lunedì 27 aprile 2009

COMUNICATO STAMPA IGEA S.ANTIMO

L’Igea Sant’Antimo stigmatizza la grave speculazione ai suoi danni messa in atto dalla società Basket Fossombrone. Ritiene grave ed irresponsabile che una società, in contrasto con la normativa federale che tutela l’immagine e l’onorabilità di tesserati e società, strumentalizzi con un comunicato ufficiale delle vicende che meriterebbero diversa prudenza e migliore senso di responsabilità. È gravissima la circostanza che buona parte delle accuse, che con superficialità vengono rivolte a questa società, non siano confortate da prove oggettive, e come siano in conflitto evidente con la realtà.

A tale riguardo si precisa che:

a) Il Basket Fossombrone ha trovato accoglienza presso il Centro Sportivo Sant’Antimo, già dalla serata di sabato. Ha alloggiato presso l’Hotel Olimpia, interno al centro, è stata messa nelle condizioni di svolgere, in assoluta regolarità, tutte le fasi che hanno preceduto e fatto seguito alla partita, compreso l’allenamento mattutino presso il lo stesso centro sportivo, segno, questo, di ospitalità e buona educazione, e, ovviamente, la disputa della gara stessa. Sono pertanto prive di fondamento le gravissime insinuazioni a cui, senza portare la conferma di una minima prova, il Basket Fossombrone si lascia andare;
b) Che l’Igea Sant’Antimo sia stata sanzionata con delle multe, e nel caso specifico con la squalifica del campo di gioco, non autorizza nessuno, men che meno il Basket Fossombrone, ad adoperare a propri fini tali vicende. Piuttosto che avere la pretesa di impartire lezioni di sportività, di lanciarsi goffamente in polemiche di basso profilo e travalicare i suoi compiti istituzionali, il Basket Fossombrone farebbe bene a spiegare come sia stato possibile attendere invano, oramai da oltre un anno, una sua sola nota di biasimo per l’intollerabile coreografia razzista di cui si resero protagonisti nella scorsa stagione i suoi tifosi in occasione del confronto casalingo del marzo 2008. Prima di lanciarsi in polemiche pretestuose, i dirigenti marchigiani avrebbero dovuto avere il buonsenso di prendere pubblicamente le distanze da quel vergognoso episodio;
c) Appare veramente irresponsabile la leggerezza con cui si descrivono vicende che solo la poca sportività può interpretare in modo tanto distorto e fuorviante, che si usino parole come pietre. Far dipendere da fattori extracestistici il perentorio parziale di 45 a 13 con cui Sant’Antimo negli ultimi 20’ di gara ha ribaltato l’esito del confronto, trasformare in una fantasiosa prova del “buonsenso di sottrarsi alla caccia all’uomo perpretata ai suoi danni”, i pochi scampoli che, a partita oramai ampiamente in archivio, il tecnico ospite ha lasciato ai giovani della panchina, tutto ciò non fa onore alla società marchigiana. Il risibile tentativo di trasformare in una occasione polemica un confronto deciso con ben 22 punti di scarto, risulta essere solo un penoso espediente per creare un clima velenoso e pericoloso per gara 4. E non sono da meno i riferimenti all’assenza di riprese televisive, circostanza non dipendente dalla volontà dell’Igea Sant’Antimo, bensì da problemi tecnici dell’emittente televisiva che ne cura l’effettuazione, circostanza di cui comunque i dirigenti marchigiani erano stati regolarmente informati nel prepartita, e così pure l’assenza di forze dell’ordine. Fattore questo non certo imputabile a questa società, che da regolamento aveva fatto regolare richiesta all’ autorità competente. Era comunque presente all’interno della struttura, ed ai margini del campo di gioco, il normale servizio d’ordine predisposto dall’Igea Sant’Antimo per tutte le gare casalinghe;
d) Stupisce che l’ ufficio stampa di Fossombrone, tanto solerte quest’oggi, abbia omesso di ricordare la vile aggressione di cui è stato fatto oggetto in terra marchigiana uno dei due dirigenti di Sant’Antimo presenti giovedì a Fossombrone. Un episodio oltretutto perpretato alla fine di un confronto che aveva avuto una conclusione inequivocabile, che le immagini televisive illustrano meglio di ogni parola: con il canestro convalidato irregolarmente oltre la durata dell’azione conclusiva della gara, oltre il secondo e nove decimi che avrebbe dovuto concludere il match. Ancora una volta, duole ribadire il concetto, dietro il gratuito sfoggio di iperbole e vittimismo, la società marchigiana dimentica di guardare in casa propria, ed ha pure la pretesa di ergersi a paladino di una malintesa superiorità, di dichiararsi vittima.

Igea Sant'Antimo

domenica 26 aprile 2009

Igea Sant’Antimo 79-57 Bartoli-Dondup Fossombrone

Igea Sant’Antimo: Colli 1, Di Capua 5, Corral, Dalfini 9, Petrazzuoli 3, Cardillo 13, Gatti 20, Vico 9, Fevola 7, Mei 13. Coach: Ponticiello.
Bartoli-Dondup Fossombrone: Gattoni 6, Mancinelli, Sanna 4, Doati 5, Rivali 6, Basili, Perini 9, Poletti 12, Danzi 2, Crow 13. Coach: Paolini.
Parziali:
(17-17; 17-27; 27-6; 18-7)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 13/26
Fossombrone 16/22

La partita di Sant’Antimo comincia dopo venti minuti, con Fossombrone che conduce per 34-44, dopo un primo tempo davvero troppo brutto, da parte dell’Igea, per essere vero. Le squadre sono appena rientrate dagli spogliatoi, si riscaldano e vanno in panchina. Uno sguardo, un cenno d’assenso, Cardillo dice che ce la fa, nonostante una caviglia ancora gonfia, si toglie la tuta, arringa il pubblico, e scende in campo. O la va o la spacca. Coach Ponticiello è consapevole di rischiare moltissimo, ma non può fare altro. Il Pala Puca crede in Cardillo, crede nella svolta. Cardillo entra in campo con gli occhi della tigre, porta cattiveria, agonismo, punti, rimbalzi, ma, soprattutto, ridona alla propria squadra l’anima gladiatoria che l’ha sempre contraddistinta. E’ troppo per Fossombrone, in un amen si ritrova di un punto sotto (46-45), proprio grazie alle realizzazioni di Cardillo, e alle triple di Gatti e Mei bravi a farsi trovare liberi. Ma non è finita, proprio Cardillo inizia il proprio show personale in attacco, tirando da 3 da ogni dove, facendo ammattire tutti quelli che Paolini manda sulle sue tracce. Risultato? 13 punti, 8 rimbalzi, 2 palle recuperate, 2 assist in 15 minuti di gioco, per 22 di valutazione finale. Cardillo segna quanto tutta la squadra di Fossombrone nel secondo tempo. Sant’Antimo, infatti, deve ringraziare l’ala beneventana se riesce a tenere ancora viva la serie, andando a gara-4. La grinta e la leadership di Cardillo scuotono il quintetto biancorosso, ancora atterrito dal doppio ko subito nelle prime due partite della serie, il secondo dei quali arrivato all’ultimo secondo, o, come meglio dire, con un secondo in più regalato ai marchigiani, giusto quello che serviva a Perini per mettere la palla nel sacco. Sant’Antimo, infatti, aveva cominciato la partita in modo teso, giocando in maniera lenta e prevedibile, tanto che gli ospiti, forti della tranquillità derivante dal condurre la serie sul 2-0, si portavano agilmente al comando delle operazioni. Ma con Cardillo in campo si cambia spartito, la squadra diviene più aggressiva, attacca con cattiveria il canestro, e alza i giri in difesa, visto che Fossombrone segna 13 miseri punti in 20 minuti contro i 45 messi a segno da Sant’Antimo. Niente è ancora perduto per Sant’Antimo, che giovedì affronterà gara-4, con la consapevolezza di aver ritrovato il suo leader e di poter tentare il colpaccio. Signori, abbiamo ancora una serie.

Nicola Puca

Igea Sant’Antimo 79-57 Bartoli-Dondup Fossombrone

Igea Sant’Antimo: Colli 1, Di Capua 5, Corral, Dalfini 9, Petrazzuoli 3, Cardillo 13, Gatti 20, Vico 9, Fevola 7, Mei 13. Coach: Ponticiello.
Bartoli-Dondup Fossombrone: Gattoni 6, Mancinelli, Sanna 4, Doati 5, Rivali 6, Basili, Perini 9, Poletti 12, Danzi 2, Crow 13. Coach: Paolini.
Parziali:
(17-17; 17-27; 27-6; 18-7)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 13/26
Fossombrone 16/22

La partita di Sant’Antimo comincia dopo venti minuti, con Fossombrone che conduce per 34-44, dopo un primo tempo davvero troppo brutto, da parte dell’Igea, per essere vero. Le squadre sono appena rientrate dagli spogliatoi, si riscaldano e vanno in panchina. Uno sguardo, un cenno d’assenso, Cardillo dice che ce la fa, nonostante una caviglia ancora gonfia, si toglie la tuta, arringa il pubblico, e scende in campo. O la va o la spacca. Coach Ponticiello è consapevole di rischiare moltissimo, ma non può fare altro. Il Pala Puca crede in Cardillo, crede nella svolta. Cardillo entra in campo con gli occhi della tigre, porta cattiveria, agonismo, punti, rimbalzi, ma, soprattutto, ridona alla propria squadra l’anima gladiatoria che l’ha sempre contraddistinta. E’ troppo per Fossombrone, in un amen si ritrova di un punto sotto (46-45), proprio grazie alle realizzazioni di Cardillo, e alle triple di Gatti e Mei bravi a farsi trovare liberi. Ma non è finita, proprio Cardillo inizia il proprio show personale in attacco, tirando da 3 da ogni dove, facendo ammattire tutti quelli che Paolini manda sulle sue tracce. Risultato? 13 punti, 8 rimbalzi, 2 palle recuperate, 2 assist in 15 minuti di gioco, per 22 di valutazione finale. Cardillo segna quanto tutta la squadra di Fossombrone nel secondo tempo. Sant’Antimo, infatti, deve ringraziare l’ala beneventana se riesce a tenere ancora viva la serie, andando a gara-4. La grinta e la leadership di Cardillo scuotono il quintetto biancorosso, ancora atterrito dal doppio ko subito nelle prime due partite della serie, il secondo dei quali arrivato all’ultimo secondo, o, come meglio dire, con un secondo in più regalato ai marchigiani, giusto quello che serviva a Perini per mettere la palla nel sacco. Sant’Antimo, infatti, aveva cominciato la partita in modo teso, giocando in maniera lenta e prevedibile, tanto che gli ospiti, forti della tranquillità derivante dal condurre la serie sul 2-0, si portavano agilmente al comando delle operazioni. Ma con Cardillo in campo si cambia spartito, la squadra diviene più aggressiva, attacca con cattiveria il canestro, e alza i giri in difesa, visto che Fossombrone segna 13 miseri punti in 20 minuti contro i 45 messi a segno da Sant’Antimo. Niente è ancora perduto per Sant’Antimo, che giovedì affronterà gara-4, con la consapevolezza di aver ritrovato il suo leader e di poter tentare il colpaccio. Signori, abbiamo ancora una serie.

Nicola Puca

lunedì 20 aprile 2009

Ponticiello commenta gara-1 con Fossombrone.

L’Igea Sant’Antimo non riesce a scrollarsi di dosso le scorie prodotte dal beffardo finale di regular season e, complice pure l’infortunio che dopo soli 3’ mette fuori gioco Marco Cardillo, cede alla verve di Fossombrone. Troppo contratta Sant’Antimo, imbambolata nei primi 10’, con giocatori evidentemente fuori partita, un precario stato mentale che non riesce in nessun modo ad esorcizzare. Risultano decisivi nell’esito del confronto i due strappi operati dalla compagine marchigiana in momenti topici, quello di fine 1° quarto(17 – 25), e quello di fine terzo quarto(47 – 59). Quest’ultimo vanifica il positivo controbreak che il team di coach Ponticiello aveva operato dopo l’intervallo, 40 a 42 al 25esimo e poi micidiale parziale di 17 a 7 di fine quarto per i marchigiani, risultando decisivo. Infatti non sortisce effetti per Sant’Antimo neppure la forza della disperazione che ad una manciata di secondi dalla fine, complice il canestro da 3 punti di Vico, riporta i napoletani al – 2, che sembra riaprire i giochi. La freddezza ai tiri liberi di Rivali chiude invece i giochi e manda tutti a gara 2.
“Purtroppo il match ha seguito un copione, frequente in questa fase della stagione, persino prevedibile nella sua contorta dinamica: la squadra che ha avuto meno tempo per abituarsi all’idea di affrontare i playout, che ha vissuto lo shock di passare in un amen dal 5° al 10° posto, gioca una partita bloccata, quasi ipnotizzata dall’ansia, e l’avversario ne approfitta – dichiara a fine partita coach Ponticiello - Bisognava rompere questo copione, essere più duri, dimostrarsi capaci di aggredire la pressione invece che subirla. Ma l’uscita di scena di Cardillo ci ha scaricato addosso ulteriore ansia, ci ha privato di uno dei nostri principali punti di riferimento, di un giocatore in grado di incidere sul nostro fatturato tecnico, sia con iniziative tecniche che per le salutari scosse emotive per i compagni che è in grado di produrre. La forzata rinuncia a Cardillo ha maledettamente inciso sull’esito di gara 1, sia in forma diretta che indiretta. L’impatto offensivo di Crow, sicuramente l’uomo partita di Fossombrone, quello che ha prodotto il 1° break a favore dei marchigiani, va letto anche con riferimento all’uscita dal campo, e dopo solo 3’, di Cardillo. In generale abbiamo consentito ai marchigiani delle percentuali al tiro quasi irreali, 17/25 da due, pari al 68%, addirittura il 62% da 3 punti, 8/13. Per un totale dal campo di 25/38 ed una percentuale complessiva del 66%. Numeri che legittimano il successo di Bartoli, ma che sono anche la misura dei nostri errori, sia in termini di scarsa energia che di erronea applicazione delle nostre regole difensive”.
Il tecnico dell’Igea rivolge il suo sguardo anche oltre gli scenari di gara 1, verso il match di giovedì prossimo a Fossombrone ed il prosieguo della serie. Lo fa con attenzione particolare alle dinamiche mentali con cui la sua squadra deve confrontarsi e con l’intento manifesto di fornire chiavi di uscita da una situazione che considera recuperabile:
“La serie è ancora lunga e si può rimediare al negativo avvio, è però necessario capovolgere di 360° lo scenario, soprattutto sotto il profilo mentale. Può sembrare paradossale, ma il fatto che Fossombrone sia sull’ 1 a 0 può aiutarci a rimescolare equilibri, che al momento non ci sono favorevoli. Abbiamo l’occasione di uscire dalla sindrome di accerchiamento che improvvidamente ci ha preso, di tornare a giocare con aggressività, lontani da paure e timori. Dobbiamo da giovedì tornare ad essere la squadra intensa ed organizzata che siamo stati da ottobre, è l’unico elemento che ci può consentire di pareggiare la serie. È dal precampionato che su questra squadra viene giù di tutto, da alcuni inverosimili finali di partita all’incredibile serie di problemi fisici, incluso l’ultimo a Cardillo, che non sappiamo ancora se e quando recupereremo. Abbiamo sempre reagito in modo repentino ed energetico, dovremo farlo ancora una volta. A Fossombrone siamo chiamati a rispondere con forza e raziocinio. Abbiamo la possibilità di farlo, dobbiamo farlo”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Igea Sant’Antimo 73-79 Bartoli-Dondup Fossombrone

Igea Sant’Antimo: Colli 11, Di Capua 7, Corral 2, Dalfini 2, Petrazzuoli 4, Cardillo 4, Gatti 8, Vico 24, Fevola 2, Mei 9. Coach: Ponticiello.
Bartoli-Dondup Fossombrone: Gattoni 2, Mancinelli ne, Sanna 8, Doati 3, Rivali 12, Basili ne, Perini 19, Poletti 13, Danzi, Crow 22. Coach: Paolini.
Parziali:
(17-25; 13-12; 17-22; 26-20)

La Bartoli-Dondup Fossombrone, allenata da coach Paolini, sbanca il difficilissimo parquet di Sant’Antimo nella prima gara dei play-out di Serie A Dilettanti, dopo una partita tenuta sempre saldamente in pugno dal quintetto marchigiano. La formazione biancoverde ha dato dimostrazione di grandissima lucidità e compattezza contro un avversario ostico come il quintetto campano allenato da coach Ponticiello, che nell’ultima partita disputata su parquet napoletano le aveva inflitto un parziale di 24 punti. Nonostante un buon inizio dei padroni di casa che si portano sull’8-4 dopo tre minuti di gioco grazie ad un buon Cardillo, costretto poi ad uscire dal parquet a causa di un brutto infortunio alla caviglia, il quintetto ospite reagiva colpo su colpo alle folate locali e grazie alle triple di Crow e alla sostanza di Perini sotto canestro si porta subito al comando delle operazioni in campo (14-17). Negli ultimi minuti del primo periodo una schiacciata di Sanna e un altro tiro di Crow, implacabile dalla distanza, portavano Fossombrone nettamente in vantaggio alla pausa (17-25). Nel secondo periodo Crow continua a martellare la retina dalla distanza, ma i santantimesi cercano di ritornare lentamente a contatto con le triple di Colli, Petrazzuoli e Mei (30-32), ma il quintetto biancoverde non perde la testa e si riporta avanti di 7 a fine quarto grazie all’unico canestro di Doati da tre punti, e con un bel movimento di Perini, davvero immarcabile in post basso (30-37). Ad inizio terzo periodo i locali suonano la carica e con le triple di Mei e Vico, intervallate da una tripla del solito Crow, piazzano un parziale di 8-3 che riporta i locali sotto di due (38-40). Coach Paolini ed i suoi non perdono la testa e Poletti e Crow ricacciano indietro la formazione campana, approfittando di un momento di sbandamento di quest’ultima, arrivando a firmare un parziale terrificante, grazie anche alla solida partecipazione di Sanna e Rivali, chiudendo il tempo in vantaggio di 12 punti (47-59). Nel quarto periodo la Bartoli-Dondup Fossombrone gestisce al meglio ogni possesso arrivando a toccare anche i 14 punti di vantaggio grazie all’ennesima tripla, questa volta messa a segno da Rivali, quando mancano poco più di 7 minuti alla fine della partita (49-63). Sant’Antimo non ci sta, e anche se manca di lucidità, riesce con i nervi a riportarsi sotto la doppia cifra di svantaggio (59-67), sfruttando qualche errore degli ospiti sulla zone-press chiamata da coach Ponticiello. Nemmeno l’ultimo acuto di Vico riesce a concretizzare la rimonta dei locali (73-75), perché Rivali è bravo a farsi trovare pronto dalla lunetta, decretando la vittoria del proprio quintetto.

Nicola Puca

giovedì 9 aprile 2009

Comunicato Stampa dell'Igea Sant'Antimo.

L’Igea Sant’Antimo denuncia il clima anomalo e le oscure vicende che hanno contribuito alla sua esclusione dai playoff di Serie A Dilettanti. Non è consuetudine di questa società accampare sospetti, lasciarsi andare ad atteggiamenti vittimistici o dietrologici. Mai si sono assunte in passato prese di posizioni che venissero meno al senso di responsabilità, all’assoluto rispetto di tutte le componenti che contribuiscono alla proposizione dello spettacolo agonistico. Sant’Antimo si è contraddistinta, piuttosto, per l’attento lavoro di programmazione, per un progetto tecnico innovativo che le ha consentito di svolgere, sia nello scenario dell’ex B d’Eccellenza che nel contesto del basket campano, un ruolo importante. Negli ultimi mesi, purtroppo e con effetti determinanti nella definizione dei responsi agonistici della regular season, questo atteggiamento responsabile e propositivo si è dovuto invece scontrare con prese di posizione scomposte e lesive della nostra onorabilità. In troppi casi soggetti chiamati istituzionalmente alla moderazione si sono lasciati andare ad esternazioni che hanno contribuito alla determinazione di un clima negativo, di aperta, gratuita ostilità nei nostri confronti. A fini strumentali è stato precostituito e diffuso il teorema per cui Sant’Antimo fosse in zona playoff per pura incidenza del suo fattore campo. Un argomento falso, subdolamente ideato da chi intendeva solo coprire le proprie inadeguatezze, una leggenda metropolitana, smentita innanzitutto dall’evidenza del fatto che l’Igea Sant’Antimo sia fuori dai playoff, malgrado un numero di successi esterni, tre in tutta la stagione regolare, superiore a quello delle dirette concorrenti; Barcellona ne ha vinto due, Ostuni addirittura solo uno. Entrambe sono riuscite a coronare la loro stagione solo ed esclusivamente per un rendimento interno migliore del nostro. La stessa maligna classifica avulsa con Potenza, Barcellona ed Ostuni che ci ha scaricato in decima posizione, ai playout invece che hai playoff, è frutto di una sconfitta casalinga, quella con la Levoni Potenza, che nella sua contorta ed oscura dinamica è in grado di smentire da sola tutte le falsità che siamo stati costretti a leggere. Abbiamo sufficienti elementi per sostenere che sia la partita con i lucani, così come le vicende delle ultime 5 giornate, in cui l’Igea Sant’Antimo ha vinto per ben 3 volte(in casa con Trapani e Molfetta, in trasferta a Firenze), ed incassato invece due ingiuste sconfitte all’overtime, siano state fortemente condizionate dal clima denigratorio ed ostile che denunciamo.
Al solo fine di difendere il patrimonio di passione e competenza che questa società si onora di rappresentare, si sottopone all’attenzione degli organi preposti e dei semplici appassionati l’evidenza dei gravi torti subiti negli incontri Igea Sant’Antimo – Levoni Potenza del 22/02/2009, Edilcost Osimo – Igea Sant’Antimo del 15/03/2009 ed infine Igea Sant’Antimo – Consum.it Siena del 05/04/2009, il confronto che ha fatto si che Sant’Antimo scivolasse, per soli due punti e malgrado avesse condotto quasi ininterrottamente il confronto per tutti i tempi regolamentari, dalla quinta alla decima posizione. Una evento in palese contrasto con quanto di buono è stato fatto in questi mesi e negli anni. Tali e tanti sono stati gli errori arbitrali in queste gare, sempre decisivi e sempre ai danni di questa società, da farci ritenere che la misura sia oramai colma. E’ evidente che non sia possibile continuare oltre nella perpretazione di una situazione che lede irrimediabilmente gli interessi di questa società. L’Igea Sant’Antimo rappresenta, oltre che un eccellente esempio di gestione oculata delle risorse e capacità progettuale, la massima espressione cestistica di un bacino d’utenza, la provincia di Napoli, meritevole di ben altra considerazione e rispetto.

Igea Sant’Antimo

Il commento post Siena di coach Ponticiello.

Un incredibile, atroce beffa. Questo subisce l’Igea alla fine del confronto casalingo con la Consum.it Siena, che per la coincidenza tra la propria sconfitta e l’esito nefasto dei confronti che andavano in scena sui campi di Potenza, Ostuni e Barcellona, incassa una cocente esclusione dai playoff. Le parole di coach Ponticiello fotografano l’amarezza di tutto l’ambiente biancorosso, vittima di propri errori, ma anche di un clima creato ad arte da chi è poi potuto passare trionfalmente alla cassa:
“Usciamo dai playoff per un pazzesco incrocio di classifica avulsa, per soli 2 punti, malgrado 3 successi negli ultimi 5 incontri e due maledetti overtime, siamo ai playout, comunque un esito ingiusto. Due tempi supplementari, con Osimo e Siena, rispettivamente 4° e 2° in classifica generale, a cui eravamo arrivati malgrado aver a lungo condotto, e per altrui, decisivi errori, ci hanno fatto passare dal 5° al decimo posto. Per il sottoscritto il decennio finisce esattamente come era iniziato: due punti tennero lontano il mio Cefalù, quello del grande, povero Fabian Tourn dal 2° posto assoluto, collocandoci in ottava piazza ed imponendoci di effettuare l’ incredibile impresa con Sassari, due punti ci separano adesso dal 5° posto, da un playoff che sarebbe stato strameritato ad un playout, che fa invece a pugni con quanto ha mostrato la nostra regular season. Altri avrebbero gridato allo scandalo, si sarebbero fatti uscire di bocca le peggiori cose, il senso di responsabilità e l’educazione impone invece al sottoscritto di fare solo un in bocca al lupo a chi disputerà, al nostro posto, i playoff”.
L’analisi tecnica del tecnico partenopeo si sofferma esclusivamente sulla dinamica che ha portato l’Igea a giocare un match stranissimo, in cui hanno potuto convivere la qualità dei primi 10’, giocati in modo stellare dalla squadra di casa, ed incomprensibili passaggi a vuoto. Tutto ed il contrario di tutto:
“Abbiamo avuto troppi sbalzi di rendimento nel corso del match, attaccato in modo ansioso e risentito dei medesimi riflessi emotivi nell’altra metà campo. Alla resa dei conti, sono stati tre passaggi a vuoto d’ordine difensivo a costarci caro: per amnesie difensive abbiamo consentito a Siena di risalire per ben due volte dal – 12, per lo stesso motivo siamo stati costretti ad iniziare dal – 5 l’overtime. Dal punto di vista offensivo quel che ci ha condannato è stata invece la frenesia, l’erroneo, inconsapevole, convincimento che potessimo far nostro il confronto attraverso iniziative individuali. Il tutto appare come la riedizione, in una stagione maledetta, segnata da infortuni e casi limite, delle contorte dinamiche che ci fecero perdere ad ottobre con Latina. Unico aspetto innovativo, lo scarto di 10 tiri liberi a favore dei toscani. Ma su questo preferisco non commentare: anche se il mio fare responsabile, l’avere in panchina un atteggiamento ben diverso da quello di altri, non è stato apprezzato da chi avrebbe dovuto farlo, anche se i fatti dimostrano che sono invece premiati gli atteggiamenti sopra le righe di altri e che sia stato possibile, oltretutto in un match casalingo condotto a lungo, al nostro avversario di tirare ben 10 tiri liberi in più rispetto al noi, non recedo dall’assoluta indisponibilità a commentare il difficile compito degli arbitri. Il rispetto dell’altrui lavoro è l’insegnamento migliore che la mia educazione familiare mi ha trasmesso, e non sono disponibile a rinunciarci”.
Per l’Igea la prospettiva è ora quella dei playout, al meglio delle 5 partite, con Fossombrone. Si parte domenica 19 aprile con il 1° dei due consecutivi match casalinghi. A tal fine si torna a lavorare già dalla mattinata di martedì, con la consueta seduta atletica diretta dal prof. Savy. Si riaggregherà invece alla squadra solo da mercoledì la giovane guardia Onorio Petrazzuoli, ennesimo elemento della compagine biancorossa convocato in nazionale, questa volta quella Under 22 di LNP. Un meritato premio per la giovane guardia, classe 1988, oramai dal 2004 nella rosa della 1° squadra.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 6 aprile 2009

Pagelle Igea - Consum.it

Igea Sant’Antimo:
Colli 5.5: Lo scorso anno fu tra i migliori, quest’anno non si è capito perché si sia espresso solo a tratti sui suoi livelli. Anche ieri è stato poco incisivo.
Di Capua 5.5: Come Colli, ieri non c’ha capito una fava. Sconclusionato al tiro e poco lucido in regia.
Corral 6: Pochi minuti, ma cerca di dare fastidio a Cuccarollo, visto che era l’unico con un fisico tale da poter marcare il ragazzo del vivaio Benetton.
Dalfini 6.5: Tanti errori, ma anche tanto cuore, soprattutto nel finale quando cerca di riagguantare con due canestri la fuga senese. Si vede che è limitato dalle infiltrazioni e dal dolore al ginocchio e per questo soffre molto Cuccarollo.
Petrazzuoli 6: Una tripla per entrare in gara, e un fallo su un gioco da tre punti di Tomasiello per uscirne.
Cardillo 6.5: Limitato dai falli, e poco pericoloso nelle conclusioni nell’area pitturata. Come Gatti si mangia un contropiede che grida vendetta. Però con le sue triple easy tiene Sant’Antimo in corsa nel momento della mareggiata senese.
Gatti 7.5: Il migliore. Sempre attivo, presente al tiro da 3 e al rimbalzo, va a schiacciare e a tirare dalla media. Un vero rebus per la difesa senese. Peccato che venga limitato nel convulso finale.
Vico 7: Se avesse anche il tiro da tre sarebbe devastante e immarcabile, come lo è quando punta l’uomo in penetrazione. Da qualche partita è uno dei migliori, e anche oggi si conferma ribattendo colpo su colpo a Tomasiello e Curnooh.
Fevola 6: Prova a fare quel che può.
Mei 6.5: Accende le speranze santantimesi nell’ultimo periodo, giocando anche una buona gara dal punto di vista difensivo, anche se alla lunga patisce la fisicità di Zambrini e Curnooh.
Consum.it Siena
Zambrini 7.5: Pericolo costante, segna da tutte le posizioni possibili. Con gli altri piccoli sfoggia una gara perfetta punendo scientificamente i cambi e le rotazioni difensive di Sant’Antimo.
Curnooh 8.5: Devastante fisicamente, immarcabile in penetrazione, mortifero al tiro. A soli 18 anni cosa volere di più dalla vita?
Casadei 6.5: Sant’Antimo riesce a limitare uno dei due terminali offensivi di Siena, peccato, che la squadra senese sopperisca alla grande alla prova così così del lungo di Billeri.
Cuccarollo 7: La zona schierata da Billeri risulta impenetrabile anche grazie alle sue lunghe leve. Infila 3 schiaccioni di cui uno in alley-oop chiamato da Tomasiello.
De Min 6.5: Esce alla distanza anche perché condizionato dai falli. Buona prova nella bagarre finale quando tiene Sant’Antimo a distanza con qualche canestro.
Diomede sv: Pochi minuti per far rifiatare Tomasiello.
Tomasiello 10: Parte pian pianino, poi cresce fino a diventare una valanga. Con l’Igea a +14 inizia a martellare la retina dalla distanza e non fa mai una cosa banale. Conosce questi ferri a memoria e si vede. Se non si fosse preso la squadra sulle spalle, magari ora Sant’Antimo giocherebbe la serie playoff con Osimo. Killer.

Nicola Puca

Igea Sant’Antimo 88-93 dts Consum.it Siena

Igea Sant’Antimo: Colli, Di Capua, Corral 4, Dalfini 8, Petrazzuoli 3, Cardillo 16, Gatti 25, Vico 17, Fevola 4, Mei 11. Coach: Ponticiello.
Consum.it Siena: Zambrini 17, Curnooh 19, Setti ne, Casadei 13, Di Lascio ne, Visigalli ne, Cuccarollo 12, De Min 12, Diomede, Tomasiello 20. Coach: Billeri.
Parziali:
(22-10; 16-20; 18-29; 21-18; 11-16)
Il copione della gara tra Sant’Antimo e Siena sembrava essere stato scritto da un vero regista di Hollyeood. Fatto sta che l’Igea Sant’Antimo di coach Ciccio Ponticiello ha assaporato per 35 minuti la possibilità di arrivare al quinto posto in classifica, miglior risultato di sempre in A dilettanti, prima di cedere i due punti alla compagine senese, ritrovandosi catapultata nei play-out, da disputare contro la Bartoli Fossombrone. Eppure la partita era cominciata secondo le migliori prospettive per il quintetto locale. Lo dimostra il parziale con cui è stato chiuso il primo periodo con Siena costretta a segnare la miseria di 10 punti dalla formazione locale, che, al contrario, sfruttando le buone prove di Cardillo e Gatti, chiudeva a quota 22. Nel secondo tempino Billeri ed i suoi cambiano marcia, e ruotando la difesa a zona ora con la 2-3 ora con la 1-3-1, oscurano la via del proprio canestro, mentre Casadei e Curnooh davano fuoco alle polveri dall’arco dei 6.25m (25-26). Sant’Antimo, però, ha un ulteriore colpo di reni e con Vico riesce a tornare a canestro prima che 5 punti consecutivi di Gatti riportino i locali sopra di 8 a fine tempo (38-30). E’ decisamente una bella Igea, che forse ha disputato il miglior primo tempo di tutta la stagione e, forse, di tutti gli anni passati finora in cadette ria. Il terzo periodo si apre con due schiacciate di Gino Cuccarollo, una con favoloso alley-oop chiamato dall’ex Tomasiello, ma Gatti e Vico tengono ancora davanti Sant’Antimo. Tomasiello, poi, segna il canestro del 48-39, ma al tavolo combinano un pasticcio segnando 5 punti invece dei tre canonici per le triple, mentre Gatti segnava da sotto col fallo. Minuti di sospensione nella concitazione generale, e gli arbitri ed il tavolo riescono a risolvere il problema (50-39). Da questo momento in poi, Tomasiello diviene un fattore, iniziando a bombardare la retina dalla distanza, e assieme a Curnooh, De Min e Cuccarollo firma il parziale che riporta i senesi in vantaggio a fine quarto (56-59). Il quarto periodo continua come la fine di quello precedente, con Curnooh immarcabile per la difesa locale, ma, nonostante ciò, si procedeva punto a punto fino alla fine dei tempi regolamentari quando due liberi di Cardillo sanciscono l’overtime. Siena comincia bene i supplementari, e si porta subito avanti di 5 grazie al solito Curnooh e a Zambrini (77-82). La partita, però, è ancora lunga e Sant’Antimo si riporta a contatto e con un canestro di Dalfini comincia l’ultimo minuto sotto solo di due lunghezze (87-89). Sul successivo possesso i locali perdono palla, Zambrini infila due liberi, e poi si va ai liberi sistematici. La spunta la Consum.it che agguanta il secondo posto in classifica, condannando Sant’Antimo ai playout.

Nicola Puca

mercoledì 1 aprile 2009

Ponticiello commenta la vittoria di Firenze

L’Igea Sant’Antimo centra a Firenze il terzo successo esterno della stagione, ed è ora ad un solo passo dai playoff. Alla Ponticiello’s band basterà vincere domenica con la Consum.it Siena per centrare la terza partecipazione consecutiva alla corsa per la promozione in Legadue. Un eventuale successo casalingo della Levoni Potenza ai danni della Banca Nuova Trapani consentirebbe invece a Dalfini e soci l’approdo alla post season anche nel malaugurato caso di una sconfitta nel match con Siena. La Consum.it arriverà a Sant’Antimo con l’enorme motivazione di poter portare a termine, in caso di un blitz a Sant’Antimo e contemporanea sconfitta di Ferentino a Matera, la rincorsa al 2° posto.
“Non abbiamo fatto calcoli per 25 giornate, e non inizieremo di certo a farli adesso – dichiara a fine partita coach Ponticiello – ai ragazzi avevo chiesto di avere gli occhi sull’obiettivo e la mente sgombra da pensieri. Se ciò era valido per il match con Firenze, lo è ancor di più per quello con Siena. Con la Smarthouse sapevamo che non sarebbe stato facile, affrontavamo una compagine che negli ultimi due mesi aveva vinto con avversari che si chiamavano Ostuni, Osimo, Matera, che ha mostrato anche con noi grande dignità, un merito che va riconosciuto a Puccetti ed ai suoi giocatori. Chi conosce le contorte dinamiche che governano i meccanismi della concentrazione sa bene come partite di questo tipo siano le più difficili: vincere quando hai la pistola puntata alla tempia, quando non hai alternative al successo è sempre difficile, a maggior ragione se affronti un avversario che gioca con molta meno pressione di quanta non pesi sulle tue spalle”.
In effetti l’andamento del confronto con Firenze non può certo essere descritto come agevole. I fiorentini, grazie soprattutto alla vena realizzativa di un ottimo Bartolini, erano partiti fortissimo, 17 ad 8 il parziale tagliagambe a loro favore. Ma grazie alla zona 2 – 3, alla capacità dell’Igea di appoggiare il gioco sull’asse Vico – Dalfini, ed il conseguente break di 11 a 0, Sant’Antimo dapprima capovolge le sorti del confronto(17 a 19 a fine 1° quarto), e poi confeziona il primo consistente vantaggio, il 28 a 35 dell’ultimo minuto del 1° tempo. Da quel momento in poi e per tutto il 2° tempo, è una continua guerra di nervi, andamento “ad elastico”, break e contro break fino alla fine. Confronto deciso nel finale dalla freddezza dalla lunetta di un Di Capua, reduce dall’influenza che lo ha costretto a partire solo domenica mattina verso Firenze, e dalla pressione difensiva di Sant’Antimo.
“Siamo stati bravi a ribaltare subito il primo break dei toscani – continua Ponticiello – non avessimo avuto quello scatto di reni a fine 1° quarto, sarebbe stato tutto più difficile. Da quel momento in poi ha dominato la tensione e la voglia di entrambe le squadre di vincere, Firenze non si è mai data per vinta, è stata sempre capace di rispondere ai nostri mini-break. Decisivo a nostro favore la capacità di mantenere la calma, di non farsi prendere dal panico quando i toscani sono tornati sotto o addirittura al +1. Può sembrare una sottolineatura retorica, ma rilevare come una compagine giovane come Sant’Antimo abbia saputo fronteggiare una situazione tanto ansiogena è veramente importante. Rappresenta un importante rinforzo positivo che dobbiamo immediatamente traghettare verso il decisivo match di domenica”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo