È da anni uno dei tecnici più conosciuti e stimati della B d’Eccellenza, così come dell’intero basket meridionale, Francesco Ponticiello, protagonista con l’Igea Sant’Antimo di un doppio, consecutivo accesso ai playoff, è uno di quegli allenatori dotati di un inconfondibile marchio di fabbrica: “Beh, è vero, il basket espresso dalle mie squadre è molto caratterizzato, estremamente riconoscibile – dichiara il tecnico partenopeo – se poi questo significhi giocar bene o male, non sono certo io a doverlo valutare. Di sicuro, alla base c’è tanta ricerca e lavoro. Da un lato la cura del talento, la valorizzazione di giocatori giovani, futuribili, disponibili ad un intenso lavoro individuale, dall’altro l’applicazione di principi, sia offensivi che difensivi, incentrati sulla coralità di gioco, sulla distribuzione delle responsabilità; riassumendo, sempre tanto, tanto lavoro…”. I risultati parlano di una mole consistente di giocatori valorizzati, ed in un arco di tempo che va dagli anni 90 della sorprendente ascesa di Sant’Antimo fino alla B1, alla scommessa sull’allora diciassettenne Valerio Spinelli, e fino a quelli ben più recenti di Cantone, di Sorrentino, dell’Igea 2007/2008, solo 4 giocatori su 10 non under 23, ma ai playoff con un mese d’anticipo rispetto alla fine della regular season. Perché se c’è un dato significativo nel lavoro di questo tecnico è che, contemporaneamente alla crescita dei singoli, arrivano anche i risultati di squadra: dall’incredibile finale per la LegA2 del 2001 della matricola Cefalù a “l’Igea dei miracoli”/bis, una semifinale di playoff con Caserta ed il salvataggio in corsa di Capo D’Orlando, tutto incluso. “Ovvio però che questi risultati non sarebbero mai stati ottenuti se si fosse insinuato in me il tarlo del protagonismo, voler fare tutto da solo – sottolinea Ponticiello - nessuno, men che meno il sottoscritto, è un mago. Ed allora, per centrare dei risultati, è essenziale, indispensabile, la collaborazione di tutti, innanzitutto dei giocatori, ma anche e soprattutto della società. Da questo punto di vista non posso che essere orgoglioso di queste ultime stagioni con l’Igea Sant’Antimo, i ragazzi sono stati fantastici, ma va sottolineato come l’organizzazione societaria mi abbia lasciato operare in condizioni ideali”. Ovvio che con tutte queste credenziali, ed in una fase in cui impazza il mercato degli allenatori, il nome del tecnico napoletano non possa che essera tra più gettonati, che il futuro del rapporto tra Ponticiello e l’Igea Sant’Antimo sia l’argomento del giorno. “Sono ovviamente contento che ci sia tanto interesse nei miei riguardi – dichiara ancora Ponticiello – significa che il mio lavoro è apprezzato, ma la situazione è tutt’altro che definita. Con il mio agente stiamo valutando tutte le possibilità, lo stiamo facendo in modo sereno, senza assilli particolari, e non scartando affatto la possibilità di una permanenza a Sant’Antimo. Ma al riguardo è chiaro che, dopo 4 stagioni consecutive, il programma tecnico abbia bisogno di una decisa svolta in avanti”.
S.C.