbondante di luoghi comuni, addirittura, c’è chi festeggia la scomparsa di città, paesi e contrade dalla mappe de “la nostra A che non è la A, bensì una A che è si A, però è solo la A tra i dilettanti”, e per camuffare di nobili intendimenti la propria ristrettezza culturale, ci si è inventata persino “la questione morale”. Sculettano fieri, personaggi che non trovano argomenti migliori per far festa della scomparsa di Pattopoli, Gragnopoli, salendo di categoria e chiedendo umilmente scusa ad Italo Calvino per i neologismi da “città invisibili”, persino di Savianopoli, di Capotopoli... Dietro il loro inutile gracchiare sugli eventi che in quei palazzetti del profondo sud andava in scena, ci sono sicuramente anche delle verità, ma anche il malcelato fastidio per l’impudenza di chi sfida, e senza concorrere all’Oscar, mezzi limitati ma indubbie capacità, “il sistema”. E riflettendo sui controlli accurati di pass ed accrediti stampa in voga di questi tempi dalle parti di Savianopoli, in nulla dissimili a quelli di persone e cose nell’aeroporto J.F.K. di New York, ma in evidente contrasto con le libertà di insultare, per giunta a gratis, giornalisti e pubblico, bellamente concesse a tesserati e giocatori ospiti, non può che scorrere un brivido di freddo lungo la schiena.

Vuoi vedere che si preparano altri roghi, che ci sia chi si accinge a tirar dal frigo dell’altro spumante, il tutto nella vana speranza di rinchiudere Franti, Cuore… e Natale dentro le proprie fobie?
Francesco Ponticiello

lunedì 8 dicembre 2008

Pagelle Igea-Edilcost

Igea Sant’Antimo
Colli 5: Brutta giornata per il giovane triestino, tanto decisivo con Matera quanto in ombra con Osimo. Deve trovare maggiore continuità per diventare un fattore in questa categoria.
Di Capua 5,5: Non ripete la bella prestazione contro Matera, ma cerca in ogni caso di portare il suo onesto contributo alla causa, anche se in regia né per lui né per Vico è serata.
Corral 5: Come Colli soffre la fisicità di Pennisi e di Fattori, cerca comunque di combattere come può. E’ vero che ha tirato male (1/6), ma è anche vero che non si tira indietro al primo errore.
Petrazzuoli s.v.: Pochi minuti per far rifiatare Mei e Vico.
Cardillo 6.5: Cerca invano di trascinare i suoi alla rimonta col grande cuore che da sempre lo contraddistingue, solo che a volte l’eccessiva foga lo frega e perde la maniglia in un paio di possessi importantissimi. E’ comunque sulla buona strada per diventare un must buy nella prossima stagione.
Gatti 6.5: Due grandi schiacciate, molta più presenza rispetto ai suoi sbarbatelli compagni del settore lunghi, fa quel che può per limitare Pennisi, che pesa quanto lui e Corral messi assieme. Nel complesso buona partita anche se sparacchia a salve da 3.
Vico 6: Questa volta Sebastian non riesce a reggere i tempi come vuole, e la squadra ne risente, a proprio perché la circolazione di palla è più lenta del solito. Esce alla distanza, ma da lui ci si aspetta sempre una marcia in più.
Fevola 6: Nel complesso non demerita e tiene benino il campo. Però, Danilo, provaci di più al tiro, perché la qualità per segnare qualche punticino in più non ti manca.
Mei 6.5: Pronti via 2/2 da 3 punti, poi inspiegabilmente, viene servito col contagocce. Forse i compagni avrebbero dovuto metterlo in condizione di tirare di più, visto che con Pennisi sotto canestro era difficile avvicinarsi al ferro

Edilcost Osimo

Giuffrida 7.5: Ferrero non ingrana, allora coach Ciani lo manda in campo e lui non sbaglia. Segna tutte le volte in cui Sant’Antimo si avvicina nel punteggio e in tutte le maniere. Se i suoi tifosi si aspettavano un segnale, Luca gliel’ha dato.
Marsili s.v: Pochi minuti.
Barsanti 6.5: Fa rifiatare Basanisi e con una tripla ricaccia indietro l’ennesimo tentativo di Sant’Antimo di riavvicinarsi ai marchigiani. Essenziale.
Giroli 7.5: Come Giuffrida segna con una continuità ed una precisione tale da far sbiancare anche il più preciso degli orologi svizzeri. Cecchino.
Pennisi 7: Presidia l’area con autorità, e fa polpette di Corral e Colli, ancora acerbi per tenere un centro della sua stazza. Storicamente l’Igea soffre questo tipo di giocatori, e in contumacia Dalfini diviene ancora più determinante.
Basanisi 6.5: Lucida lettura delle situazioni di gioco, riesce a trovare quasi sempre il compagno più libero per l’esecuzione offensiva, tanto che Giroli e Giuffrida ringraziano alla grande.
Fattori 6.5: Anche lui col suo fisico si fa sentire in area, ed in più è presente sia a rimbalzo che ai liberi. Utile.
Amoroso 5.5: E’ l’unico a non capirci niente, soprattutto in attacco, dove il canestro lo rifiuta a più riprese, ecco, perché decide di darsi alla difesa recuperando qualche buon rimbalzo.
Ferrero 6.5: A lungo limitato dalla difesa e dai falli, quando si accende, però, la gara si trasforma e, con due schiaccioni da Nba, dimostra di essere già pronto per il piano di sopra, e se non dovesse andarci mi mangio il cappello.


Nicola Puca

Il post partita di Coach Ponticiello.

Non nasconde la sua amarezza coach Francesco Ponticiello dopo la sconfitta casalinga con la Edilcost Osimo, il tecnico dell’Igea Sant’Antimo spiega in modo circostanziato le motivazioni di una prestazione opaca, che ha frenato l’ascesa in classifica, e mostrato una immagine della sua squadra, ben differente da quella brillante e produttiva delle ultime settimane:
“Certi errori banali, sia offensivi che difensivi, dimostrano come abbiamo sbagliato completamente approccio al match, per certi versi ripetuto le stesse contorte dinamiche emotive che erano venute fuori un mese e mezzo fa, dopo il largo successo con Ferentino. Anche allora fummo incapaci di capitalizzare positivamente l’enorme iniezione di fiducia che quel confronto ci poteva fornire, ed invece perdemmo in modo catastrofico ad Ostuni; stavolta abbiamo pensato, incosciamente, che dopo il blitz di Trapani potevamo giocare in modo “leggero”, affidarci a conclusioni personali, abbandonare quella linearità che ci aveva caratterizzato in Sicilia così come nelle settimane precedenti, e che era diventando il nostro principale fattore di forza. Il resto lo ha fatto l’assenza di Dalfini, ovverosia di un giocatore capace di prendere vantaggio dal palleggio nel cuore dell’area, provenire dall’ennesima settimana in emergenza, con giocatori che la domenica giocano in un determinato ruolo, ma che in allenamento sono costretti a svolgere altre mansioni, e, non certo fattore secondario, la lucidità di Osimo, a cui vanno sicuramente fatti i complimenti per la semplicità d’approccio e per la convinzione nei propri mezzi”.
La sconfitta con Osimo produce effetti non positivi sul futuro prossimo dell’Igea, costretta a prendere coscienza della necessità di ricucire i fili della sua stagione, e il tecnico partenopeo sembra avere idee molto precise al riguardo:
“Una squadra con le nostre caratteristiche, giovane, fatta di giocatori che sanno di disporre quest’anno di minuti di gioco importanti, preziosi per il loro futuro, non può che ripartire dal lavoro settimanale, e su quello dovremo concentrare la nostra attenzione. Ci aspettano due confronti, quello esterno di Molfetta e quello prenatalizio con Firenze, che diranno molto sul nostro futuro. Non ci cospargeremo la testa di cenere e neppure andremo in clausura ad espiare i nostri peccati, dovremo reagire in modo immediato, con rabbia, dimostrarci capaci di invertire, e per l’ennesima volta, il senso della nostra stagione”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Igea Sant’Antimo 68-78 Edilcost Osimo

Igea Sant’Antimo: Colli 2, Di Capua 4, Corral 4, Petrazzuoli, Cardillo 18, Gatti 12, Vico 12, Fevola 2, Favella ne, Mei 14. Coach: Ponticiello.
Edilcost Osimo: Giuffrida 17, Marsili, Barsanti 6, Giroli 17, Pennisi 13, Cardellini ne, Basanisi 5, Fattori 8, Amoroso 2, Ferrero 14. Coach: Ciani.
Parziali:
(16-17; 11-19; 20-18; 21-24)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 11/20
Osimo 27/30
E’ una brutta Igea, quella che si arrende ad Osimo dinanzi alla splendida cornice di pubblico del Pala Carmine Puca di Sant’Antimo. La formazione biancorossa, reduce dal successo corsaro in quel di Trapani, era chiamata a dare continuità al proprio campionato, anche in vista delle prossime partite che la vedranno affrontare Molfetta e Firenze, due formazioni che la inseguono in classifica. Purtroppo il quintetto allenato da coach Ponticiello, non riesce a ripetere la favolosa gara di intensità mentale e difensiva svolta in quel di Trapani, lasciandosi irretire dal gioco degli ospiti, che costringono i biancorossi ad una lentissima circolazione di palla ed a tiri più forzati che cercati con i soliti schemi. L’Igea, ancora priva di Domus Dalfini, che ritornerà nel 2009 vista la frattura subita ad una rotula, riesce anche a mettere fuori gioco per gran parte della partita l’uomo più pericoloso degli ospiti, l’under Ferrero, ma soffre tremendamente il gioco dentro fuori degli ospiti che coinvolge spesso e volentieri Pennisi ed i due esterni Giuffrida e Giroli, autori di splendide prove in fase realizzativa. L’Igea parte sparata, e con due triple di Mei ed un canestro in lay up di Vico si porta subito al comando sul 10-5, ma è un vantaggio effimero, Osimo, infatti, recupera subito con una buona prova di collettivo e chiude il quarto in vantaggio di 1 (16-17). Nel secondo periodo gli attacchi hanno le polveri bagnate e non riescono a segnare per circa 4 minuti, è Ferrero a rompere l’incantesimo con 5 punti in un amen a portare Osimo più su, anche se Gatti non ci sta e con una poderosa schiacciata cerca di tenere in gioco i suoi (19-22). L’Igea riesce anche a rimettere il naso avanti con un canestro di Cardillo (23-22), poi, però, ci pensano Giuffrida e Pennisi a respingere i biancorossi, che in pochi minuti si ritrovano sotto di 8 lunghezze (24-32). Vantaggio che i marchigiani riescono a mantenere pressocchè immutato anche all’intervallo lungo (27-36). Al rientro dagli spogliatoi, ci si aspetterebbe un’Igea tonica e arrembante e decisa nel recuperare lo svantaggio, ma non è così. Le strigliate di coach Ponticiello, infatti, non sortiscono effetti, e Ferrero entra definitivamente in partita con due poderose schiacciate, che fanno spellare le mani dagli applausi gli osimani presenti in tribuna e anche non pochi santantimesi che apprezzano i gesti tecnici dell’ex giocatore di Siena (29-45). Sant’Antimo prova a rientrare con un parzialino di 7 punti firmato da Gatti e Mei e chiuso da una tripla di Vico (36-44), ma ci pensano una tripla di Giuffrida ed un canestro di Basanisi a tenere il vantaggio degli ospiti sempre sopra la doppia cifra di vantaggio (38-49). E quando anche un’altra schiacciata di Gatti riporta Sant’Antimo sotto di 9 (42-51), ci pensa sempre un immenso Giuffrida a ricacciare indietro gli uomini di Ponticiello (42-54). L’Igea, però, produce un altro sforzo con Cardillo e con Gatti chiudendo il terzo quarto sotto solo di 7 punti (47-54). Nel quarto periodo Cardillo prova l’aggancio in tutti i modi, prima che una tripla da distanza siderale di Barsanti ricaccia a -10, il quintetto di casa. Ogni volta che Sant’Antimo cerca di riavvicinarsi, Osimo la respinge immediatamente, sembra quasi un copione già scritto, come quando Vico segna il -8 (58-66), e subito la premiata ditta Giroli e Basanisi segnano, tenendo i biancorossi lontani dall’agognata rimonta (60-70). Negli ultimi minuti, l’Igea si affida al fallo tattico e al pressing a tutto campo pur di recuperare qualche punticino e provare la rimonta, ma la precisione dei liberisti avversari non lascia scampo ai biancorossi, che dopo aver ceduto le armi al Latina, perdono sul proprio campo anche con una bella Osimo.

Nicola Puca

sabato 6 dicembre 2008

Coach Ponticiello presenta la gara con Osimo.

Grande attesa e motivazioni alle stelle per l’Igea Sant’Antimo alla vigilia del match casalingo, che la vedrà opposta, domenica 7 dicembre, all’Edicost Osimo. In virtù dell’eccellente momento tecnico e di risultati delle due squadre, non è eccessivo considerare lo scontro tra campani e marchigiani secondo solo al derby laziale, Latina vs Ferentino, nell’ipotetico ranking dei confronti più interessanti della giornata di serie A Dilettanti. Si affrontano infatti due compagini dalle caratteristiche tecniche opposte: se Osimo è il 1° attacco dei due gironi per punti segnati, Sant’Antimo è secondo solo a Latina tra le difese meno perforate; se Osimo, malgrado la presenza in organico del “baby/bomber” Giancarlo Ferrero che, a 20 anni, viaggia solitario in testa alla classifica dei realizzatori del girone B, si caratterizza come squadra esperta e di categoria, Sant’Antimo è tra le più giovani del lotto. Facile pronosticare quindi un match denso di spunti tecnici ed importantissimo per entrambe le contendenti.
“Quella con Osimo è una partita dall’enorme significato – dichiara il tecnico dell’Igea, Francesco Ponticiello - un eventuale successo ci farebbe fare un ulteriore, importante, passo in avanti. Osimo è l’unica compagine ad aver vinto con Latina, reduci come sono da 5 successi nelle ultime 6 giornate, i marchigiani appaiono al momento come la squadra più in forma dell’intero girone B. Ma queste considerazioni spiegano solo una parte dell’importanza e delle difficoltà del confronto, le restanti riguardano più direttamente la mia squadra ed il particolare momento che viviamo. Sarebbe sbagliato approcciare il match dimenticandosi della perdurante condizione d’emergenza, derivante dall’infortunio a Dalfini e dall’epidemia influenzale che questa settimana ha colpito “solo” Cardillo e Petrazzuoli; suicida non porre al centro della nostra attenzione la necessità di dare continuità all’importante successo di domenica scorsa a Trapani, di sfruttare il nostro felice momento, i 3 successi delle ultime 4 partite”.
Ponticiello traccia anche un preciso identikit del team marchigiano, guidato per la seconda stagione consecutiva da Franco Ciani:
“Affrontiamo una compagine con evidenti connotazioni offensive, tanti giocatori in grado di produrre punti ed efficaci equilibri di squadra; nel corso del torneo i marchigiani sono cresciuti soprattutto sotto questo secondo aspetto, mostrando crescente linearità, un aspetto non sempre scontato in squadre con quelle caratteristiche. Nel complesso si tratta di un team che propone diversi assetti tattici, quintetti sia piccoli che pesanti, sfruttando appieno le caratteristiche dei singoli e una buona complementarità tra starting five e panchina. La presenza in roster di giocatori in grado di giocare in più ruoli, penso a Ferrero, primo realizzatore del girone B e giocatore che può giocare indifferentemente playmaker, guardia, ala piccola o #4 tattico, ma anche ad Amoroso, Fattori, gli stessi Giroli e Barsanti, tutti “inbetweneer”, oppure Giuffrida, elemento dalle riconosciute doti realizzative, e che utilizzato come uomo che esce dalla panchina, è sicuramente una efficace arma tattica, consente ad Osimo di mutare fisionomia durante il confronto, e di variare i suoi ritmi”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 1 dicembre 2008

Coach Ponticiello commenta la vittoria in quel di Trapani.

L’Igea Sant’Antimo centra a Trapani il primo blitz esterno stagionale, e risponde nel migliore dei modi all’emergenza che si era aperta dopo l’infortunio a Domus Dalfini. Coach Ponticiello rende giustamente merito all’impresa dei suoi ragazzi:
“Abbiamo raccolto due punti di platino, centrato un successo che testimonia l’enorme voglia di fare di questo gruppo. Delle cinque partite esterne giocate sinora, quella di Trapani era sicuramente quella più dura. Difficile per la forza dell’avversario, ma anche per le condizioni in cui eravamo arrivati in Sicilia: senza Dalfini, con Cardillo con 38 di febbre, Gatti e Corral ancora alle prese con i postumi dell’influenza che li aveva colpiti in settimana. Ma, grazie alla perfetta esecuzione di ogni singolo dettaglio del piano partita, ed alla verve che contraddistingue questo gruppo, siamo riusciti ad imporre i nostri ritmi, a giocare un match offensivamente intelligente, a tenere a solo 70 punti una squadra del valore di Trapani, e quindi a portare a casa due punti che valgono doppio. Credo di interpretare il pensiero di tutti dedicando questo successo al nostro capitano, nella speranza che presto Domus sia in campo”.
Chiediamo al tecnico napoletano se condivida l’idea che, in un confronto dominato dalle difese, a fare la differenza sia stata la capacità di esecuzione a metacampo di Sant’Antimo, soprattutto negli ultimi due quarti, e determinante l’apporto di uno stellare Simone Gatti:
“Non c’è dubbio sul fatto che sia noi che Trapani avessimo fatto un grosso investimento sulla componente difensiva, lo stesso parziale di 12 a 9 a nostro favore di fine 1° quarto va letto in tal senso. Se avessimo contrapposto a questo andamento del match iniziative estemporanee e individualismo avremmo sicuramente perso, il nostro merito principale è stato quello di giocare invece con l’idea di fare “un passaggio in più”, di contrapporre alla pressione difensiva il gioco senza palla. Simone Gatti è dalla scorsa stagione un punto di riferimento importante, ed in questo primo scorcio di stagione ha aggiunto la dote della continuità, di farsi trovare sempre pronto. Ma il successo a Trapani non è solo figlio dei suoi 24 punti, altrettanto decisivo è stato il lavoro difensivo, quello di coloro che non hanno messo a referto neanche un punto, e così pure quello dello stesso Gatti, costretto a giocare una decina di minuti anche da #5. Di enorme peso sull’esito del match è stato anche quella parte di gioco che nessuna statistica mai rileverà: saper aprire o chiudere una sponda sul pick & roll, tenere in ritmo un gioco attraverso un passaggio di tocco o uno smarcamento”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Banca Nuova Trapani 70-72 Igea Sant'Antimo

Banca Nuova Trapani: Stijepovic 4, Caroldi,5, Plateo 11, Candela, Tessitore 14, Masper 21, Antrops ne, Raskovic 5, Mollura ne, Soloperto 8. Coach: Calvani.

Igea Sant'antimo: Colli 2, Di Capua 4, Corral 4, Petrazzuoli, CArdillo 6, Gatti 24, Vico 11, Fevola 4, Leccia ne, Mei 14. Coach: Ponticiello.

Parziali:
(9-11; 21-16; 16-23; 24-22)

sabato 29 novembre 2008

Coach Ponticiello presenta la gara con Trapani.

L’Igea che si prepara ad affrontare la difficile trasferta di Trapani, oltre che reduce dall’ennesima settimana tribolata da un punto di vista fisico generale, ha dovuto incassare lo shock della notizia della lunga indisponibilità del proprio centro, Domus Dalfini. Gli esami medici a cui il lungo veronese è stato sottoposto hanno rivelato una lesione composta alla rotula, pertanto Dalfini rientrerà in campo non prima del nuovo anno.
“Non c’è che dire, piove decisamente sul bagnato – dichiara coach Francesco Ponticiello – finora siamo stati veramente falcidiati da infortuni e malanni, tra l’altro giunti sempre in situazioni a dir poco beffarde: Cardillo fermo fino alla 4° giornata, Gatti che resta fuori per due partite perché gira la caviglia a soli 30” dalla sirena del + 17 con Ferentino, e per giunta con cambio già pronto per fargli ricevere la meritata standing ovation, ora Dalfini, che si frattura in un banalissimo scontro di gioco. In questo ultimo caso va considerata pure la coincidenza con l’influenza che da mercoledì blocca a letto Corral e Gatti. Con il solo Colli disponibile tra i lunghi, ci siamo dovuti adattare, nel 5 vs 5 d’allenamento alla paradossale situazione di Cardillo, Fevola e Petrazzuoli, tutti e tre contemporaneamente costretti a fare, si fa per dire, gli “interni”. Tutto però va ricondotto ad un momento della stagione in cui, malgrado tutti i problemi fisici, malgrado un calendario a dir poco difficile, malgrado tutto quanto di negativo ci sia piovuto addosso, siamo a soli due punti dalla quinta piazza. E questo conforta, e non poco; significa che la squadra ha importanti qualità tecniche e risorse emotive insperate”.
Lo scontro con La Banca Nuova Trapani è peraltro tra i peggiori che potessero capitare in questo momento alla giovane compagine biancorossa, che, per l’indisponibilità del suo unico trentenne, andrà in campo in Sicilia con un solo giocatore con più di 23 anni, Simone Gatti, ed una media età complessiva di 21.6:
“A prescindere dall’assenza di Dalfini, comunque avremmo avuto un età media molto bassa; oltretutto dovremo ovviare non certo ad un fattore anagrafico, quanto ad un’assenza importante e risvolti tecnici conseguenti. Rinunciare al nostro centro, per giunta in un confronto che ci vede opposti ad una delle squadre più forti della B1, dotata di un reparto lunghi con spessore fisico e tecnico d’assoluto valore, è un handicap notevole. Sono però tranquillizzato da due aspetti: innanzitutto dal fatto che il nostro organico disponga di altri tre interni, Gatti, Colli e Corral, più lo stesso Cardillo, che all’occorrenza può fungere da #4 tattico, e poi dall’evidente crescita di Corral, che di Dalfini è stato finora il back-up. Diego dovrà vivere questo momento come una chance importante per dimostrare di essere in grado di contribuire in modo ancora maggiore al fatturato tecnico dell’Igea; in ogni caso sarà compito di tutti, non solo suo, portare un qualcosa in più, tutto quanto sia utile per colmare il deficit tecnico, fisico e d’esperienza aperto dall’assenza di Dalfini”.
Ponticiello traccia anche un identikit delle caratteristiche tecniche dell’avversario:
“Trapani è squadra molto forte, che si porta in dote sia la continuità con la scorsa stagione, chiusa ad un passo dalla promozione in Legadue, e garantita dalla permanenza in rosa di elementi come Tessitore, Antrops, Stijepovic, Gennari, sia evidenti fattori innovativi. Mi riferisco ovviamente alla guida tecnica di coach Calvani, ed all’arrivo questa estate di giocatori importanti, i vari Caroldi, Plateo, Masper, Soloperto, più i giovani Raskovic e Candela. Nel complesso affronteremo una squadra che gioca un buon basket, sempre alla ricerca del controllo dei ritmi partita e con evidenti connotazioni difensive”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 24 novembre 2008

Il post partita di Coach Ponticiello.

L'Igea Sant'Antimo vince in modo autoritario il confronto con la Bawer Matera. Nelle parole del tecnico partenopeo Francesco Ponticiello trovano riscontro soprattutto gli aspetti legati alla prestazione tecnica ed emotiva dei biancorossi:
“Abbiamo compiuto un altro importante passo in avanti, e da molteplici punti di vista. Innanzitutto abbiamo mosso la classifica, continuato a dare continuità al nostro cammino casalingo, finora eccellente; abbiamo poi vinto con un avversario che, a dispetto della classifica attuale, è sempre pericoloso e difficile da affrontare, esperto, capace in qualsiasi momento del match di repentine accellerazioni, di improvvisi momenti di trance offensiva. Ma è la maturità con cui abbiamo gestito i ritmi, la freddezza con cui siamo stati capaci di ovviare alle precarie condizioni fisiche di Nicola Mei ed alla rinuncia, pesantissima, dopo solo metà gara, con gara ancora apertissima, ed a causa di una botta rimediata al ginocchio, a Domus Dalfini, gli aspetti che hanno fatto la differenza ed i miei principali fattori di soddisfazione”.
Ponticiello chiarisce in modo ancor più approfondito questo elemento d'analisi, che da tecnico e motivazionale, diviene una sorta di trampolino di lancio per il prosieguo della stagione di Sant'Antimo:
“Abbiamo raccolto cose importanti da tutti, dimostrato di essere una squadra che dispone di risorse importanti in tutti e 10 i giocatori, portando alla luce la grande mole di lavoro a cui i ragazzi, con voglia, si lasciano sottoporre durante la settimana. In una stagione agonistica c'è un momento per la semina, ed uno per il raccolto; partite come quella con Matera, proprio per i segnali tecnici e di partecipazione emotiva dell'intero roster, consentono di percepire sia l'entità del lavoro, che i traguardi tecnici che possono essere centrati. Conseguente però l'imperativo di lavorare ancora con questa durezza e partecipazione, quanto emerso deve spronarci a operare ancora meglio ”.

Ufficio Stampa Igea Sant'Antimo


Nella Capasso

Igea Sant’Antimo 82-65 Bawer Matera

Igea Sant’Antimo: Colli 7, Di Capua 13, Corral 4, Dalfini, Petrazzuoli 3, Cardillo 3, Gatti 12, Vico 24, Fevola 2, Mei 14. Coach: Ponticiello.

Bawer Matera: Corvino 18, D’Aria ne, Sottana 4, Cortese 2, Ferrienti 13, Squeo ne, Maggioni 2, Giuliani 10, Vinciguerra ne, Longobardi 16. Coach: Miriello.

Parziali:
(22-12; 16-26; 20-10; 24-17)

Tiri Liberi:
Sant’Antimo 15/19
Matera 22/29

Vince dando sfoggio di grande maturità l’Igea Sant’Antimo allenata da coach Ponticiello che conquista i due punti in palio nella partita che la vedeva opposta alla Bawer Matera, dopo una partita condotta per larghi tratti, e nonostante la serata no al tiro di due dei suoi elementi più carismatici, Cardillo e Dalfini. La partita si attesta subito su buoni ritmi anche se all’inizio l’Igea non riesce a trovare la via del canestro con continuità, tanto che una tripla di Longobardi firma il secondo vantaggio di Matera (3-5). Coach Ponticiello, allora, pesca dalla sua panchina Di Capua, e lo manda in campo al posto del play titolare Vico. Ed è la mossa che cambia subito la partita, Di Capua, infatti, risulta alla fine uno dei migliori dei suoi con 13 punti segnati, ma soprattutto grazie all’ottima regia con cui guida i propri compagni al primo parziale importante del match, che si chiude con una sua tripla sul 18-7. Matera prova a rifarsi sotto con una tripla dell’ex Ferrienti, ma una schiacciata volante di Gatti e altri due punti di Di Capua chiudono il primo periodo sul 22-12. Ma la Bawer non ci sta, e inizia il secondo periodo con tre triple consecutive di Corvino, intervallate solo da un canestro di Vico (27-21), fino ad arrivare sul -1 grazie a un canestro del sempreverde Paolo Giuliani (29-28), prima che un canestro su rimbalzo offensivo di Colli e due liberi di Di Capua derivanti dal secondo tecnico beccato da coach Miriello, con conseguente espulsione, riportino Sant’Antimo sul +5 (33-28). Nonostante l’espulsione del proprio tecnico, la Bawer continua a cercare il canestro con continuità, e prima impatta con dei liberi di Longobardi e poi arriva al massimo vantaggio con due tiri dalla linea della carità di Luca Sottana (33-36). Ma, dopo i primi 20 minuti di gioco, la gara non ha ancora un padrone, visto che una tripla di Vico allo scadere del secondo tempino riporta il punteggio in parità (38-38). La tripla allo scadere del primo tempo sembra rivitalizzare Vico, che nel terzo quarto aggredisce subito la partita con 5 punti consecutivi, dando la possibilità ai biancorossi locali di tornare avanti di 5 lunghezze, e guidando i suoi al secondo break significativo della partita innescando le triple di Mei e Gatti che riportano i padroni di casa sul +9 (49-40), e poi successivamente sul +12 (58-46) con l’unico canestro dal campo di Fevola. Nell’ultimo e decisivo parziale di gioco, la Bawer cerca di rifarsi sotto con Ferrienti, davvero in gran spolvero, riuscendo a riportarsi anche sotto di 4 (62-58) con un canestro di Longobardi, prima che Corvino e compagni inizino una serie sanguinosa di palle perse che accende la fantasia del playmaker di casa, Sebastian Vico, che inizia a martellare con costanza la retina, sfoggiando tutto il suo repertorio con triple, tiri in sospensione ed assist per le triple di Mei. Matera non può più nulla, ed a festeggiare è l’Igea Sant’Antimo.

Nicola Puca

lunedì 17 novembre 2008

Coach Ponticiello commenta la gara di Potenza.

L’indomani della sconfitta a Potenza coach Ponticiello manifesta tutto il suo rammarico per gli ultimi 3’ di gara, quelli che sono costati alla sua Igea una sconfitta che, per quanto visto in campo, poteva essere invece trasformata in un tonico successo esterno:
“Ci eravamo costruiti, attraverso un intelliggente condotta di gara, l’occasione per portare via i due punti da Potenza, e proprio nel momento in cui l’inerzia era dalla nostra parte, abbiamo buttato tutto a mare. Ci siamo comportati come Penelope, abbiamo tessuto per 35’ la tela, difeso in modo intenso, mosso la palla nel modo giusto, cercato sempre il tiro migliore, per poi, inspiegabilmente, sciogliere negli ultimi 3’ quella stessa tela. Dal 58 pari, che dimostrava come fossimo riusciti a neutralizzare l’enorme iniezione di fiducia che la Levoni aveva ricevuto con il successo nel derby con Matera, abbiamo giocato in modo completamente acefalo, sbagliando tutte le scelte e quasi tutte le conclusioni”.
Il tecnico dell’Igea va oltre il match con la Levoni, per sottolineare quale debba essere lo spirito con cui metabolizzare questa sconfitta, come lanciarsi sul lavoro settimanale e sul prosieguo del torneo:
“E’ evidente che ci troviamo di fronte ad una risposta emotiva opposta a quella di 7 giorni prima, allora ci eravamo dimostrati capaci di produrre tutte le endorfine utili per fare le cose giuste, nel momento giusto, con Potenza assolutamente no. E’ proprio l’aspetto emotivo quello che andrà attentamente analizzato e corretto, abbiamo bisogno di maggiore personalità in trasferta, soprattutto nei momenti chiave. Dobbiamo convingerci della necessità di rendere il nostro gioco impermeabile a qualsiasi sbalzo d’umore; la gioventù non può essere una scusante, in queste cose non conta la carta d’identità, bensì le idee chiare, l’impegno a capire certe cose ed a comportarsi cestisticamente in modo coerente. Non c’è nulla di quanto avviene su un campo da basket che non possa essere, entro certi limiti, migliorato, e questo dovrà essere lo spirito che dovremo avere nelle prossime settimane”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Levoni Potenza 72-61 Igea Sant'Antimo

Levoni Potenza: Palombita 33, Ruggeri 13, Grasso 4, Chiarastella 4, Ferrara 7, Metz 8, Vetrone 1, Rato 2, Femminini, Santamaria ne. Coach: Tripodi.

Igea Sant'Antimo: Colli 4, Di Capua 2, Corall 4, Dalfini 10, Petrazzuoli, CArdillo 17, Gatti 5, Vico 5, Fevola, Mei 14. Coach: Ponticiello.

Parziali:
(13-13; 22-20; 15-12; 22-16)

domenica 16 novembre 2008

Coach Ponticiello presenta la gara con Potenza.

Alla vigilia dell’atteso confronto con la Levoni Potenza, coach Francesco Ponticiello, ex di turno, il tecnico napoletano ha allenato nella città lucana nella stagione 1999/2000, descrive gli ostacoli e le insidie della partita per l’Igea Sant’Antimo:
“A Potenza ci aspetta un confronto molto duro, saremo opposti ad una squadra estremamente pericolosa, che si presenta come un buon mix tra l’energia dei vari Palombita, Grasso, Ferrara, Chiarastella, e l’intelligenza cestistica di Ruggeri. Ma tutto l’organico guidato in modo sapiente dal mio amico Gianni Tripodi è da prendere con le molle: può reperire risorse importanti anche da giovani come Metz e Vetrone, dall’esperienza di Rato e Femminini, l’unico reduce della squadra che ho allenato nella mia stagione potentina, e che ricordo, così come l’intero ambiente cestistico, con affetto. In generale si tratta di una squadra che fa dei guizzi in contropiede, della doppia pericolosità, dentro/fuori, degli interni, le sue caratteristiche principali”.

Il match in terra lucana è una importante prova della crescita del complesso biancorosso, che si è oramai lasciato alle spalle i pesanti infortuni che lo hanno condizionato fino a metà novembre. Dalfini & Co hanno dovuto infatti affrontare un calendario inizialmente durissimo, e lo hanno fatto nel complesso bene, soprattutto mostrando una identità tecnica che, ritroviamo nelle parole del tecnico partenopeo:
“Sarà indispensabile affidarsi alla difesa, l’unico strumento che ci può garantire il controllo dei ritmi partita; per limitare la verve dei lucani, che saranno oltremodo galvanizzati dal successo nel derby, dovremo però anche essere molto attenti nella scelta dei tiri, affidarci come non mai alla linearità del gioco offensivo. Guai se ci dovessimo far trascinare invece in un match tutto one-by-one. La frenesia non è mai una buona compagna di viaggio per una squadra giovane, men che meno per noi in questo match, meglio allora canalizzare verso l’intensità agonistica ed il raziocinio la grande energia di cui disponiamo. Come ha dimostrato anche la partita con Palestrina, affrontata in condizioni di assoluta emergenza e vinta con un imperioso colpo di reni negli ultimi 15’, l’Igea ha ancora tanta voglia di stupire”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

giovedì 13 novembre 2008

Comunicato Stampa Igea Sant'Antimo.

L’Igea Sant’Antimo manifesta il suo vivo disappunto per il succedersi, sul sito ufficiale dell’U.S. Palestrina Basket, www.palestrinabasket.it, di articoli che considera fortemente lesivi della propria immagine, ricostruzioni distorte della cronaca del match Igea Sant’Antimo – TLC Palestrina dello scorso 9/11/2008. Questa società è solita portare massimo rispetto ed accettare di buon grado ogni altrui giudizio, ritiene però inammissibile che dal sito ufficiale di una società possano essere diffuse notizie, esposte fantasiose ricostruzioni dei fatti, in nessun modo confortate da elementi obiettivi e dal referto arbitrale. Arrivare ad invocare delle sanzioni, fare dell’esito di una partita, fino a prova contraria vinta meritatamente dall’Igea Sant’Antimo, un autentico strumento di denigrazione, oltre che di pessimo gusto, è ingiusto ed irresponsabile.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 10 novembre 2008

Condolianze Blog Igea Sant'Antimo.

Nicola Puca esprime le sue più vive condoglianze alla società Juve Caserta, alle famiglie Noia, Mercaldo e Gallicola, e alla città di Caserta tutta, per il grave lutto che le ha colpite.

Nicola Puca

Condoglianze Igea S.Antimo

L’Igea Sant’Antimo esprime alla società Eldo Juve Caserta ed alle famiglie Gallicola, Mercaldo e Noia le sue sentite condoglianze per il grave lutto che li ha colpiti.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Coach Ponticiello commenta la gara con Palestrina.

E’ un Ponticiello estremamente soddisfatto quello che commenta l’importante successo casalingo della Igea Sant’Antimo con la TLC Palestrina:
“Sono due punti che valgono molto più di due punti, un successo giunto in conclusione di una settimana terribile da un punto di vista fisico ed emotivo. Essere riusciti a vincere, malgrado l’epidemia influenzale che ci ha privato dell’apporto di Di Capua e Fevola, e che ci aveva negato la possibilità di allenarci al completo, risalendo imperiosamente dal -12 del 3° quarto, senza cedere ad un clima di nervosismo che esaltava l’altrui esperienza e che non eravamo stati di certo noi a determinare, significa che questa squadra ha personalità e valori tecnici superiori a quanto gli vengono attribuiti”.
Il tecnico partenopeo sottolinea l’importanza del sofferto successo con una squadra esperta e quotata come Palestrina, ma soprattutto concentra la sua attenzione nel tentativo di dare una chiave di lettura di tutto l’inizio di torneo dell’Igea:
“C’era il rischio di giocare condizionati, di offrire un immagine che rafforzasseasse l’idea distorta che una certa partita, peraltro affrontata in condizioni di grave emergenza, mi riferisco ovviamente al match di Ostuni, aveva proiettato. Quel match ha fatto sfuggire a molti la durezza del nostro inizio di torneo, gli stessi problemi fisici che avevano interessato uomini importanti come Cardillo e Gatti. Il match di stasera ribalta tutto quanto: aver vinto in condizioni di così grande emergenza mette sotto una luce diversa tutto il nostro inizio di torneo, valorizza il largo successo con Ferentino, che ha perso solo con noi, rende merito alla stessa, eccellente quanto ingenua, prestazione con Latina”.
Le ultime parole di Ponticiello sono tutte per i suoi giocatori, anche per quelli che nessuna cronaca della partita potrà mai citare, per quelli che hanno apportato un contributo, silenzioso quanto importante, al successo con i prenestrini. Sono parole che sfociano in una dedica che il tecnico napoletano, per due stagioni alla guida della LBL Caserta, dimostra di sentire in modo particolare, e rimandano alla tragedia che ha coinvolto il gruppo Under 15 della Juve Caserta:
“Sono tutti meritevoli di un particolare encomio, dai quattro in doppia cifra realizzativa, a quelli che hanno contribuito, grazie ad un grande lavoro difensivo, a tenere a soli 63 punti un attacco ricco di talento e bocche da fuoco come quello di Palestrina. Ma in questo successo va sottolineato anche il contributo dei ragazzi dell’under 17, allenata dal mio assistente Max Scherma: nessuno di loro era stasera a referto, ma se in settimana siamo riusciti a tenere un alto ritmo in allenamento, il merito è anche o soprattutto loro, doveroso quindi renderli compartecipi di un successo a cui hanno sicuramente contribuito anche loro. In una serata comunque triste, segnata com’è dall’eco della tragedia che ha colpito i ragazzi della Juve Caserta ed i loro sfortunati accompagnatori, sottolineare i meriti dei vari Favella e Leccia è il modo migliore per onorare anche la memoria di quei poveri ragazzi, loro coetanei”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo
Igea Sant’Antimo
Colli 5: Il ragazzo triestino oggi non incide, e va a referto solo con 3 rimbalzi. Una partita no ogni tanto può capitare, meno male che Gatti e Dalfini hanno disputato una partita talmente super da far si che la mancanza del solito apporto di Colli non si notasse nemmeno lontanamente.
Di Capua s.v.: Settimana travagliata a causa dell’influenza. Gioca pochi minuti giusto per provare.
Corral 6: utilizzato per poco più di tre minuti, fa quello che può, cioè un punto e un rimbalzo.
Dalfini 8: Segna, difende, lotta, carica la squadra, tutti vorrebbero un giocatore così. Avevo pronosticato che con l’arrivo delle buone prestazioni di Domus sarebbe salito il rendimento dell’Igea, e così è stato anche se la sfortuna e qualche arbitraggio così così hanno fatto si che la squadra perdesse con Latina e Fossombrone. Capitano.
Petrazzuoli 6: Fa rifiatare Vico e Mei.
Cardillo 7,5: Assieme a Dalfini uno dei migliori in campo. L’Igea sembra aver trovato chi colmerà la lacuna lasciata dalle partenze di Sorrentino e Tomasiello, due che in campo lottavano dal primo all’ultimo minuto, come Marco.
Gatti 7,5: Pimpante e aggressivo, segna in tutti i modi. Dopo l’infotunio patito con Ferentino, conferma di voler dare qualcosa in più a questa squadra, diventando un punto di riferimento per i compagni.
Vico 6.5: Ci aveva abituato a ben altre prestazioni balistiche, ma lì dove non arriva col tiro, ci mette il cuore, la difesa e una regia abbastanza buona soprattutto nel momento dell’allungo.
Fevola s.v.: Vedi Di Capua.
Mei 7.5: Ogni volta che Palestrina allunga piazza due triple, alla fine ne mette 22 con 5/11 da 3, costringendo gli ospiti a cambiare difesa per il rischio di essere infilzati dalla distanza. Immarcabile.
Palestrina
Angeli 7.5: Gioca una signora partita, oscurando il pariruolo Vico. E’ presente in tutti i momenti caldi della partita, non si tira mai indietro, segna sempre con la mano in faccia, a 43 anni è ancora un signor giocatore.
Morri 5.5: Un grandissimo assist e tanto nervosismo, soprattutto nell’ultimo quarto. Litiga anche col proprio coach. E’ vero che è un giocatore dal talento illegale per la Serie A dilettanti, ma se non gioca con calma difficilmente può fare la differenza.
Gagliardo 6.5: Inizia bene, poi si perde e va fuori dal match a causa dei troppi falli commessi. Fosse stato in campo un po’ di più, sarebbero stati dolori per gli avversari.
Vitale 7: Segue a ruota Angeli, e si rende pericoloso sia dal perimetro che al suo interno.
Simeoni 6: pochi minuti.
Benini 7: Piazza l’ultimo allungo di Palestrina con due triple spezza ossa. Sant’Antimo dovrà piacergli come campo, visto che ogni volta che viene qui disputai signore partite.
Evotti 6: Evanescente.
Spigaglia 6: Può fare di meglio. Sicuramente.
Rossi s.v.: Pochi minuti anche per lui.

Nicola Puca

Igea Sant’Antimo 72-63 TLC Palestrina

Igea Sant’Antimo: Colli, Di Capua, Corral 1, Dalfini 19, Petrazzuoli, Cardillo 13, Gatti 12, Vico 5, Fevola, Mei 22. Coach: Ponticiello.
TLC Palestrina: Angeli 19, Morri 9, Gagliardo 8, Vitale 12, Simeoni 1, Benini 10, Evotti, Spigaglia 5, Rossi ne, Braghese ne. Coach: Cecconi.
Parziali:
(16-17; 16-19; 18-17; 22-10)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 16/25
Palestrina 11/14

Nella giornata del gravissimo lutto che ha colpito l’Eldo Caserta, la compagine santantimese, allenata da coach Ponticiello, rompe l’incantesimo delle tre sconfitte di fila, portando a casa i due punti dopo un incontro sofferto e delicatissimo con una combattiva TLC Palestrina. Ponticiello recupera solo all’ultimo momento Fevola e Di Capua, alle prese in settimana con una bruttissima influenza che li ha tenuti ai box fino a poche ore prima della partita, ma a conti fatti non li utilizza a causa delle precarie condizioni in cui si trovano, mentre Palestrina si presenta quasi al completo senza il solo Rischia. La partita è vivace sin dal primo minuto, con gli ospiti a dettare i tempi grazie alla regia ed ai punti di Angeli, ben coadiuvato dall’ex Prima Veroli Gagliardo (4-8), ma Sant’Antimo risponde con 5 punti filati di Nicola Mei, portandosi al comando delle operazioni (9-8). Il primo tempino procede punto a punto, chiuso da un canestro di Angeli che fissa il punteggio sul (16-17) a favore della squadra ospite. Nel secondo pericolosi segna pochissimo per almeno cinque minuti, ma in questa fase si distingue un ottimo Dalfini che tiene a contatto i suoi con 6 punti consecutivi, prima che gli ospiti decidano di piazzare il primo parziale della gara, portandosi addirittura sul +9 (27-36) sempre ispirati dai canestri di Angeli, davvero imprendibile nella prima parte di gara, e di Vitale. Ma Sant’antimo resiste con una tripla dello specialista Mei, e, grazie a due liberi di Cardillo, dimezza le distanze prima della pausa lunga (32-36). Nel secondo tempo è Palestrina a tornare con più carica dagli spogliatoi, e con due triple dell’ex Fidenza Benini si riporta in vantaggio di 10 punti (32-42), e, quando lo stesso Benini segna il canestro del +12, coach Ponticiello è costretto a chiamare time out per catechizzare i suoi. Ci pensa ancora Mei con due bombe a riportare Sant’Antimo a contatto (40-46), ma la compagine biancorossa sembra aver aumentato la pressione difensiva, infatti a poco a poco si riporta sotto, prima che una tripla di Morri la ributti indietro (44-49). Si procede punto a punto e nonostante Dalfini cerchi di riavvicinare i suoi, il quarto si conclude con un vantaggio di 3 lunghezze per gli ospiti (50-53). Nell’ultimo e decisivo periodo se ne vedono di tutte i colori, con Sant’Antimo che prima pareggia con Cardillo, poi una serie di 5 punti di Angeli riporta i suoi sul +1 (56-57), poi l’Igea piazza un parziale micidiale di 11-0 (67-57), sulle ali delle triple di Gatti e Cardillo coadiuvati dal solito Dalfini. Tutto ciò nonostante il fatto che il duo in grigio si lasci scappare la partita dalle mani, fischiando tecnici ed antisportivi a go go ad entrambe le parti. A giovarne è Sant’Antimo che riesce a mantenere la concetrazione, mentre il Palestrina a poco a poco va fuori giri e non riesce a rientrare in partita. Gli ultimi minuti servono giusto ai partenopei per tenere il naso avanti, spinti da un Cardillo sempre più straripante, per portare a casa due punti cruciali, in vista della delicata trasferta di Potenza.

Nicola Puca

venerdì 7 novembre 2008

Ponticiello presenta la sfida con Palestrina.

È un Igea Sant’Antimo in piena emergenza quella che si prepara ad affrontare tra le mura amiche la TLC Palestrina. Ai postumi degli infortuni a Cardillo e Gatti, si è aggiunta l’autentica epidemia influenzale che ha colpito questa settimana i partenopei. I biancorossi hanno infatti dovuto rinunciare per tutta la settimana all’apporto in allenamento di Di Capua e Fevola, entrambe alle prese con i debilitanti sintomi dell’influenza ed impossibilitati ad allenarsi, e per due giorni e medesima patologia, di quello di Cardillo. Coach Ponticiello non si lascia però condizionare e preannuncia un Igea “da battaglia” per il delicato confronto in programma domenica al Centro Sportivo Sant’Antimo: “Siamo troppo arrabbiati per farci condizionare da queste cose – dichiara il tecnico partenopeo – è un periodo veramente jellato, dall’infortunio a Gatti, che ci ha privato per due settimane del nostro uomo più in forma, al canestro a fil di sirena di Pilotti, che ha deciso il match con Latina. Dalla sconfitta di 5 punti a Fossombrone, figlia di nostri errori, ma anche di una situazione obiettivamente anomala, in cui una squadra, mai sanzionata in precedenza di provvedimenti disciplinari, si è vista fischiare in un solo match ben 3 falli tecnici, una espulsione, oltretutto giunta negli ultimi 50” di partita, ed a esito del confronto ancora apertissimo, più due antisportivi; il tutto per un saldo nei tiri liberi di 31 a 14 per la squadra di casa. Ora è arrivata questa delicatissima settimana, oltremodo condizionata dall’influenza, ma vogliamo vincere, ed allora tutto questo non conta assolutamente niente”.
Ponticiello sottolinea la forza e le caratteristiche della compagine di coach Cecconi, non seconda a nessuno in fatto di esperienza ed estro, e costruita per non ripetere la terribile esperienza di due stagioni orsono, quando i prenestini, allora allenati da coach Polidori, a dispetto dei pronostici estivi, dovettero incassare una bruciante retrocessione in B2:
“Palestrina è una squadra con connotazioni cestistiche precise, tutto gira intorno alla leadership ed alle doti di playmakering di Morri, un giocatore che a questi livelli è da considerare un autentico lusso. Ma in generale non è certo la qualità individuale a mancare. Dal talento perimetrale di Angeli e Vitale alla produttività interna di Gagliardo, dalla doppia pericolosità di elementi come Benini e Spigaglia alla gioventù di Evotti e Simeoni, il complesso romano può essere limitato solo facendo affidamento ad un attento lavoro difensivo ed attaccando come sappiamo, con il giusto raziocinio e chirurgica distribuzione delle responsabilità”.
Il tecnico dell’Igea sottolinea pure come l’avvio in sordina della sua squadra sia figlio, oltre che dei troppi infortuni, di un calendario obiettivamente difficile:
“Sinora abbiamo giocato su tre campi, quelli di Barcellona, Ostuni e Fossombrone, non ancora violati, ed affrontato sul nostro parquet le due prime della classe Latina e Ferentino, oltretutto vincendo con la seconda e perdendo in modo veramente rocambolesco con la prima. Avessimo avuto Cardillo e Gatti al meglio, probabilmente avremmo adesso 2 o 4 punti in più, ma sono discorsi inutili, e così pure le tante, troppe parole che leggo o ascolto. Sono abituato a valutare solo ed esclusivamente i fatti, a guardare la classifica da gennaio in poi, magari, andando con la memoria alla scorsa stagione, sarebbe utile ricordarsi delle discrepanze tra la classifica alla 5° d’andata e quella alla 26esima giornata, si possono intendere tante cose importanti. Conseguente che la concentrazione di tutti vada indirizzata solo ed esclusivamente verso il match con Palestrina, un confronto che possiamo e dobbiamo vincere”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

sabato 1 novembre 2008

Ponticiello analizza la trasferta di Fossombrone.

L’Igea Sant’Antimo sarà ospite domani di Fossombrone. Coach Francesco Ponticiello, consapevole della difficoltà del match, ne descrive le insidie:
“Fossombrone è una squadra molto pericolosa, capace di prestazioni eccellenti, soprattutto tra le mura amiche. Questo è forse il fattore di maggiore differenza tra l’attuale stagione dei marchigiani e quella precedente, in cui si erano messi in luce soprattutto per i blitz esterni. Per il resto, pur avendo cambiato tanto, ha grande continuità con la stagione precedente, eguale conduzione tecnica, Gattoni e Perini a far da chioccia ad un team molto giovane”.
Dopo la rocambolesca sconfitta con Latina, maturata alla fine di un match in cui l’Igea Sant’Antimo ha dominato, coach Ponticiello indica con quale mentalità i suoi si preparano ad affrontare la gara di domani sera.
“Il match che ci attende riveste grande importanza, bisogna assolutamente reagire con rabbia e raziocinio all’incredibile epilogo del confronto con Latina. La rabbia di chi sa di essere stato punito oltremisura per ogni minimo errore e di aver perso una partita che stava strameritando di vincere. E’ necessario avere l’intelligenza di chi sa resettare ogni singolo episodio e lanciarsi sulla partita di Fossombrone con l’assoluta consapevolezza del fatto che serva una prestazione di grande spessore per poter portar via i due punti. Dovremo essere bravi a giocare di squadra, con grande attenzione all’aspetto difensivo e modulando in modo lucido i ritmi partita, insomma far tesoro, sia sotto il profilo strettamente tecnico che per quel che concerne l’ambito emotivo, di quanto ci hanno insegnato i primi 4 confronti stagionali. Vogliamo toglierci di dosso l’etichetta di squadra dalla doppia personalità: intensa e produttiva tra le mura amiche, timorosa in trasferta”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 27 ottobre 2008

Pagelle Igea Sant'Antimo - Basket Latina

Igea Sant’Antimo

Colli 6.5: Il triestino si conferma su buoni livelli come nella partita con Ferentino. Mette la museruola ad Ochoa, innervosendolo, e con due triple partecipa al parziale che porta Sant’Antimo a +17 prima della rimonta del Latina. Se vuole diventare “grande2 deve però tirare di più, perché quando lo fa, il canestro lo vede, eccome!

Di Capua 6.5: Conferma i progressi rispetto alla scorsa stagione. Appena entra si presenta con una tripla in faccia a muro, poi nell’ultimo quarto, quando la palla scotta e l’Igea segna poco si va a prendere un tiro che da l’illusione di respingere i pontini. Che continui così!

Corral 6: Entra in un momento di difficoltà offensiva, e subito si fa vedere piazzando 4 pti. Piano piano sta trovando spazio e la sensazione è che possa rivelarsi alquanto utile di qui alla fine.

Dalfini 6.5: Il capitano è tornato su buoni livelli. Segna e si sbatte in difesa, e nel parzialone segna anche una tripla, cosa che non fa proprio tutti i giorni. La sensazione è che se cresce lui, cresca anche l’Igea.

Petrazzuoli 5.5: Gioca poco e si vede ancor meno.

Cardillo 7.5: Suona la riscossa nel terzo periodo. E meno male che aveva giocato solo pochi minuti in tutta la stagione, in quel di Barcellona, a causa di un infortunio che lo sta tartassando dall’inizio della preparazione. Quando non ne ha più, si spegne anche l’Igea. E’ lui la rockstar.

Vico 7: L’oriundo si conferma ad alti livelli, e come migliore realizzatore della squadra. Forse è stato un po’ limitato dai troppi falli commessi, ma alla lunga si carica la squadra sulle spalle vincendo alla grande il duello con i play avversari. Peccato per il 2/4 ai liberi negli ultimi 2 minuti, se li avesse segnati tutti l’Igea a quest’ora starebbe festeggiando.

Fevola 5: Cercasi Danilo disperatamente. Un’altra prestazione da “Chi l’ha visto?” da parte di questo giovane giocatore. Lo scrivente crede che possa dare molto ma molto di più, e che al momento deve solo trovare la serenità necessaria per esprimersi sui livelli che gli sono consoni.

Mei 6: Dopo Ostuni continua a sparacchiare da 3, ma questa volta in paio d’occasioni centra la retina. A volte tira da casa sua interrompendo i giochi fidandosi troppo delle sue doti balistiche. Come ben sappiamo, però, i tiratori sono fatti così, e ben presto le percentuali di Nicola torneranno a ssalire prepotentemente.

Basket Latina

Muro 8: 13 pti nel primo tempo, 6 a inizio dell’ultimo quarto, necessari per impattare l’Igea. In mezzo una prova di leadership e sostanza che difficilmente si vede a questi livelli. La domanda è: come han fatto queli di Brindisi a darlo via?Mah!chissà!

Canelo 6: Fa rifiatare Muro, ma, alla fine, il giovane coloured di proprietà della Virtus Bologna si vede davvero poco.

Svoboda 6: Rispetto allo scorso anno è meno propositivo in fase finalizzativa, mentre in difesa è stato essenziale nella fase della rimonta. Era preferibile sotto la gestione di coach Zanchi.

Coronini 5: Si fa pappare in un solo boccone da Vico, e anche Di Capua lo mette in difficoltà. Dal playmaker titolare di una squadra che ambisce alla Lega 2 ci si aspetta molto, ma molto di più.

Chiumienti 7: L’ala scuola Fortitudo, è sempre uno spettacolo per gli occhi. Delizia il pubblico con una bella schiacciata, ma è a rimbalzo che si sente la sua elevazione. L’assenza di Gatti è stata un problema anche perché Simone si accoppia bene in difesa con questo ragazzo.

Pilotti 8: E’ un giocatore che non si “vede” durante la partita, ma che spesso è determinante. E’ una presenza costante sia in attacco che in difesa, distribuisce i punti segnati con un’equità degna di Salomone nell’arco di tutti e 40 minuti, beneficiando della grazia divina per il suo equo discernimento con l’Ave Maria dell’ultimo secondo.

Ochoa 6.5: Nacho si è visto poco, anche se una sua tripla assieme a quelle di Muro propizia la rimonta pontina dell’ultimo periodo. Di sicuro è un giocatore che fa sempre comodo avere in squadra.

Bisconti 7: si fa sentire sotto le plance, conquistando punti, rimbalzi e tiri liberi che spesso manda a segno. Se Latina ha maggior peso in area rispetto a Sant’Antimo, lo deve anche al suo pivottone.

Nicola Puca

Il post partita di Coach Ponticiello.

Dopo il canestro di Pilotti a fil di sirena che ha fruttato la vittoria di Latina a Sant’Antimo, gelando un pubblico e una squadra attoniti, coach Ponticiello fa una disamina dell’amara sconfitta.
“Perdere dopo una partita condotta quasi ininterrottamente dall’inizio del secondo quarto, dopo che si è stati avanti anche di 17 punti e si è riusciti ad esorcizzare con una prestazione di grande vitalità il ricordo dell’orribile match di Ostuni, fa veramente rabbia. Ma il basket è anche questo e non serve a nulla recriminare, bisogna piuttosto fare i complimenti a Latina ed in particolare a Pilotti, che ha avuto la personalità di far canestro a fil di sirena. Nello sport parole come fortuna o sfortuna non hanno alcun significato, non è casuale che Latina abbia avuto la forza d’animo per rientrare in modo paziente dal -17 del terzo quarto, ci deve far riflettere come avessimo costruito quel vantaggio con un lavoro difensivo che aveva ipnotizzato l’attacco pontino e che in seguito abbiamo concesso a Muro e soci di segnare 21 punti negli ultimi 10 minuti, una cosa che ci ha condannati ad un finale punto a punto che ha consentito ai nostri avversari di far pesare la loro freddezza. Il resto sono solo chiacchiere”.

E’ preoccupato coach Ponticiello di questo avvio di campionato in cui la sua squadra semba quasi di aver timore di vincere?
“Abbiamo gli stessi punti della scorsa stagione alla quarta giornata ed affrontato un calendario altrettanto difficile, o forse ancor di più, per giunta con il peso di infortuni pesanti come quelli a Cardillo e Gatti. Se l’anno scorso abbiamo avuto la forza di invertire immediatamemte la rotta, anche ora possiamo riuscirci, le condizioni ci sono tutte, ma è indispensabile tornare a giocare, anzi a pensare in un certo modo, con la medesima umiltà e spirito combattivo mostrato 12 mesi fa e dal 2004 ad oggi. Sapevamo che rinunciare a certi giocatori, e non certo per nostra scelta, fosse una cosa tutt’altro che indolore, ma a conti fatti quello che viene fuori dal match con Latina e dalle due trasferte perse è una cosa ben diversa dalle potenzialità astratte dell’organico, dalla sua caratura tecnica. Se una squadra riesce a mettere perentoriamente sotto nel punteggio compagini come Ferentino o Latina e poi, grazie ad una condotta tecnica lineare, vince nel primo caso, ed invece, per colpa di un imperdonabile calo di intensità difensiva e di linearità delle scelte offensive, perde nel secondo, allora il problema è tutto nella testa. C’è un interruttore che in alcune situazioni, il finale di terzo quarto a Barcellona, il secondo quarto ad Ostuni, gli ultimi 10’ con Latina, inesorabilmente si spegne. Dobbiamo assolutamente evitare che ciò si ripeta, serve maggiore umiltà e la consapevolezza del fatto che sia necessario giocare per tutti i 40’ a livelli di grande intensità e con maggiore lucidità”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Igea Sant’Antimo 64-65 Basket Latina

Igea Sant’Antimo: Colli 8, Di Capua 5, CorraL 4, Dalfini 9, Petrazzuoli, Cardillo 11, Vico 16, Fevola 2, Leccia n.e, Mei 9. Coach: Ponticiello.
Basket Latina: Muro 19, Vannini n.e, Canelo 2, Svoboda 2, Coronini, Pitton n.e, Chiumienti 7, Pilotti 16, Ochoa 9, Bisconti 10. Coach: Benedetto.
Parziali:
(8-11; 29-31; 54-44; 64-65)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 12/20
Latina 17/25

L’Igea Sant’Antimo aveva bisogno come dell’ossigeno dei due punti in palio nella partita da giocare contro la capolista, ma soprattutto doveva riscattare la brutta partita di sette giorni prima in quel di Ostuni, quando i biancorossi rimediarono la più brutta figuraccia della loro storia in Serie A Dilettanti. Ebbene, la truppa di coach Ponticiello affronta la partita col piglio giusto, chiude i rifornimenti alle principali bocche da fuoco della formazione ospite, ed esprime un basket di buon livello per tutti i 40 minuti, spaventando più volte gli ospiti che devono ringraziare Pilotti per l’Ave Maria lanciata all’ultimo secondo e accolta dagli dei del basket. La partita si gioca su punteggi bassi, il primo periodo soprattutto, è appannaggio delle difese che hanno la meglio sugli attacchi asfittici delle due formazioni (8-11). Nel secondo perido le percentuali si alzano e, conseguentemente, si alza anche il ritmo della gara. Muro inizia il suo show personale, che lo porterà a chiudere con 19 pti e 3 assist, ma l’Igea Sant’Antimo tiene botta, confidando nel collettivo, tanto è vero che a fine primo tempo, nessun uomo di Ponticello è andato in doppia cifra ed i punti sono distribuiti tra più giocatori. La partita si gioca, adesso, su continui capovolgimenti di risultato, con Sant’Antimo che trova punti e giocate importanti da Di Capua, Corral e Cardillo, quest’ultimo finalmente abile e arruolato dopo un inizio travagliato di stagione. Nel terzo periodo Sant’Antimo mette le mani sulla partita dopo un effimero vantaggio pontino firmato da Pilotti, che porta i suoi sul 29-35. Infatti spinta da un Cardillo stratosferico, la formazione di Ponticiello in pochi minuti piazza un parziale che avrebbe spazzato via chiunque, ma non Latina. L’Igea prima impatta con Cardillo sul 35-35, poi scappa avanti con una serie di triple inaugurata da Domus Dalfini, e continuata da Vico e Colli, fino ad arrivare al + 17 (52-35) 2 minuti prima della fine del quarto. E’ in questo momento che gli uomi di di Ponticiello accusano un po’ di stanchezza e consentono a Latina di rosicchiare qualche punticino prima dell’ultimo e decisivo periodo di gioco (54-44). Nell’ultimo perido di rivede Muro, che dopo i 13 punti del primo tempo, ricomincia a martellare la retina con 2 triple, a cui rispondono Mei e Di Capua, ma ormai i nerazzurri sono sotto la doppia cifra di svantaggio (59-51). Ungioco da tre punti di Pilotti e una bomba di Ochoa, intervallate da un canestro di Dalfini accorciano ulteriormente le distanze portando gli ospiti sul 61-57, prima che Pilotti con un’altra tripla riporti di nuovo i suoi a meno uno (61-60). Da questo momento in poi l’Igea andrà spesso in lunetta, ma con bassissime percentuali, e Latina piano piano ne approfitta. Sul 63-63 a 26 secondi dalla fine l’Igea ha palla in mano, Vico si butta dentro e prende un fallo da Bisconti che lo manda in lunetta. Segna 1/2, e in quei 5 secondi che rimangono la palla arriva dall’altro lato, dove Pilotti, marcato dai lunghi avversari, spedisce una preghiera verso il cielo. Il ferro la accoglie e Latina sbanca Sant’Antimo col risultato di 64-65.

Nicola Puca

sabato 25 ottobre 2008

Sant'Antimo, parla Colli.

C’è voglia di riscatto per l’Igea Sant’Antimo che domani affronterà tra le mura amiche Latina. Dopo la brutta prestazione di Ostuni i biancorossi hanno accumulato la rabbia giusta per tradurre il duro ed intenso lavoro settimanale in una prestazione all’altezza della intensità profusa in allenamento:”Ad Ostuni abbiamo retto solo per un quarto e poi ci siamo disuniti quando la difesa non ha funzionato e la sfiducia accumulata ha avuto risvolti anche sull’attacco - dichiara Andrea Colli, ala dell’Igea Sant’Antimo - Ci è mancato l’equilibrio che è stata la fondamentale caratteristica della vittoria su Ferentino”. Non vuole trovare alibi il giovane lungo triestino, ma sicuramente la maggiore esperienza dell’avversario e l’assenza di due atleti nello stesso ruolo ha pesato sulla prestazione dei biancorossi: “Siamo un gruppo giovane, che sta trovando lentamente degli equilibri - fa notare Colli - ma questa non è una scusa per giustificare il crollo della scorsa settimana. Dobbiamo esaltare sempre la nostra qualità principale di squadra giovane e che sopperisce alla mancanza di esperienza con l’aggressività, la possibilità di correre e di mettere da subito pressione sugli avversari”. In ogni caso l’Igea Sant’Antimo vuole voltar pagina e della brutta gara ad Ostuni vuole conservare solo la voglia di riscatto: “Dobbiamo trasformare in energia positiva la rabbia accumulata per la brutta figura fatta - sottolinea Colli - e la speranza in un riscatto immediato nasce dal fatto che in palestra lavoriamo con una intensità enorme, ci alleniamo con grande applicazione ed entusiasmo ed è inevitabile che il lavoro paghi ed i risultati arrivino”. Se Latina sia o meno l’avversario adatto per ritrovare equilibrio in campo non conta per Andrea Colli, che in merito a come affrontare il team pontino, completo in tutti i settori e tra i maggiori candidati al salto di categoria ha le idee molto chiare: “Dobbiamo subito aggredire il nostro avversario e non consentirgli di dettare i ritmi. Latina è una squadra molto forte, che ha investito molto per tentare di vincere questo campionato, ma sono tante le squadre che incontreremo e che hanno più o meno talento, più o meno esperienza e contro le quali dovremo avere sempre lo stesso approccio alla gara.”Alle parole dell’ala biancorossa fa eco il giemme dell’Igea Sant’Antimo, Peppe Liguori: “La gara di domani, contro una delle favorite del girone, in questo momento ha un grande appeal, prima di tutto perché è molto stimolante per i ragazzi che hanno voglia di tirare fuori la rabbia maturata nel dopo Ostuni e, poi, perché una vittoria darebbe un entusiasmo aggiuntivo a tutto l’ambiente”. Sulla debaclè della scorsa settimana Liguori condivide l’analisi di Colli: “L’aver subito un pesante break tra primo e secondo quarto ha demoralizzato i giocatori e questo in una squadra molto giovane può accadere. La prolungata assenza di Cardillo, la mancanza di Gatti hanno sciuramente influito sul punteggio, rinunciare a due giocatori così nello stesso reparto crea sicuramente un vuoto. Ma non cerchiamo giustificazioni, l’Igea Sant’Antimo vista ad Ostuni non è quella che lavora con grande intensità, impegno e serenità in palestra ed i ragazzi hanno voglia di dimostrarlo.” Gatti, infortunatosi nella gara di due settimane fa con Ferentino non rientrerà ancora, un’assenza importante sotto canestro, ma è previsto il ritorno in campo di Cardillo: “Ho visto Cardillo in ottime condizioni - sottolinea Liguori - e con una grande voglia di dare il suo conributo. Contro una squadra completa in tutti i ruoli come Latina, per la quale fatico a trovare punti deboli, servirà una prestazione motivata dalla gran voglia di rivincita che i ragazzi hanno in questo momento e sul prezioso ed indispensabile sostegno del nostro pubblico.”

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

sabato 18 ottobre 2008

Igea Sant’Antimo, Mei: “Contro Ostuni sfidando l’emergenza”

Ancora carica d’entusiasmo per la bella vittoria casalinga di domenica scorsa su Ferentino, l’Igea Sant’Antimo, alla vigilia della gara con Ostuni deve affrontare una nuova ed importante emergenza. Dopo la defezione di Cardillo, a referto domani solo per onor di firma, si è fermato anche Simone Gatti, dopo una brutta botta alla caviglia rimediata nel corso della gara di domenica scorsa. Un brutto colpo per i campani che proprio sulla dinamicità dei lunghi puntano ad avere chance per contrastare sotto canestro l’esperienza ed i chili di Camata e Morena: ”Dover rinunciare a due giocatori riduce indubbiamente il numero delle rotazioni, la panchina diventa più corta e di conseguenza aumentano le responsabilità per tutti- dichiara Nicola Mei, guardia dell’Igea Sant’Antimo. E’ indisepnsabile, quindi, per sopperire all’emergenza, mantenere alta l’intensità e la concentrazione, ed è su questi apetti che abbiamo lavorato in settimana.” L’avversario pugliese è squadra esperta, con atleti veterani della categoria ed un pubblico molto caldo. I campani si troveranno a giocare su un campo ostico dove dovranno esaltare al meglio le loro doti: ”Dobbiamo subito cercare di alzare il ritmo-sottolinea Mei- e sfruttare il fatto che essendo una squadra giovane possiamo e dobbiamo correre, servirà una prova convincente in attacco ed in difesa. Inoltre pur essendo grave l’assenza di Gatti, gli altri nostri lunghi sono rapidi ed agili a fronte dei lunghi pugliesi e questo potrebbe fare la differenza. Indubbiamente Ostuni ha anche degli esterni con molti punti nelle mani e limitare le loro bocche di fuoco potrebbe essere una ulteriore chiave di lettura della gara”. I biancorossi visti domenica scorsa hanno messo in campo tutto quanto Mei ha indicato come arma da utilizzare per contrastare il forte avvesario: ”Per giocare ai livelli di domenica scorsa è necessario rimanere sempre uniti-fa notare Mei-, non dimentichiamo che con l’incitazione del pubblico di casa, che è stato molto presente, è più facile mantenere concentrazione e lucidità. Per essere a quei livelli in trasferta e su un campo caldo come quello di Ostuni bisogna sforzarsi a non demoralizzarsi per un tiro sbagliato, a non disunirsi nei momenti di difficoltà. Siamo una squadra con dei grossi margini di crescita e lentamente perfezioneremo anche queste qualità nelle gare in trasferta.” Per quanto concerne la sua performance personale, Mei ha dato prova di grande carattere nell’esordio casalingo, meritando applausi a scena aperta: ”Sono molto contento di aver scelto di giocare a Sant’Antimo-confessa la guardia biancorossa-. All’inizio ero scettico perché temevo di allontanarmi troppo dalla famiglia, dagli amici di sempre, ma l’ottimo clima che si è creato con i miei compagni di squadra ha fugato tutti i miei dubbi. Il feeling che si è subito stabilito nel nostro gruppo, anche al di fuori del campo di gioco, non può che avere un effetto positivo anche quando ci alleniamo e giochiamo.”

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 13 ottobre 2008

Pagelle Igea-FCM

Igea Sant’Antimo
Colli 7: Energia, grinta e cattiveria questo è Andrea Colli, e anche ieri gli avversari se ne sono accorti. Ha il merito di distribuire gli 11 punti durante tutto l’arco del match, dando l’impressione agli avversari di essere un pericolo costante.
Di Capua 6.5: Prova di carattere e di intelligenza del ragazzo di Castellammare. Anche se il tiro non gli entra spesso si fa rispettare per l’autorevolezza e la concentrazione con cui guida la squadra soprattutto quando Vico tira il fiato.
Corral 7: Bellissima prova dell’oriundo argentino, che appena entra da la scossa e assieme al connazionale Vico suona la carica a cui Ferentino non può porre rimedio. Bellissimi i suoi movimenti sotto canestro, puliti nell’esecuzione e micidiali nella realizzazione.
Dalfini 6-: Anche oggi litiga col canestro, e da giocatore intelligente qual è decide di provarci poco e di sbattersi in difesa. Tra qualche settimana vedremo il vero Domus, e allora saranno guai per tutti.
Petrazzuoli 6: Assieme a Di Capua è l’altro “cagnaccio” della squadra, corre, pressa e difende. Sfortunato al tiro, ma spesso utile alla causa biancorossa.
Gatti 6.5: Determinante nel primo, quarto quando con una sua stoppata avvia la rimonta dei padroni di casa, chiusasi con una sua schiacciata imperiosa. Se non viene afflitto dai problemini fisici dello scorso anno può diventare la chiave di volta del sistema Igea sotto canestro.
Vico 8: Prende subito in mano la squadra e mostra il carisma del leader, guidando con la sua sapiente regia i compagni verso il canestro frusinate. In più, segna in tutti i modi, sia dall’arco che in penetrazione, confermando ancora una volta le scelte estive del duo Liguori-Ponticiello.
Fevola 6+: All’inizio forse paga l’esordio casalingo, litigando col canestro e perdendo un apio di volte il suo uomo in difesa. Poi nell’ultimo quarto si sveglia e contribuisce a tenere gli ospiti a distanza di sicurezza. Può solo migliorare.
Leccia 6.5: Il ragazzino entra a 1:15 dalla fine, e segna la tripla che chiude la partita, regalando alo Sant’antimo una differenza canestri di +17. Se il buongiorno si vede dal mattino…
Mei 8: All’inizio sparacchia a salve, poi ci prende la mano e non lo fermano più. Viene giudicato uno specialista nel tiro dalla distanza, e mai una definizione fu più funesta visto che Nicola è anche un ottimo penetratore, tanto che Circosta non lo riesce mai a fermare. Killer.

FCM Ferentino
Rajola 6.5: Sembra l’unico a dare l’impressione di poter segnare con continuità. Alla lunga paga la freschezza e l’atletismo dei piccoli avversari.
Provenzano s.v: Pochi minuti per lui, ingiudicabile.
Circosta 5.5: Segna 11 punti, è vero. Ma nessuno se ne accorge, visto che Di Capua e Petrazzuoli gli applicano una museruola.
Bonaiuti 6: E’ un giocatore dai grandi mezzi tecnici, ma è troppo freddo e pian piano esce fuori dal match.
Cucinelli 5: Disastroso. Poco reattivo in difesa e spento in fase offensiva. Coach Friso è costretto a metterlo in campo perché dopo di lui in panca c’è il nulla.
Zivic 6: Solita partita da onesto gregario. Lotta sotto le plance, ma alla lunga paga contro l’aggressività dei vari Colli e Corral.
Ianes 6.5: Assieme a Rajola tiene i suoi in linea di galleggiamento, prima del triste miserere.
Modica 5: Chi l’ha visto?
D’Anoldo s.v.: Come Provenzano.

Nicola Puca

domenica 12 ottobre 2008

Igea Sant’Antimo 75-48 FCM Ferentino

Igea Sant’Antimo: Colli 11, Di Capua 4, Corral 6, Dalfini, Petrazzuoli, Gatti 6, Vico 17, Fevola 8, Leccia 3, Mei 20. Coach: Ponticiello.
FCM Ferentino: Rajola 11, Provenzano, Circosta 11, Bonaiuti 11, Cucinelli 7, Zivic 6, Ianes 10, Modica 2, D’Anoldo, De Francesco ne. Coach: Friso.
Parziali:
(13-14; 25-7; 14-21; 23-16)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 11/15
Ferentino 17/24

L’Igea Sant’Antimo, all’esordio in campionato tra le mura amiche, batte la FCM Ferentino alla fine di un incontro condotto con autorità e carattere dalla banda di giovani allenata da coach Ponticiello. Pur facendo a meno di Cardillo, che starà fuori per due mesi, la squadra napoletana incanala subito il match sui binari giusti, annullando Circosta, che all’esordio aveva realizzato un ventello, e chiudendo bene sotto le plance, nonostante un Dalfini non molto ispirato. Lo strappo viene dato a metà secondo quarto, quando la coppia di oriundi, Vico e Corral, assieme a un positivo Mei, suona la carica, e Ferentino subisce un parziale di 18-0, che in pratica la partita già dopo i primi 20 minuti. Dopo la grandinata del secondo periodo gli ospiti cercano di rifarsi sotto e con un canestro di Ianes arrivano addirittura a sole nove lunghezze dai padroni di casa (40-31), ma ci pensano 5 punti in fila di Mei a rimettere l’Igea in carreggiata. Da quel momento in poi Sant’Antimo non si ferma più e poco alla volta guadagna il traguardo della prima vittoria in campionato. Da sottolineare l’intera prova del collettivo , che è riuscita a tenere sotto i 50 punti una squadra dal potenziale offensivo elevato come Ferentino, e di Vico e Mei in particolare, che nei momenti cruciali del match si sono sempre fatti trovare pronti per mettere nel sacco canestri importanti. La prossima settimana Sant’Antimo è attesa a dare delle conferme nell’impegnativa trasferta di Ostuni, ma, se la squadra gioca come stasera, può aspirare tranquillamente a fare risultato.

Nicola Puca