domenica 29 marzo 2009

Max Scherma presenta la gara con Firenze.

Ultima gara esterna della regular season per l’Igea Sant’Antimo che affronterà a Firenze un match molto delicato e che potrebbe rappresentare un passo decisivo per l’approdo ai play-off. Sono indubbiamente diverse le motivazioni delle due squadre che si affronteranno al Mandela Forum di Firenze, i padroni di casa, ormai matematicamente retrocessi, non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma l’autorevole vittoria contro Matera della scorsa settimana dimostra come non abbiano intenzione di fare regali a nessuno:”Firenze vorrà sicuramente concludere al meglio una stagione sfortunta-dichiara Massimiliano Scherma, assistant coach dell’Igea Sant’Antimo-. I gigliati non avranno particolari pressioni o assilli ma solo voglia di congedarsi al meglio dai loro tifosi e questo li rende ancora più pericolosi. Noi, invece, è noto, abbiamo l’esigenza di portare a casa i due punti per fare un passo in avanti verso i play-off”. Una gara interlocutoria per l’Igea Sant’Antimo che, reduce dalla vittoria contro Molfetta della scorsa settimana, non vuole commettere passi falsi e mettere in cascina punti utili per rimanere in zona play-off e puntare ad un buon piazzamento:”Mi aspetto una gara dura-sottolinea Scherma- in cui il fattore fisico sarà determinante. Ritengo che dovremo fare leva sulla difesa, l’aspetto che meglio caratterizza la nostra squadra e soprattutto entrare in campo determinati e con il piglio giusto per dettare i ritmi della gara e dimostrare che veramente vogliamo la vittoria.” E’ un match, quello di domani, in cui sicuramente il fattore emotivo, la differenza di pressione che hanno i due team sulle spalle, può fare la differenza e l’Igea Sant’Antimo è chiamata a sfruttare la tensione di questa gara in modo da trasformarla in energia positiva:” Firenze è una squadra che gioca in maniera aggressiva e tende ad alzare i ritmi-mette in guardia Scherma- per contrastarla dovremo attaccare proprio questa sua caratteristica costringendola ad uscire fuori dalla sua formula di gioco. I toscani sono un complesso che punta molto sulla vèrve dei propri giovani e sull’esperienza del trio Romboli, Cohen e Bonsignori”. A questa gara cruciale l’Igea Sant’Antimo ci arriva in emergenza, una costante questa che ha caratterizzato tutta la regular season con un’ infermeria che è stata sempre piena: problemi per Dalfini ed una influenza che ha colpito ieri Di Capua che, comunque, si aggregherà alla truppa biancorossa:”Nonostante piccoli problemi ci siamo allenati bene-conclude Scherma- in fondo durante la stagione abbiamo sempre risposto bene alle emergenze, è una gara troppo importante per lasciarsi condizionare.”
Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

domenica 22 marzo 2009

Coach Ponticiello presenta la partita con Molfetta.

L’Igea Sant’Antimo affronta, in un match di inestimabile importanza nella rincorsa ai playoff, il Centro Auto Molfetta. L’importante confronto sarà posticipato di un ora rispetto alle altre partite del girone B, in programma (domenica 22 marzo, ndr) alle ore 18.00, il tutto al fine di evitare accavallamenti con Napoli – Milan di calcio. Infatti il team rossonero, ospite del Centro Sportivo Sant’Antimo, sede delle partite casalinghe dell’Igea, abbandonerà solo alle 18.00 Sant’Antimo, e questo ha reso necessario lo slittamento di un ora dell’importante appuntamento cestistico. Nelle parole di coach Ponticiello la sintesi delle enormi motivazioni del confronto, terzultimo turno di regular season:“Essere a 3 giornate alla fine della regular season nella condizione di dipendere solo ed esclusivamente dai propri risultati, e non da quelli dei concorrenti diretti, è cosa di inestimabile valore. Significa che pur avendo allestito un organico giovanissimo, a torto sottovalutato in estate, pur avendo subito vicissitudini di tutti i tipi, d’ordine fisico e non solo, stiamo facendo più che bene. Il nostro compito è ora quello di portare a compimento il progetto con cui siamo partiti ad agosto, è il momento di guardare l’obiettivo, i playoff, e centrarlo. Con Molfetta, il primo dei 3 passi che si separano dalla post season, non sarà per niente facile, i pugliesi arriveranno con l’intento di girare la loro stagione, conterà saper esprime il massimo di determinazione e freddezza”.



Le due compagini sono al momento separate da soli due punti, 20 per l’Igea Sant’Antimo, 18 per il Centro Auto Molfetta, ma a dicembre i campani violarono, 72 – 75 il finale, il parquet di Molfetta. Un eventuale successo chiuderebbero quindi definitivamente i conti tra le due squadre e farebbe compiere un passo decisivo a Dalfini e soci verso i 26 punti della quota matematica d’accesso ai playoff. Il tecnico dell’Igea traccia un identikit estremamente dettagliato delle caratteristiche degli avversari:

“Molfetta è una squadra con più giocatori in grado di giocare con profitto in 1vs1. In tanti sono capaci di costruirsi vantaggi individuali e tiri, sia sul perimetro che nel cuore dell’area. Conseguenzialmente il nostro piano partita non potrà che essere quello di tenere le loro iniziative, “resistere”, limitare l’estro di buona parte del roster pugliese, e conseguenzialmente rompere le loro collaborazioni. Sarebbe comunque erroneo concentrare l’attenzione solo sui singoli, dovremo difendere ed attaccare di squadra: limitare sia gli uomini che possono colpire dal perimetro, i vari Maggi, Malamov, Nanut, che interni come Di Marcantonio o Leo, e così pure elementi come Stijepovic, Parrino e Mapelli, chiamati nel sistema di gioco di Molfetta a funzioni di equilibrio e bilanciamento. In attacco dovremo prendere il pieno controllo dei ritmi partita, e giocare “il nostro basket”. Un fattore aggiuntivo sarà, al solito, l’appassionato e corretto sostegno del nostro pubblico, autentico detonatore dell’enorme energia che questo gruppo è capace di sprigionare”.

FONTE: Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 16 marzo 2009

Liguori: "Meritavamo di vincere."

L'Igea perde all'overtime l'occasione di fare un passo doppio verso i playoff. L'eccellente condotta di gara ad Osimo dei ragazzi di coach Ponticiello li porta a condurre quasi ininterrottamente dalla fine del secondo quarto e fino a 3" dalla sirena dei tempi regolamentari. Ma poi, dapprima una contestata azione di Ferrero e Pennisi a fine 2° tempo, ed infine l'incredibile fallo tecnico comminato dagli arbitri a 35" dalla fine dell'overtime all'assistant coach Scherma, condannano Sant'Antimo ad una immeritata sconfitta. Peppe Liguori, general manager dell'Igea, commenta senza perifrasi l'esito della partita:
"Abbiamo giocato in modo eccellente, per quanto fatto vedere per tutto il corso del match, meritavamo sicuramente di vincere. Non ci siamo riusciti solo perché in momenti decisivi, malgrado che i due arbitri fossero stati perfetti per 39' e 57" dei tempi regolamentari e nei primi 4' 25" dell'overtime, abbiamo subito due fischi determinanti e sbagliati: quello che ha mandato Pennisi in lunetta e le due squadre all'overtime, più l'inverosimile fallo tecnico alla panchina che a 35" dalla sirena, durante un time out e con nostro possesso di palla, ha chiuso anticipatamente il match. La loro direzione è stata, escluso gli episodi citati, meritevole di encomio; avevano da gestire una gara, che per la posta in palio non era facile da arbitrare, ma la stavano dirigendo bene. Purtroppo hanno però sbagliato proprio l'interpretazione delle cose che hanno deciso il confronto e che non si potevano assolutamente permettere di sbagliare. Decidere una partita con un fischio, consentire da un lato che un giocatore di casa potesse ostacolare con le braccia un tiro libero e dall'altro sanzionare con fallo tecnico, ed a soli 35" dalla fine, una contenuta e civile protesta, è contrario allo spirito di questo sport, rappresenta un enorme, intollerabile danno per la società Igea Sant'Antimo".
Liguori analizza la prestazione della squadra, con uno sguardo verso il prosieguo di torneo:
"Una sconfitta come questa, maturata in condizioni perlomeno discutibili, con l'aggiunta del comportamento poco sportivo, gratuitamente derisorio ed aggressivo, di qualche giocatore di casa, potrebbe sortire effetti non positivi a livello mentale, ma non sarà così. Aver tenuto testa per 45' ad una compagine forte come Osimo rappresenta invece la conferma di quanto questa squadra meriti i playoff, come sappia esprimere una pallacanestro all'altezza delle necessità. Anche ad Osimo, episodi sfortunati a parte, abbiamo dimostrato di avere i mezzi per centrare l'obiettivo stagionale".

Ufficio Stampa Igea Sant'Antimo

Coach Ponticiello presenta la partita con Osimo.

L’Igea Sant’Antimo è in trasferta sul difficile campo di Osimo, nella penultima gara esterna della regular season. A caccia di punti utili per conquistare la partecipazione ai play-off, la compagine campana è reduce da un importante successo casalingo su Trapani, che ha ridato agli uomini di coach Ponticiello l’entusiasmo giusto per affrontare il rush finale. Ad Osimo serve un’ impresa, ma il tecnico campano è certo che i suoi, forti della bella prestazione casalinga contro Trapani, ed essendo la posta in palio molto alta, riusciranno a dare il meglio di se, anche contro una squadra che all’andata si è rivelata molto indigesta.
“Ad Osimo è necessario giocare con lo stesso spirito mostrato con Trapani, avere piena consapevolezza di come non sia possibile fare tabelle o calcoli-dichiara coach Francesco Ponticiello-. A quattro partite dalla fine della regular season serve solo voler e sapere vincere. Affrontiamo un avversario forte, motivato a consolidare la sua posizione nel quartetto di testa, ma questo non deve intimorirci, piuttosto stimolare a disputare una partita d’alto profilo. Solo se giochiamo al meglio delle nostre possibilità possiamo vincere, è la stessa consapevolezza che ci ha aiutato a centrare i più importanti successi stagionali, sia quelli esterni, che le tante vittorie casalinghe con squadre di prima fascia”.
L’avversario di turno è sicuramente una squadra di prima livello ed è in lotta per un obiettivo importante, quel terzo posto che sta contendendo a Siena. Osimo, inoltre, avrà sicuramente voglia di riscattare la brutta prestazione a Latina, una motivazione aggiuntiva per gli uomini di coach Ciani ad entrare in campo con la giusta concentrazione e determinazione.
“Osimo è la compagine che ha segnato più punti nel girone B, noi quelli che ne abbiamo subito di meno. Si tratta di un dato statistico che spiega molto bene la scelta dei ritmi partita dei nostri avversari, in grado di aprirsi molto bene in contropiede, di colpire indifferentemente dal perimetro o nel cuore dell’area. Hanno esperienza, qualità ed organizzazione, la loro miglior dote consiste nella capacità di mantenere i vantaggi che si costruiscono in ogni singola azione offensiva, con relativa capacità di spaziarsi e conseguente abilità degli uomini migliori di muovere la palla. Indispensabile disarticolare le loro collaborazioni offensive, e prima ancora, giocare con giusto equilibrio e distribuzione delle responsabilità in attacco”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 9 marzo 2009

Pagelle Sant'Antimo - Trapani.

Igea Sant’Antimo
Colli 6: Pochi minuti, 2 punti e 1 rimbalzo, poco per il bel giocatore ammirato lo scorso anno a Sant’Antimo. Può e deve fare di più.
Di Capua 6.5: Confusionario per 3 quarti, poi nell’ultimo periodo asseconda Cardillo, aiutandolo nella rimonta, confermando gli enormi progressi soprattutto in personalità rispetto allo scorso anno.
Corral 5.5: Rimane poco in campo e purtroppo non riesce a produrre come negli scorsi due mesi quando, con le assenze di Domus e Gattone, si era proposto su buone cifre.
Dalfini 6: Parecchi passi indietro rispetto alla gara con Potenza dove fu uno dei migliori nonostante la sconfitta. Viene spesso beccato con infrazione di passi di partenza e questo spinge a metterlo fuori gara per larga parte del match. Si riprende nella pugna finale.
Petrazzuoli 6: Pochi minuti di difesa strenua ed efficace su Bushati.
Cardillo 7.5: Non sai da che verso prenderlo. Con Potenza segna 3/11 ai tiri liberi, invece contro la Banca Nuova sono proprio i tiri liberi di Cardillo assieme alle triple di Mei a tenere Sant’Antimo a contatto, tanto che alla fine chiude con un 14/16 ai liberi. Segna l’assurda tripla del sorpasso, ma di questo, ormai, non ci stupiamo più.
Gatti 7: Buona prova soprattutto dal punto di vista offensivo per il Gattone, che sta piano piano ritornando in condizione. I suoi canestri sono decisivi nel terzo periodo per rintuzzare un break di Trapani, riesce anche a segnare il tiro del vantaggio a pochi secondi dalla fine del terzo periodo, ma Caroldi placa subito la sua gioia.
Vico 6.5: E’ un mesetto che alterna cose buone ad altre meno buone. Esce per 5 falli ma alla fine non fa mancare il suo contributo.
Fevola 6.5: Due rimbalzi importanti se non decisivi nell’ultimo minuto, segno di presenza mentale nonostante stia in panca per parecchio.
Mei 8: Quando è in serata vede una vasca da bagno al posto del canestro e il coach può tenerlo dentro anche se difende pochino. Chiude il primo tempo con 4/5 da 3 punti, e tiene Sant’Antimo a contatto di Trapani che intanto si dava alle prove tecniche di fuga, per questo la vittoria è soprattutto merito suo.
Banca Nuova Trapani.
Caroldi 6: è la media tra il voto della prestazione 8, e quello per l’assurda espulsione, 4, che si è beccato a tre minuti dalla fine quando aveva deciso di travestirsi da wrestler come Miky Rourke spingendo due volte Di Capua. Che bisogno ne aveva visto che stava facendo girare la squadra come un orologio svizzero segnando anche tanti punti?Ai posteri l’ardua sentenza.
Masper 7: Parte malino, ma poi fa vedere di essere un giocatore di categoria punendo spesso i cambi difensivi del Sant’Antimo e sfruttando al meglio la sua altezza. A conti fatti tiene a lungo Trapani in vantaggio.
Antrops 7: Dal mio punto di vista è un giocatore fantastico per la categoria, segna da tre, gioca vicino a canestro, ha un’ottima elevazione, tutte doti importanti che lo portano a segnare 15 punti e quasi tutti tagliano le gambe ai vari tentativi di rimonta del Sant’Antimo.
Bushati 5: Non entra mai in partita, eppure un giocatore dei suoi mezzi dovrebbe fare molto di più.
Stijepovic 5: Fa davvero molto poco, rispetto alla partita dello scorso anno quando fu tra i migliori.
Tessitore 6.5: Gioca sulla scia di Masper, Caroldi ed Antrops, aiutandoli a tenere Trapani davanti, salvo poi sbagliare un paio di liberi nella speranza di beccare il rimbalzo del pareggio.
Raskovic 6.5: Gioca bene, punendo un paio di volte i cambi difensivi dell’Igea. La sua inesperienza si vede quando in un amen commette tre falli che lo fanno accomodare in panca.
Plateo 5: Deludente, vedi il discorso di Bushati.
Candela s.v.: pochi secondi.

Nicola Puca

Igea Sant’Antimo 76-74 Banca Nuova Trapani

Igea Sant’Antimo: Colli 2, Di Capua 6, Corral, Dalfini 4, Petrazzuoli, Cardillo 23, Gatti 10, Vico 11, Fevola, Mei 20. Coach: Ponticiello.
Banca Nuova Trapani: Caroldi 19, Masper 15, Antrops 15, Bushati 7, Stijepovic, Tessitore 10, Raskovic 6, Plateo 2, Mollura ne, Candela. Coach: Perazzetti.
Parziali:
(18-18: 17-20; 25-23; 16-13)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 25/31
Trapani 15/24

L’Igea Sant’Antimo interrompe la striscia negativa di 3 sconfitte consecutive, avendo la meglio tra le mura amiche della compagine siciliana della Banca Nuova Trapani, diretta avversaria per l’accesso ai play-off, dopo una partita equilibrata, passata a rincorrere l’avversario per almeno due quarti, per poi piazzare il break decisivo con una tripla ignorante di Marco Cardillo. Sant’Antimo parte subito forte nel primo quarto imponendo il proprio ritmo agli isolani e con un Mei in grande spolvero, autore di 9 punti nel solo primo periodo tutti dall’arco dei 6.25m, 20 punti totali con 6/11 nel tiro pesante, scappa via portandosi sul +7 (13-6) . Ma la squadra di coach Perazzetti piano piano entra in gara grazie ai lunghi Masper ed Antrops, che ben smarcati dalla lucida regia di Caroldi iniziano a martellare la retina con costanza, fino ad impattare a quota 16 grazie ad una poderosa bimane in contropiede del lettone Antrops. Nel secondo periodo il quintetto di coach Ponticiello subisce una vera e propria carestia offensiva, che da il là al primo parziale degli ospiti in maglia granata, guidati dal buon momento di Bushati e Raskovic che portano la Banca Nuova a 9 lunghezze di vantaggio (18-27). Sant’Antimo tenta di recuperare con i primi punti di Cardillo dalla lunetta ed una tripla dell’ispirato Mei (25-27), ma in un amen la formazione di casa viene rigettata indietro prima da un canestro di Masper propiziato da un eccellente taglio backdoor, e poi con due triple di Antrops che profumano di bucato per il massimo vantaggio ospite fino a quel momento (25-35). La formazione di casa, però, ha un’ulteriore scarto di reni e con un parziale di 10-3 propiziato dal buon momento offensivo di Vico, riesce a rimanere avvinghiata con i denti alla partita alla fine del secondo periodo (35-38). Sant’Antimo comincia bene il terzo periodo, ed impatta grazie ad una tripla del solito Mei, ma la partita continua ad andare a strappi con Trapani che guadagna 7 punti di vantaggio (38-45), prima che Cardillo con 6 punti consecutivi, propiziati anche da un fallo antisportivo fischiato ad Antrops, reo di aver trattenuto il giocatore napoletano lanciato in contropiede riporti il match punto a punto (44-45). La partita procede punto a punto, con Caroldi che inizia a prendere confidenza con la retina(44-51), e Mei e Gatti a tenere Sant’Antimo a contatto (56-57). Nell’ultimo minuto di gioco del terzo periodo succedono tantissime cose, con Sant’Antimo che riesce a mettere la testa avanti dopo circa due quarti passati ad inseguire grazie ad un canestro dalla media di Gatti (60-58), prima che una tripla allo scadere di Caroldi fissi il punteggio sul 60-61 per gli ospiti. I siciliani cominciano bene gli ultimi 10 minuti con 6 punti propiziati da Antrops e Masper (60-67), e che sembrano incanalare le cose per il verso giusto per la squadra di coach Perazzetti, ci pensano ancora Cardillo e Di Capua a tenere in vita Sant’Antimo (65-69), ma a quattro minuti dalla fine con due liberi di Bushati la Banca nuova Trapani ha ancora un margine importante di vantaggio (65-71). Sant’Antimo prova a rientrare e una tripla di Di Capua, subentrato a Vico in panchina per 5 falli, porta i padroni di casa col fiato sul collo degli ospiti (70-71), prima che una tripla ignorante di Cardillo senza ritmo e senza rimbalzo porti Sant’Antimo al definitivo vantaggio (73-72). All’improvviso Caroldi perde la testa e si autoesclude dal match facendosi espellere, e inizia la lotteria dei tiri liberi sistematici, con molti errori da una parte e dall’altra. Ma è Sant’Antimo a far festa dopo tre ko consecutivi, nonostante la buona prova del Trapani e del suo neo allenatore Perazzetti.

Nicola Puca

domenica 8 marzo 2009

Liguori analizza lo spareggio con la Banca Nuova.

L'Igea Sant'Antimo gioca nello scenario casalingo del Centro Sportivo Sant'Antimo, con la Banca Nuova Trapani, la prima delle cinque gare/spareggio che la separano dalla fine di regular season. Ma il confronto con i siciliani è solo l'ultima puntata di una storia, breve ma intensissima, che ha visto negli ultimi tre campionati i destini di biancorossi e granata incrociarsi sempre in fasi delicate della stagione. Il tutto a partire dalla stagione 2006/2007, quando Trapani, reduce da due campionati di Legadue ed appena retrocessa nell'allora B1, ebbe alla prima gara esterna della stagione un autentico battesimo del fuoco, venendo sconfitta in modo netto dall'Igea. Nella scorsa stagione le due squadre, oltre ai due confronti di regular season, si incrociarono anche nel 1° turno di play-off, quello che spedì Caprari e soci in semifinale; ma “la vendetta” per i ragazzi di coach Ponticiello si è consumata nel match d'andata, quando hanno violarono 70 – 73 il Palailio. L'attenzione di Peppe Liguori, general manager di Sant'Antimo è però tutta rivolta al confronto di domenica ed al momento delicato delle due squadre:
“ Sia noi che Trapani siamo in una fase delicata della stagione – dichiara il dirigente partenopeo – reduci entrambi da strisce negative, noi non vinciamo da 3 turni, Trapani da 2. I siciliani hanno vissuto anche lo shock dell'epilogo del confronto casalingo di domenica scorsa, del cambio di guida tecnica e della squalifica del campo di gioco. La situazione è però per tutti, per noi, per Trapani, e per tutte le squadre che seguono le 4 compagini di testa, ancora molto fluida. Tutte queste squadre possono ragionevolmente pensare che, con un andamento positivo nelle ultime 5 partite, possano ottenere i playoff, addirittura fare un pensierino ad un piazzamento di prestigio nel ranking dei playoff, ma anche come sia necessario guardarsi le spalle dai playout. Indubbiamente è un vantaggio dover giocare 3 di queste ultime 5 partite tra le mura amiche, con il sostegno entusiasta e corretto del nostro pubblico, ma saranno comunque, a partire proprio dal match con Trapani, 5 autentici spareggi, 5 gare dure e difficili”.
Come anticipato da Liguori la Banca Nuova Trapani che la Ponticiello's band si troverà innanzi è una squadra diversa da quella che ha affrontato e battuto lo scorso 1 dicembre. Descritta in estate, a ragione considerando la qualità del roster, tra le principali candidate al salto di categoria, i siciliani hanno avuto un andamento in campionato, assolutamente schizofrenico, vinto sovente lontano dal parquet di casa, ceduto invece in 7 delle 11 partite casalinghe. Il riflesso è stato, come succede spesso, il cambio di guida tecnica; in settimana a Marco Calvani, il tecnico che aveva guidato alla promozione in Legadue Montecatini, Pesaro ed allenato nella scorsa stagione Scafati in Lega A, è subentrato Marcello Perazzetti, tecnico di lunghissima militanza. Anche il roster ha visto delle variazioni, con l'addizione di Franko Bushati, reduce da un anno e mezzo di Legadue con Sassari.
“Trapani è senza ombra di dubbio una signora squadra – prosegue Liguori – reduce da una finale per la promozione in Legadue, partita con obiettivi diversi dai nostri, con l'intento manifesto di vincere il torneo. Come detto, sono come noi in quel gruppo di squadre che debbono ancora costruirsi l'approdo ai playoff, ma questo non li rende meno temibili. Saranno motivatissimi, spronati dal cambio di guida tecnica ed incattiviti dall'esito negativo del match con Siena. Per poter vincere dovremo giocare con fiducia, giocando in modo intelligente ed intenso”.

Ufficio Stampa Igea Sant'Antimo

domenica 1 marzo 2009

Coach Ponticiello analizza la trasferta di Matera.

Ancora un avversario lucano per l’Igea Sant’Antimo. Sette giorni dopo lo sfortunato confronto interno con Potenza, la Ponticiello’s band va a fare visita alla Bawer Matera in quella che è oramai una classica. Per Dalfini e soci è l’occasione per mettersi alle spalle il cocente, consecutivo stop con Palestrina ed appunto Potenza, riprendere il cammino verso i playoff, ma anche un confronto ad alto livello di difficoltà. Matera è infatti un avversario, malgrado o forse proprio per la difficile condizione di classifica, insidioso come pochi altri. Al momento tredicesimi con 12 punti, gli uomini di coach Corà, subentrato proprio dopo il match dell’andata a Roberto Miriello, alla guida della città dei sassi da ben 9 stagioni, sono impegnati in un doppio compito: da un lato difendersi dalla ripresa di Firenze, dall’altro agganciare il gruppo di squadre che li precede. Un avversario, quindi, a cui non mancano di certo le motivazioni.
“A Matera ci aspetta un match difficile e delicato, opposti ad un avversario sempre ostico, con la necessità di riscattare immediatamente il passo falso di domenica scorsa – così presenta il confronto coach Francesco Ponticiello - ma sinora abbiamo dimostrato capacità di concentrazione direttamente proporzionale alla difficoltà degli appuntamenti, alla loro delicatezza: più alto il livello di difficoltà, migliore la nostra prestazione. Confido molto nella capacità di ognuno dei componenti del gruppo di produrre tutta l’adrenalina necessaria per esprimersi al meglio in queste occasioni, di avere “la boccia fredda” per fare le cose che fanno vincere. In settimana abbiamo toccato, messo a verifica, allenato, tutti gli aspetti, tecnici e non, che costituiscono la spina dorsale della nostra identità tecnica e caratteriale, l’obiettivo quello di poter andare in campo con la consapevolezza di non aver lasciato nulla al caso”.
La partita di Matera mette a confronto due squadre che si affrontano in B1 ininterrottamente dall’autunno del 2004, ed andando a ritroso verso gli anni di B2, con una interruzione a cavallo del passaggio di secolo, addirittura dal 1994. Si confrontano anche due modi di intendere il basket, praticamente agli antipodi, da un lato la gioventù, l’atletismo, la difesa di Sant’Antimo, dall’altro l’esperienza, l’astuzia, l’attacco di Matera. Ponticiello diffida però da una visione troppo stereotipata della partita:
“Matera è una squadra estremamente caratterizzata, che da anni propone, e molto bene, un certo tipo di basket, in cui la pericolosità offensiva è enfatizzata al massimo. Detto questo, non credo però che il copione “attacco contro difesa” corrisponda in modo meccanico ed assoluto allo scenario che poi, concretamente e non solo giornalisticamente, si vedrà in campo. Le cose sono ben più complesse, sicuramente avranno un peso importante non solo la difesa di Sant’Antimo e l’attacco di Matera, ma anche, o forse soprattutto, la difesa dei locali e le nostre scelte offensive. Per quel che ci concerne dovremo essere bravi nell’imprimere i nostri ritmi, a togliere l’iniziativa a Corvino e soci, mostrare una linearità superiore a quella del recente passato. Le caratteristiche di Matera sono note, basta dare uno sguardo alle statistiche per intenderle, i vari Corvino, Longobardi, Sottana,Giuliani, hanno in quel senso numeri importanti, ma anche il resto dell’organico, da Maggioni a Ferrienti, da Cortese a Gergati, non è da meno o da sottovalutare, tuttaltro. Dovremo attaccare tutti e difendere su tutti, ma guai ad entrare invece in battaglie personali, avere approcci riduttivi o colpevolmente semplificati”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo