lunedì 27 ottobre 2008

Pagelle Igea Sant'Antimo - Basket Latina

Igea Sant’Antimo

Colli 6.5: Il triestino si conferma su buoni livelli come nella partita con Ferentino. Mette la museruola ad Ochoa, innervosendolo, e con due triple partecipa al parziale che porta Sant’Antimo a +17 prima della rimonta del Latina. Se vuole diventare “grande2 deve però tirare di più, perché quando lo fa, il canestro lo vede, eccome!

Di Capua 6.5: Conferma i progressi rispetto alla scorsa stagione. Appena entra si presenta con una tripla in faccia a muro, poi nell’ultimo quarto, quando la palla scotta e l’Igea segna poco si va a prendere un tiro che da l’illusione di respingere i pontini. Che continui così!

Corral 6: Entra in un momento di difficoltà offensiva, e subito si fa vedere piazzando 4 pti. Piano piano sta trovando spazio e la sensazione è che possa rivelarsi alquanto utile di qui alla fine.

Dalfini 6.5: Il capitano è tornato su buoni livelli. Segna e si sbatte in difesa, e nel parzialone segna anche una tripla, cosa che non fa proprio tutti i giorni. La sensazione è che se cresce lui, cresca anche l’Igea.

Petrazzuoli 5.5: Gioca poco e si vede ancor meno.

Cardillo 7.5: Suona la riscossa nel terzo periodo. E meno male che aveva giocato solo pochi minuti in tutta la stagione, in quel di Barcellona, a causa di un infortunio che lo sta tartassando dall’inizio della preparazione. Quando non ne ha più, si spegne anche l’Igea. E’ lui la rockstar.

Vico 7: L’oriundo si conferma ad alti livelli, e come migliore realizzatore della squadra. Forse è stato un po’ limitato dai troppi falli commessi, ma alla lunga si carica la squadra sulle spalle vincendo alla grande il duello con i play avversari. Peccato per il 2/4 ai liberi negli ultimi 2 minuti, se li avesse segnati tutti l’Igea a quest’ora starebbe festeggiando.

Fevola 5: Cercasi Danilo disperatamente. Un’altra prestazione da “Chi l’ha visto?” da parte di questo giovane giocatore. Lo scrivente crede che possa dare molto ma molto di più, e che al momento deve solo trovare la serenità necessaria per esprimersi sui livelli che gli sono consoni.

Mei 6: Dopo Ostuni continua a sparacchiare da 3, ma questa volta in paio d’occasioni centra la retina. A volte tira da casa sua interrompendo i giochi fidandosi troppo delle sue doti balistiche. Come ben sappiamo, però, i tiratori sono fatti così, e ben presto le percentuali di Nicola torneranno a ssalire prepotentemente.

Basket Latina

Muro 8: 13 pti nel primo tempo, 6 a inizio dell’ultimo quarto, necessari per impattare l’Igea. In mezzo una prova di leadership e sostanza che difficilmente si vede a questi livelli. La domanda è: come han fatto queli di Brindisi a darlo via?Mah!chissà!

Canelo 6: Fa rifiatare Muro, ma, alla fine, il giovane coloured di proprietà della Virtus Bologna si vede davvero poco.

Svoboda 6: Rispetto allo scorso anno è meno propositivo in fase finalizzativa, mentre in difesa è stato essenziale nella fase della rimonta. Era preferibile sotto la gestione di coach Zanchi.

Coronini 5: Si fa pappare in un solo boccone da Vico, e anche Di Capua lo mette in difficoltà. Dal playmaker titolare di una squadra che ambisce alla Lega 2 ci si aspetta molto, ma molto di più.

Chiumienti 7: L’ala scuola Fortitudo, è sempre uno spettacolo per gli occhi. Delizia il pubblico con una bella schiacciata, ma è a rimbalzo che si sente la sua elevazione. L’assenza di Gatti è stata un problema anche perché Simone si accoppia bene in difesa con questo ragazzo.

Pilotti 8: E’ un giocatore che non si “vede” durante la partita, ma che spesso è determinante. E’ una presenza costante sia in attacco che in difesa, distribuisce i punti segnati con un’equità degna di Salomone nell’arco di tutti e 40 minuti, beneficiando della grazia divina per il suo equo discernimento con l’Ave Maria dell’ultimo secondo.

Ochoa 6.5: Nacho si è visto poco, anche se una sua tripla assieme a quelle di Muro propizia la rimonta pontina dell’ultimo periodo. Di sicuro è un giocatore che fa sempre comodo avere in squadra.

Bisconti 7: si fa sentire sotto le plance, conquistando punti, rimbalzi e tiri liberi che spesso manda a segno. Se Latina ha maggior peso in area rispetto a Sant’Antimo, lo deve anche al suo pivottone.

Nicola Puca

Il post partita di Coach Ponticiello.

Dopo il canestro di Pilotti a fil di sirena che ha fruttato la vittoria di Latina a Sant’Antimo, gelando un pubblico e una squadra attoniti, coach Ponticiello fa una disamina dell’amara sconfitta.
“Perdere dopo una partita condotta quasi ininterrottamente dall’inizio del secondo quarto, dopo che si è stati avanti anche di 17 punti e si è riusciti ad esorcizzare con una prestazione di grande vitalità il ricordo dell’orribile match di Ostuni, fa veramente rabbia. Ma il basket è anche questo e non serve a nulla recriminare, bisogna piuttosto fare i complimenti a Latina ed in particolare a Pilotti, che ha avuto la personalità di far canestro a fil di sirena. Nello sport parole come fortuna o sfortuna non hanno alcun significato, non è casuale che Latina abbia avuto la forza d’animo per rientrare in modo paziente dal -17 del terzo quarto, ci deve far riflettere come avessimo costruito quel vantaggio con un lavoro difensivo che aveva ipnotizzato l’attacco pontino e che in seguito abbiamo concesso a Muro e soci di segnare 21 punti negli ultimi 10 minuti, una cosa che ci ha condannati ad un finale punto a punto che ha consentito ai nostri avversari di far pesare la loro freddezza. Il resto sono solo chiacchiere”.

E’ preoccupato coach Ponticiello di questo avvio di campionato in cui la sua squadra semba quasi di aver timore di vincere?
“Abbiamo gli stessi punti della scorsa stagione alla quarta giornata ed affrontato un calendario altrettanto difficile, o forse ancor di più, per giunta con il peso di infortuni pesanti come quelli a Cardillo e Gatti. Se l’anno scorso abbiamo avuto la forza di invertire immediatamemte la rotta, anche ora possiamo riuscirci, le condizioni ci sono tutte, ma è indispensabile tornare a giocare, anzi a pensare in un certo modo, con la medesima umiltà e spirito combattivo mostrato 12 mesi fa e dal 2004 ad oggi. Sapevamo che rinunciare a certi giocatori, e non certo per nostra scelta, fosse una cosa tutt’altro che indolore, ma a conti fatti quello che viene fuori dal match con Latina e dalle due trasferte perse è una cosa ben diversa dalle potenzialità astratte dell’organico, dalla sua caratura tecnica. Se una squadra riesce a mettere perentoriamente sotto nel punteggio compagini come Ferentino o Latina e poi, grazie ad una condotta tecnica lineare, vince nel primo caso, ed invece, per colpa di un imperdonabile calo di intensità difensiva e di linearità delle scelte offensive, perde nel secondo, allora il problema è tutto nella testa. C’è un interruttore che in alcune situazioni, il finale di terzo quarto a Barcellona, il secondo quarto ad Ostuni, gli ultimi 10’ con Latina, inesorabilmente si spegne. Dobbiamo assolutamente evitare che ciò si ripeta, serve maggiore umiltà e la consapevolezza del fatto che sia necessario giocare per tutti i 40’ a livelli di grande intensità e con maggiore lucidità”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Igea Sant’Antimo 64-65 Basket Latina

Igea Sant’Antimo: Colli 8, Di Capua 5, CorraL 4, Dalfini 9, Petrazzuoli, Cardillo 11, Vico 16, Fevola 2, Leccia n.e, Mei 9. Coach: Ponticiello.
Basket Latina: Muro 19, Vannini n.e, Canelo 2, Svoboda 2, Coronini, Pitton n.e, Chiumienti 7, Pilotti 16, Ochoa 9, Bisconti 10. Coach: Benedetto.
Parziali:
(8-11; 29-31; 54-44; 64-65)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 12/20
Latina 17/25

L’Igea Sant’Antimo aveva bisogno come dell’ossigeno dei due punti in palio nella partita da giocare contro la capolista, ma soprattutto doveva riscattare la brutta partita di sette giorni prima in quel di Ostuni, quando i biancorossi rimediarono la più brutta figuraccia della loro storia in Serie A Dilettanti. Ebbene, la truppa di coach Ponticiello affronta la partita col piglio giusto, chiude i rifornimenti alle principali bocche da fuoco della formazione ospite, ed esprime un basket di buon livello per tutti i 40 minuti, spaventando più volte gli ospiti che devono ringraziare Pilotti per l’Ave Maria lanciata all’ultimo secondo e accolta dagli dei del basket. La partita si gioca su punteggi bassi, il primo periodo soprattutto, è appannaggio delle difese che hanno la meglio sugli attacchi asfittici delle due formazioni (8-11). Nel secondo perido le percentuali si alzano e, conseguentemente, si alza anche il ritmo della gara. Muro inizia il suo show personale, che lo porterà a chiudere con 19 pti e 3 assist, ma l’Igea Sant’Antimo tiene botta, confidando nel collettivo, tanto è vero che a fine primo tempo, nessun uomo di Ponticello è andato in doppia cifra ed i punti sono distribuiti tra più giocatori. La partita si gioca, adesso, su continui capovolgimenti di risultato, con Sant’Antimo che trova punti e giocate importanti da Di Capua, Corral e Cardillo, quest’ultimo finalmente abile e arruolato dopo un inizio travagliato di stagione. Nel terzo periodo Sant’Antimo mette le mani sulla partita dopo un effimero vantaggio pontino firmato da Pilotti, che porta i suoi sul 29-35. Infatti spinta da un Cardillo stratosferico, la formazione di Ponticiello in pochi minuti piazza un parziale che avrebbe spazzato via chiunque, ma non Latina. L’Igea prima impatta con Cardillo sul 35-35, poi scappa avanti con una serie di triple inaugurata da Domus Dalfini, e continuata da Vico e Colli, fino ad arrivare al + 17 (52-35) 2 minuti prima della fine del quarto. E’ in questo momento che gli uomi di di Ponticiello accusano un po’ di stanchezza e consentono a Latina di rosicchiare qualche punticino prima dell’ultimo e decisivo periodo di gioco (54-44). Nell’ultimo perido di rivede Muro, che dopo i 13 punti del primo tempo, ricomincia a martellare la retina con 2 triple, a cui rispondono Mei e Di Capua, ma ormai i nerazzurri sono sotto la doppia cifra di svantaggio (59-51). Ungioco da tre punti di Pilotti e una bomba di Ochoa, intervallate da un canestro di Dalfini accorciano ulteriormente le distanze portando gli ospiti sul 61-57, prima che Pilotti con un’altra tripla riporti di nuovo i suoi a meno uno (61-60). Da questo momento in poi l’Igea andrà spesso in lunetta, ma con bassissime percentuali, e Latina piano piano ne approfitta. Sul 63-63 a 26 secondi dalla fine l’Igea ha palla in mano, Vico si butta dentro e prende un fallo da Bisconti che lo manda in lunetta. Segna 1/2, e in quei 5 secondi che rimangono la palla arriva dall’altro lato, dove Pilotti, marcato dai lunghi avversari, spedisce una preghiera verso il cielo. Il ferro la accoglie e Latina sbanca Sant’Antimo col risultato di 64-65.

Nicola Puca

sabato 25 ottobre 2008

Sant'Antimo, parla Colli.

C’è voglia di riscatto per l’Igea Sant’Antimo che domani affronterà tra le mura amiche Latina. Dopo la brutta prestazione di Ostuni i biancorossi hanno accumulato la rabbia giusta per tradurre il duro ed intenso lavoro settimanale in una prestazione all’altezza della intensità profusa in allenamento:”Ad Ostuni abbiamo retto solo per un quarto e poi ci siamo disuniti quando la difesa non ha funzionato e la sfiducia accumulata ha avuto risvolti anche sull’attacco - dichiara Andrea Colli, ala dell’Igea Sant’Antimo - Ci è mancato l’equilibrio che è stata la fondamentale caratteristica della vittoria su Ferentino”. Non vuole trovare alibi il giovane lungo triestino, ma sicuramente la maggiore esperienza dell’avversario e l’assenza di due atleti nello stesso ruolo ha pesato sulla prestazione dei biancorossi: “Siamo un gruppo giovane, che sta trovando lentamente degli equilibri - fa notare Colli - ma questa non è una scusa per giustificare il crollo della scorsa settimana. Dobbiamo esaltare sempre la nostra qualità principale di squadra giovane e che sopperisce alla mancanza di esperienza con l’aggressività, la possibilità di correre e di mettere da subito pressione sugli avversari”. In ogni caso l’Igea Sant’Antimo vuole voltar pagina e della brutta gara ad Ostuni vuole conservare solo la voglia di riscatto: “Dobbiamo trasformare in energia positiva la rabbia accumulata per la brutta figura fatta - sottolinea Colli - e la speranza in un riscatto immediato nasce dal fatto che in palestra lavoriamo con una intensità enorme, ci alleniamo con grande applicazione ed entusiasmo ed è inevitabile che il lavoro paghi ed i risultati arrivino”. Se Latina sia o meno l’avversario adatto per ritrovare equilibrio in campo non conta per Andrea Colli, che in merito a come affrontare il team pontino, completo in tutti i settori e tra i maggiori candidati al salto di categoria ha le idee molto chiare: “Dobbiamo subito aggredire il nostro avversario e non consentirgli di dettare i ritmi. Latina è una squadra molto forte, che ha investito molto per tentare di vincere questo campionato, ma sono tante le squadre che incontreremo e che hanno più o meno talento, più o meno esperienza e contro le quali dovremo avere sempre lo stesso approccio alla gara.”Alle parole dell’ala biancorossa fa eco il giemme dell’Igea Sant’Antimo, Peppe Liguori: “La gara di domani, contro una delle favorite del girone, in questo momento ha un grande appeal, prima di tutto perché è molto stimolante per i ragazzi che hanno voglia di tirare fuori la rabbia maturata nel dopo Ostuni e, poi, perché una vittoria darebbe un entusiasmo aggiuntivo a tutto l’ambiente”. Sulla debaclè della scorsa settimana Liguori condivide l’analisi di Colli: “L’aver subito un pesante break tra primo e secondo quarto ha demoralizzato i giocatori e questo in una squadra molto giovane può accadere. La prolungata assenza di Cardillo, la mancanza di Gatti hanno sciuramente influito sul punteggio, rinunciare a due giocatori così nello stesso reparto crea sicuramente un vuoto. Ma non cerchiamo giustificazioni, l’Igea Sant’Antimo vista ad Ostuni non è quella che lavora con grande intensità, impegno e serenità in palestra ed i ragazzi hanno voglia di dimostrarlo.” Gatti, infortunatosi nella gara di due settimane fa con Ferentino non rientrerà ancora, un’assenza importante sotto canestro, ma è previsto il ritorno in campo di Cardillo: “Ho visto Cardillo in ottime condizioni - sottolinea Liguori - e con una grande voglia di dare il suo conributo. Contro una squadra completa in tutti i ruoli come Latina, per la quale fatico a trovare punti deboli, servirà una prestazione motivata dalla gran voglia di rivincita che i ragazzi hanno in questo momento e sul prezioso ed indispensabile sostegno del nostro pubblico.”

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

sabato 18 ottobre 2008

Igea Sant’Antimo, Mei: “Contro Ostuni sfidando l’emergenza”

Ancora carica d’entusiasmo per la bella vittoria casalinga di domenica scorsa su Ferentino, l’Igea Sant’Antimo, alla vigilia della gara con Ostuni deve affrontare una nuova ed importante emergenza. Dopo la defezione di Cardillo, a referto domani solo per onor di firma, si è fermato anche Simone Gatti, dopo una brutta botta alla caviglia rimediata nel corso della gara di domenica scorsa. Un brutto colpo per i campani che proprio sulla dinamicità dei lunghi puntano ad avere chance per contrastare sotto canestro l’esperienza ed i chili di Camata e Morena: ”Dover rinunciare a due giocatori riduce indubbiamente il numero delle rotazioni, la panchina diventa più corta e di conseguenza aumentano le responsabilità per tutti- dichiara Nicola Mei, guardia dell’Igea Sant’Antimo. E’ indisepnsabile, quindi, per sopperire all’emergenza, mantenere alta l’intensità e la concentrazione, ed è su questi apetti che abbiamo lavorato in settimana.” L’avversario pugliese è squadra esperta, con atleti veterani della categoria ed un pubblico molto caldo. I campani si troveranno a giocare su un campo ostico dove dovranno esaltare al meglio le loro doti: ”Dobbiamo subito cercare di alzare il ritmo-sottolinea Mei- e sfruttare il fatto che essendo una squadra giovane possiamo e dobbiamo correre, servirà una prova convincente in attacco ed in difesa. Inoltre pur essendo grave l’assenza di Gatti, gli altri nostri lunghi sono rapidi ed agili a fronte dei lunghi pugliesi e questo potrebbe fare la differenza. Indubbiamente Ostuni ha anche degli esterni con molti punti nelle mani e limitare le loro bocche di fuoco potrebbe essere una ulteriore chiave di lettura della gara”. I biancorossi visti domenica scorsa hanno messo in campo tutto quanto Mei ha indicato come arma da utilizzare per contrastare il forte avvesario: ”Per giocare ai livelli di domenica scorsa è necessario rimanere sempre uniti-fa notare Mei-, non dimentichiamo che con l’incitazione del pubblico di casa, che è stato molto presente, è più facile mantenere concentrazione e lucidità. Per essere a quei livelli in trasferta e su un campo caldo come quello di Ostuni bisogna sforzarsi a non demoralizzarsi per un tiro sbagliato, a non disunirsi nei momenti di difficoltà. Siamo una squadra con dei grossi margini di crescita e lentamente perfezioneremo anche queste qualità nelle gare in trasferta.” Per quanto concerne la sua performance personale, Mei ha dato prova di grande carattere nell’esordio casalingo, meritando applausi a scena aperta: ”Sono molto contento di aver scelto di giocare a Sant’Antimo-confessa la guardia biancorossa-. All’inizio ero scettico perché temevo di allontanarmi troppo dalla famiglia, dagli amici di sempre, ma l’ottimo clima che si è creato con i miei compagni di squadra ha fugato tutti i miei dubbi. Il feeling che si è subito stabilito nel nostro gruppo, anche al di fuori del campo di gioco, non può che avere un effetto positivo anche quando ci alleniamo e giochiamo.”

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 13 ottobre 2008

Pagelle Igea-FCM

Igea Sant’Antimo
Colli 7: Energia, grinta e cattiveria questo è Andrea Colli, e anche ieri gli avversari se ne sono accorti. Ha il merito di distribuire gli 11 punti durante tutto l’arco del match, dando l’impressione agli avversari di essere un pericolo costante.
Di Capua 6.5: Prova di carattere e di intelligenza del ragazzo di Castellammare. Anche se il tiro non gli entra spesso si fa rispettare per l’autorevolezza e la concentrazione con cui guida la squadra soprattutto quando Vico tira il fiato.
Corral 7: Bellissima prova dell’oriundo argentino, che appena entra da la scossa e assieme al connazionale Vico suona la carica a cui Ferentino non può porre rimedio. Bellissimi i suoi movimenti sotto canestro, puliti nell’esecuzione e micidiali nella realizzazione.
Dalfini 6-: Anche oggi litiga col canestro, e da giocatore intelligente qual è decide di provarci poco e di sbattersi in difesa. Tra qualche settimana vedremo il vero Domus, e allora saranno guai per tutti.
Petrazzuoli 6: Assieme a Di Capua è l’altro “cagnaccio” della squadra, corre, pressa e difende. Sfortunato al tiro, ma spesso utile alla causa biancorossa.
Gatti 6.5: Determinante nel primo, quarto quando con una sua stoppata avvia la rimonta dei padroni di casa, chiusasi con una sua schiacciata imperiosa. Se non viene afflitto dai problemini fisici dello scorso anno può diventare la chiave di volta del sistema Igea sotto canestro.
Vico 8: Prende subito in mano la squadra e mostra il carisma del leader, guidando con la sua sapiente regia i compagni verso il canestro frusinate. In più, segna in tutti i modi, sia dall’arco che in penetrazione, confermando ancora una volta le scelte estive del duo Liguori-Ponticiello.
Fevola 6+: All’inizio forse paga l’esordio casalingo, litigando col canestro e perdendo un apio di volte il suo uomo in difesa. Poi nell’ultimo quarto si sveglia e contribuisce a tenere gli ospiti a distanza di sicurezza. Può solo migliorare.
Leccia 6.5: Il ragazzino entra a 1:15 dalla fine, e segna la tripla che chiude la partita, regalando alo Sant’antimo una differenza canestri di +17. Se il buongiorno si vede dal mattino…
Mei 8: All’inizio sparacchia a salve, poi ci prende la mano e non lo fermano più. Viene giudicato uno specialista nel tiro dalla distanza, e mai una definizione fu più funesta visto che Nicola è anche un ottimo penetratore, tanto che Circosta non lo riesce mai a fermare. Killer.

FCM Ferentino
Rajola 6.5: Sembra l’unico a dare l’impressione di poter segnare con continuità. Alla lunga paga la freschezza e l’atletismo dei piccoli avversari.
Provenzano s.v: Pochi minuti per lui, ingiudicabile.
Circosta 5.5: Segna 11 punti, è vero. Ma nessuno se ne accorge, visto che Di Capua e Petrazzuoli gli applicano una museruola.
Bonaiuti 6: E’ un giocatore dai grandi mezzi tecnici, ma è troppo freddo e pian piano esce fuori dal match.
Cucinelli 5: Disastroso. Poco reattivo in difesa e spento in fase offensiva. Coach Friso è costretto a metterlo in campo perché dopo di lui in panca c’è il nulla.
Zivic 6: Solita partita da onesto gregario. Lotta sotto le plance, ma alla lunga paga contro l’aggressività dei vari Colli e Corral.
Ianes 6.5: Assieme a Rajola tiene i suoi in linea di galleggiamento, prima del triste miserere.
Modica 5: Chi l’ha visto?
D’Anoldo s.v.: Come Provenzano.

Nicola Puca

domenica 12 ottobre 2008

Igea Sant’Antimo 75-48 FCM Ferentino

Igea Sant’Antimo: Colli 11, Di Capua 4, Corral 6, Dalfini, Petrazzuoli, Gatti 6, Vico 17, Fevola 8, Leccia 3, Mei 20. Coach: Ponticiello.
FCM Ferentino: Rajola 11, Provenzano, Circosta 11, Bonaiuti 11, Cucinelli 7, Zivic 6, Ianes 10, Modica 2, D’Anoldo, De Francesco ne. Coach: Friso.
Parziali:
(13-14; 25-7; 14-21; 23-16)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 11/15
Ferentino 17/24

L’Igea Sant’Antimo, all’esordio in campionato tra le mura amiche, batte la FCM Ferentino alla fine di un incontro condotto con autorità e carattere dalla banda di giovani allenata da coach Ponticiello. Pur facendo a meno di Cardillo, che starà fuori per due mesi, la squadra napoletana incanala subito il match sui binari giusti, annullando Circosta, che all’esordio aveva realizzato un ventello, e chiudendo bene sotto le plance, nonostante un Dalfini non molto ispirato. Lo strappo viene dato a metà secondo quarto, quando la coppia di oriundi, Vico e Corral, assieme a un positivo Mei, suona la carica, e Ferentino subisce un parziale di 18-0, che in pratica la partita già dopo i primi 20 minuti. Dopo la grandinata del secondo periodo gli ospiti cercano di rifarsi sotto e con un canestro di Ianes arrivano addirittura a sole nove lunghezze dai padroni di casa (40-31), ma ci pensano 5 punti in fila di Mei a rimettere l’Igea in carreggiata. Da quel momento in poi Sant’Antimo non si ferma più e poco alla volta guadagna il traguardo della prima vittoria in campionato. Da sottolineare l’intera prova del collettivo , che è riuscita a tenere sotto i 50 punti una squadra dal potenziale offensivo elevato come Ferentino, e di Vico e Mei in particolare, che nei momenti cruciali del match si sono sempre fatti trovare pronti per mettere nel sacco canestri importanti. La prossima settimana Sant’Antimo è attesa a dare delle conferme nell’impegnativa trasferta di Ostuni, ma, se la squadra gioca come stasera, può aspirare tranquillamente a fare risultato.

Nicola Puca

Intervista a capitan Dalfini.

Alla vigilia del debutto casalingo per la stagione sportiva 2008/2009 dell’Igea Sant’Antimo, il capitano biancorosso, Damiano “Domus” Dalfini, alla terza stagione tra le fila della squadra campana, analizza il delicato incontro con la FMC Ferentino e lancia anche uno sguardo a quanto emerso dalla prima di campionato: “Il nostro debutto a Barcellona non è stato positivo, ma abbiamo rivisto la nostra prestazione e tratto da questa degli spunti utili per lavorare su aspetti, sia positivi che negativi, che sono emersi”. L’Igea Sant’Antimo vista in Sicilia ha manifestato poco mordente in difesa, un aspetto che nelle precedenti quattro stagioni di B1 è sempre stato il principale fattore di forza dei biancorossi. “La squadra è ancora una volta molto rinnovata - sottolinea Dalfini - l’età media è bassa e ci sono giocatori che devono abituarsi a questo campionato. Stiamo lavorando bene in tal senso e l’aver debuttato su un campo come quello di Barcellona, contro una compagine che ha l’imperativo di recuperare i punti di penalizzazione in classifica e che festeggiava con una incredibile cornice di pubblico il ritorno al basket che conta, ha reso la nostra prestazione, anche a livello emotivo, più difficile”. Ma è evidentemente ora di voltare pagina e di pensare all’avversario di domani, la FMC Ferentino, una squadra che, malgrado le cocenti delusioni delle ultime due stagioni, punta senza mezzi termini all’obiettivo di entrare nelle prime quattro posizioni, molto esperta e piena di giocatori che conoscono bene il campionato: “Ferentino è una squadra costruita con atleti che calcano da diversi anni i parquet di A Dilettanti e anche di serie superiori - fa notare il capitano biancorosso - conosco bene la filosofia dell’allenatore Friso, che punta molto sulla difesa. Sarà una gara difficile, anche in considerazione dell’infortunio di Cardillo che ci priva da subito di un giocatore importante. Sarà indispensabile una prestazione corale, un aspetto che in Sicilia è stato deficitario”. La rinuncia a Cardillo, per l’ala sannita si prospetta un intervento chirurgico ed un recupero di circa due mesi, pesa molto sull’equilibrio dei napoletani, ma Dalfini non ha nessuna voglia di farsi prendere dal vittimismo. “Vi assicuro, però, che l’ottimismo, nonostante questo ennesimo problema, non manca – sottolinea Dalfini - anche durante la preparazione abbiamo affrontato una serie di piccoli infortuni che spesso ci hanno negato di allenarci a pieni ranghi. Se non ci siamo fatti condizionare allora, a maggior ragione, non lo saremo ora. Ritengo che abbiamo la giusta motivazione per esordire nel miglior modo possibile davanti al nostro pubblico, un autentico valore aggiunto per il nostro lavoro. Per una squadra, giovane come la nostra, la carica che possono trasmettere i tifosi è molto importante. E questo aspetto è uno dei fattori che mi ha spinto a rimanere in questa città ed indotto tanti giocatori a scegliere Sant’Antimo”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

domenica 5 ottobre 2008

Igea Barcellona 84-65 Igea Sant'Antimo

Igea Barcellona: Li Vecchi 8, Gizzi 27, Sereni 8, Milone, Gamal 8, Coviello 6, Capitanelli 2, Mariani 8, Gullo, Rizzitiello 17. Coach: Sidoti.

Igea Sant'Antimo: Colli 5, Di Capua 5, Corral 2, Dalfini 2, Petrazzuoli 6, Cardillo, Gatti 12, Vico 11, Fevola 7, Mei 15. Coach: Ponticiello.

Parziali:
(21-15; 37-28; 65-46; 84-65)
Tiri Liberi:
Barcellona 11/11
Sant'Antimo 7/8

Igea Sant'Antimo - Liguori, Ponticiello e La Nuova Stagione

Lavorano spalla a spalla dal giugno del 2004, un periodo a cui vanno aggiunti i 4 anni, dal 1994 al 1998, in cui erano l'uno capitano e l'altro allenatore dell'Igea Sant'Antimo, la stessa società per cui svolgono ora, e per la 5° stagione consecutiva, il ruolo di general manager ed allenatore. I nomi di questo affiatato sodalizio cestistico sono ovviamente quelli di Giuseppe Liguori e di Francesco Ponticiello, un'accoppiata che ha saputo rispondere, e nel migliore dei modi, alle consegne a loro affidate dall'arch. Aniello Cesaro, presidente del sodalizio partenopeo. Soprattutto un duo che ha risposto alle esigenze di un mondo come quello del basket di B1, pardon, Serie A Dilettanti, questa la nuova denominazione del massimo campionato della Lega Nazionale Pallacanestro, in evidente e tumultuosa trasformazione. Anzi l'Igea Sant'Antimo, anche per le loro idee innovative, il fare informale e redditizio, si è costruita un immagine, ha portato avanti un progetto tecnico, in anticipo di un lustro rispetto agli intendimenti che i dirigenti di LNM hanno adottato solo negli ultimi 6 mesi. “La squadra che esordirà domenica prossima in campionato, a Barcellona Pozzo di Gotto, è rinnovata rispetto alla scorsa stagione – dichiara il general manager dell'Igea Sant'Antimo, Giuseppe Liguori – soprattutto è mutato il reparto dei piccoli, ma coerente con il progetto portato avanti nel recente passato, fortemente sbilanciato nel tentativo di conciliare la valorizzazione di giovani prospetti, con la ricerca dei risultati agonistici”. Due consecutivi accessi ai playoff, il lancio di giocatori che sono ora in Lega A o in Legadue, Sorrentino e Valentini solo gli ultimi in ordine di tempo, la soddisfazione di un palazzetto dello sport, quello di Sant'Antimo, sicuramente piccolo, ma sempre strapieno, i motivi di soddisfazione per l'Igea Sant'Antimo non mancano, ma l'interesse di Liguori non si distoglie dall'appuntamento di domenica con la compagine messinese: “Barcellona è un ottima squadra, che ritorna in A Dilettanti dopo qualche anno, sospinta da un pubblico appassionato e dall'impellenza di dover rimontare la penalizzazione in classifica – continua il dirigente napoletano – insomma un cliente difficile. Ma per quel che ci riguarda, malgrado l'infortunio a Cardillo, che ci ha privato per tutto il precampionato di un giocatore importante, crediamo di aver lavorato bene e di poter centrare l'obiettivo di disputare un match all'altezza della situazione. Più in generale, crediamo di poter riuscire a disputare una stagione che ci faccia fare un ulteriore passo in avanti”. Quello degli obiettivi per la stagione che va ad iniziare è un notevole fattore di interesse anche per Francesco Ponticiello, il tecnico a cui è affidata dal 2004 la cura della compagine biancorossa. “L'obiettivo non può che essere quello di far ancora meglio – dichiara il tecnico dell'Igea – quello che parte domenica sarà un torneo in profonda trasformazione, privo di chiare gerarchie dal punto di vista dei valori tecnici, nel girone B solo Latina e Trapani possono vantare qualcosa in più rispetto agli altri, in cui andranno valutati gli effetti dell'incremento di under 23 ed il notevole rimescolamento di squadre, ben quattro su 14, Barcellona, Molfetta, Ostuni e Palestrina, le new entry. Per quel che ci riguarda vogliamo scrollarci di dosso l'etichetta della squadra sorpresa, dell'eterna outsider, e proporci invece come realtà consolidata”. Scontato chiedere a Ponticiello, un giudizio sulla trasferta in Sicilia: “Ci tocca, come è oramai diventata una sorta di tradizione, un difficilissimo avvio di torneo (nelle ultime stagioni Sant'Antimo ha quasi sempre esordito con squadre che hanno poi concluso in testa la regular season, 3 anni fa con Patti, lo scorso anno a Brindisi, addirittura nelle ultime due stagioni l'avversario dell'Igea è stato sempre promosso in Legadue, due anni fa Pistoia, 12 mesi fa la Prefabbricati Pugliesi Brindisi. N.d.r) Barcellona ha messo su un eccellente organico, e quel che più conta, in virtù dei 6 punti di penalizzazione, sarà oltremodo motivata. Ma tutti questi aspetti, la caratura dell'avversario ed il suo non potersi permettere errori, possono rappresentare degli ulteriori fattori di stimolo per noi”. Interessante il parere del tecnico napoletano sulle prospettive del torneo che sta per iniziare: “Senza ironia, invidio la sicurezza di qualche commentatore, di coloro che predicono un abbassamento dei valori tecnici, oppure posseggono inattaccabili certezze sulle evoluzioni della stagione. Malgrado che abbia alle spalle 8 stagioni da capo allenatore in B1, io coltivo invece molti più dubbi di loro, soprattutto mi pare che si sottovaluti l'effetto destabilizzante delle tante novità all'orizzonte. Ma ovviamente nulla esclude la possibilità che possano essere fondate le loro sicurezze, ed eccessivi i miei dubbi…”.

Ufficio Stampa Igea Sant'Antimo

venerdì 3 ottobre 2008

L'Igea è pronta al debutto.

Ormai è tutto pronto, domenica alle 18:00 l’Igea Sant’Antimo di coach Ponticiello esordirà in quel di Barcellona Pozzo di Gotto, e non sarà una partita per deboli di cuore. L’Igea, quest’anno, ha rinnovato parecchio il roster, perdendo gente del calibro di Valentini e Sorrentino approdati in Lega2 all’Aget Imola , oltre che a Cavalieri e a Corvo, entrambi passati a Sarno, perdendo in pratica tutto il back-court della squadra. Ma coach Ponticiello e il g.m. Peppe Liguori non si sono fatti trovare impreparati, riconfermando in blocco l’ottimo pacchetto lunghi della scorsa stagione, formato da Dalfini, Colli e Gatti, aumentando il tonnellaggio sotto le plance con l’acquisto dell’oriundo Diego Corral, 22enne di belle speranze prelevato dal Sarno e facente parte della rappresentativa LNP Under 22. Per quanto riguarda il reparto piccoli, la regia sarà affidata all’altro oriundo della squadra, Sebastian Vico, prelevato da Porto Torres, mentre nello spot guardia agirà il senese Nicola Mei, protagonista di una bellissima stagione nell’annata fallimentare di Firenze. Altri due colpi il g.m. Liguori li ha messi a segno per quanto riguarda le ali piccole, dove sono arrivati due ottimi elementi come Danilo Fevola in uscita da Capo d’Orlando, e Marco Cardillo che l’anno scorso si è ritagliato un posto da protagonista nella cavalcata che ha portato Brindisi in Lega2. Confermati anche i giovani Petrazzuoli e Di Capua, chiamati a dare prove di maggiore impatto e consistenza rispetto a quelle dello scorso anno, ma il coach sembra averci visto bene, visto che i due ragazzi sono stati tra i migliori durante le amichevoli di preparazione. A completare il roster a disposizione di coach Ponticiello i giovani Leccia e Favella, entrambi finora utilissimi alla causa biancorossa. L’impegno a Barcellona non è dei più facili. La società siciliana ha rilevato il titolo da Patti e partirà con un -6 in classifica a causa di alcune pendenze della vecchia società pattese, ma ha allestito un roster di tutto rispetto capace di dire la sua per la lotta play off. Pilastro e uomo simbolo della squadra è Agostino Li Vecchi prelevato da Brindisi. Li Vecchi ha già giocato a Barcellona nel periodo d’oro della compagine siciliana, ed è come un profeta in patria per la formazione allenata da coach Sidoti. Con lui, i siciliani hanno rifirmato altri ex giocatori di Patti, come Tindaro Gullo, uno dei playmaker under più promettenti dell’intero campionato, e la guardia Nelson Rizzitiello. In più tra di loro c’è anche un giovane cresciuto nel vivaio dell’Igea Sant’Antimo ma di proprietà della Juve Caserta, ovvero Mario Milone, lo scorso anno protagonista di una bellissima stagione a Marigliano. Sempre tra i piccoli spicca l’acquisto del tiratore italoamericano Mike Gizzi, lo scorso anno ad Osimo con coach Ciani, ma che ha fatto di tutto per tornare in Sicilia dal suo mentore Pippo Sidoti. Completa il reparto piccolo Giacomo Mariani, lo scorso anno alla Bartoli Fossombrone. Sempre da Patti arriva sotto canestro giacomo Sereni che comporrà il pacchetto lunghi del Barcellona assieme ad Agostino Li Vecchi, Andrea Capitanelli firmato da Molfetta e dal colpaccio Houssam Gamal autore di una bellissima stagione lo scorso anno a Fossombrone. L’Igea Sant’Antimo, quindi, sarà sottoposta subito a un difficile banco di prova e lo farà probabilmente senza Marco Cardillo, che quasi mai si è allenato con la compagine santantimese dall’inizio della preparazione a causa di alcuni malanni fisici. E’ la partita giusta anche per capire quali sono le aspirazioni dell’Igea quest’anno, visto che il coach, il presidente e l’ambiente non nascondo di voler puntare a migliorare il piazzamento della scorsa stagione. Su tutto questo bisognerà capire anche quanto influirà la situazione del basket napoletano, orfana della formazione di Lega A, che proietta l’Igea Sant’Antimo nel ruolo come prima realtà cestistica della provincia napoletana. Sempre più voci parlano di un possibile spostamento dell’Igea in quel di Napoli per colmare il vuoto lasciato dalla formazione di Mario Maione. Ma quanto c’è di vero in tutto questo? E soprattutto ne vale la pena? Dopo anni di passione e di progetti la piazza santantimese si vedrà privata del proprio fiore all’occhiello? Ma non c’è tempo per pensarci, domenica si gioca, ricomincia il campionato.

Nicola Puca

Igea, parla il presidente Cesaro.

In una fase del basket campano e nazionale tutto all’insegna di incertezza e repentini cambi di scenario, un presidente ininterrottamente in carica dal 1989, capace di rappresentare un riuscito mix tra entusiasmo e programmazione, rappresenta un caso quantomeno anomalo. “Ho sempre pensato positivo e non smetterò certo ora – così dichiara, alla vigilia dell’esordio per la stagione 2008/2009 della sua Igea Sant’Antimo nel torneo di serie A Dilettanti, l’arch. Aniello Cesaro, presidente di quella che è diventata, dopo la triste esclusione del Napoli Basket dal campionato di Lega A, la massima espressione cestistica in provincia di Napoli – dopo 4 stagioni di B1 e con il riscontro di due consecutivi accessi ai playoff, sarebbe veramente illogico cambiare atteggiamento. Oramai conosciamo bene il campionato, siamo capaci di ricavare utili suggerimenti, sia dalle tante cose positive che abbiamo fatto, che dai nostri stessi errori, insomma il nostro ottimismo non è di certo velleitario”. In effetti la società guidata dall’imprenditore partenopeo rappresenta un realtà riconosciuta per quella che, da questa estate, ha abbandonato il nome di B1, per divenire Serie A Dilettanti. Un cambio di denominazione che sottende ad un più profondo restyling, finalizzato a trasformare, entro il 20012, “la cadetteria” in un torneo in cui gli organici siano composti per 7/10 da under 23. Un percorso che l’Igea Sant’Antimo ha peraltro anticipato di un lustro, avendo infatti già presentato nella scorsa stagione una squadra che vantava già ben 6 under 23, e centrando con questa un risultato di prestigio come l’accesso ai playoff con un mese d’anticipo. “E’ la nostra strategia da sempre – continua il presidente dell’Igea – crediamo fermamente nell’idea che l’investimento sui giovani paghi sempre. Lo dimostrano i tanti giocatori, che attraverso l’occasione che gli abbiamo offerto, hanno trovato lo slancio per il salto nel settore professionistico, lo dimostrano ancor di più i nostri risultati agonistici, e che dicono più di tante parole”. Inevitabile chiedere al presidente Cesaro del paventato trasferimento dell’attività a Napoli e di cui in questi giorni si è tanto discusso sui giornali. Le parole del numero uno dell’Igea sono chiare ed inequivocabili: “La mia manifestazione di disponibilità a discuterne è conseguente al rispetto dovuto per l’iniziativa del presidente del C.o.n.i. di Napoli. Non deve però essere in nessun modo intesa come una sottrazione di qualcosa per Sant’Antimo e per i nostri tifosi, che consideriamo una ricchezza di cui non vogliamo di certo privarci. Più semplicemente abbiamo voluto lasciare la porta aperta al dialogo, ad un accordo che possa donare ulteriore respiro al lavoro svolto in questi anni”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo