domenica 6 settembre 2009

Igea Sant’Antimo 78-69 FCM Ferentino

Igea Sant’Antimo: Politi 13, Petrazzuoli 3, Valentini 14, Gatti 12, Gizzi 20, Maritano 3, D’Orta, Savarese, Vico 13, Compagnone. Coach: Foglia.
FCM Ferentino: Calbini 4, Metz 3, Circosta 12, Bonaiuti 14, Guastaferro ne, Zaccariello 10, Pongetti ne, Zivic 5, Ochoa 8, Modica 13. Coach: Friso.
Parziali:
(19-16; 20-22; 17-19; 22-12)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 16/19
Ferentino 15/18

L’Igea Sant’Antimo di coach Foglia bissa il successo di Ferentino, eliminando la quotata formazione frusinate dalla Summer Cup e vola al turno successivo dove incontrerà la TLC Palestrina di coach Steffè. Il quintetto biancorosso conferma le buone impressioni ricavate dalla prima uscita ufficiale in quel di Ferentino, mettendo in mostra una buona fluidità di manovra ed un buon affiatamento del collettivo, a cui si è aggiunto un Gizzi immarcabile nelle fasi importanti del match. La partita, veloce e divertente, non ha avuto padroni per circa tre periodi, nei quali le due compagini hanno giocato a viso aperto ribattendo colpo su colpo all’avversario. Nel quarto periodo la formazione di coach Foglia ha alzato il ritmo, permettendo a Gizzi e Vico di finalizzare implacabilmente l’ottimo lavoro svolto dai compagni che mettevano al museruola ai vari Circosta, Bonaiuti e Modica. Questi, si è fatto espellere a babbo morto assieme a Jacopo Valentini, visto che è stato protagonista in pochi secondi di due brutti interventi di cui uno proprio su Valentini e l’altro su Gatti. Gli animi si sono poi accesi, e si è generato un piccolo parapiglia, conclusosi con la cacciata del lungo frusinate e dell’ala piccola santantimese.
L’Igea Sant’Antimo ha ben impressionato, presentando un quintetto molto equilibrato e pericoloso da ogni posizione, visto che i cinque presunti titolari sono andati tutti in doppia cifra, e sorprendendo per l’autorità con cui i lunghi hanno presidiato l’area pitturata, portando a casa ben sette rimbalzi in più degli avversari. Per quanto riguarda i singoli, invece, buona partita della frontline di coach Foglia, Gatti e Politi, che hanno già raggiunto un ottimo affiatamento, mentre Vico, Valentini e Gizzi coniugano atletismo, velocità e precisione al tiro, tanto da dimostrare di essere uno dei back court più forti di questo campionato di Serie A Dilettanti. Per quanto riguarda la panchina, invece, Petrazzuoli ha disputato una partita di sostanza, garantendo un buon apporto in regia e a rimbalzo (9 palloni catturati), mentre D’Orta è sembrato ancora un po’ acerbo fisicamente. Buona la prova anche del secondo gaucho di Sant’Antimo, Luis Maria Maritano, che si è segnalato per il buon contributo dato sotto le plance e per la sua cattiveria in difesa.

Nicola Puca

giovedì 3 settembre 2009

FMC FERENTINO - IGEA SANT'ANTIMO: 71-76

Ferentino: Calbini 4, Metz, Circosta 26, Briglianti, Guastaferro 2, Zeccariello 12, Pongetti 2, Zivic 4, Ochoa 15, Modica 6. All. Friso

Sant’Antimo: Politi 12, Petrazzuoli 10, Valentini 14, Gatti 13, Vico 18, Maritano 4, D’Orta 5, Bavarese, Favella, Compagnone. All.Foglia

Parziali: 12-14, 31-35, 50-56

mercoledì 26 agosto 2009

Forza Di Marcantonio!

Il sottoscritto, Puca Nicola esprime la sua solidarietà all'atleta Lorenzo "Lollo" Di Marcantonio militante nella Virtus Pallacanestro Molfetta e lo esorta ad affrontare con il coltello tra i denti questa sfida che la vita gli ha proposto, così come lotta quando scende in campo sotto i tabelloni.

Nicola Puca

giovedì 30 luglio 2009

Colpaccio dell'Igea, ufficializzato Gizzi

L’Associazione dilettantistica pallacanestro S.Antimo comunica di aver raggiunto l’accordo con il giocatore italo-americano Mike Gizzi, guardia di 196 cm, nato a Philadelphia (Pennsylvania) il 16 settembre 1975, nell’ultima stagione ha militato nelle file dell’ Igea Barcellona.dove si è contraddistinto come capocannoniere del girone B della serie A Dilettanti con oltre 20 pt di media. Il giocatore italo-americano rappresenta un vero colpo da novanta per il sodalizio caro al presidente Cesaro.



2005-2006 Confcommercio Patti (A Dil.)

2006-2007 Power Dry Pistoia (A Dil.)

2007-2008 Edilcost Osimo (A Dil.)

2008-2009 Igea Barcellona (A Dil.)





Ufficio Stampa Pallacanestro Sant’Antimo

mercoledì 22 luglio 2009

Igea: il mercato entra nel vivo. Arrivano Gizzi e Valentini?Intanto si lavora per la conferma di Vico.

Questo fine settimana potrebbe essere decisivo per il futuro assetto del roster dell’Igea Sant’Antimo. E’ voce di pochi giorni fa, infatti, che la formazione allenata da coach Foglia stia cercando di inchiostrare nello spot di guardia il paisà Mike Gizzi, ex Patti, lo scorso anno all’Igea Barcellona Pozzo di Gotto. Nel caso l’italo-americano arrivasse davvero al Pala Carmine Puca e, contemporaneamente, venisse confermato il playmaker Sebastian Vico, già a Sant’Antimo la scorsa stagione, con cui le trattative sono piuttosto avanzate, il quintetto santantimese potrebbe fare un salto di qualità, facendo di Sant’Antimo una squadra ostica da affrontare in chiave play-off. Con Vico, Gizzi e Gatti in quintetto, e Petrazzuoli, Leccia e Compagnone in panchina, mancherebbero soltanto quattro elementi per completare lo scacchiere di coach Foglia. Sfumato il ritorno di Ferrienti, accasatosi a Trento alla corte del neo coach Vincenzo Esposito, l’Igea cerca un giocatore atletico e mobile per completare il pacchetto dei lunghi titolari. Al momento non si sa se sono in corso trattative per confermare Corral, che alla fine della scorsa stagione aveva ricevuto una grossa offerta da una squadra che gioca nel campionato di Serie B Dilettanti. Il pivot gaucho, però, potrebbe essere una valida alternativa per il ruolo di 5 titolare, soprattutto considerate le buone prestazioni fornite dal ragazzo la scorsa stagione, quando si ritrovò a sostenere l’intero peso della frontline a causa degli infortuni di Gatti e Dalfini. Per quanto riguarda, invece, il 3 titolare, sul web impazza l’ipotesi di un ritorno di Jacopo Valentini, lo scorso anno in Lega 2 all’Aget Imola. Se davvero andasse in porto l’ingaggio del giocatore nativo di Fano, l’Igea allestirebbe sicuramente uno dei quintetti più interessanti di tutta la categoria. Tenuto conto che in panchina saranno presenti Petrazzuoli e con ogni probabilità i giovani Leccia e Compagnone, l’attenzione della società dovrebbe catalizzarsi su un piccolo e su un lungo in grado di far rifiatare i titolari. Per il cambio dei piccoli era stata ventilata l’ipotesi Maggio, ma il ragazzo reduce da ottimi campionati nelle minors campane, prima a Barra, poi a Pozzuoli, ha deciso di accasarsi a Brescia nel girone A. Pertanto, considerato che l’Igea deve firmare per regolamento un altro under, la sensazione è i ricambi verranno decisi proprio in base a ciò che offrirà il mercato degli under, portando il gm Liguori a muoversi di conseguenza.

Nicola Puca
http://igeasantantimo.blogspot.com/

lunedì 13 luglio 2009

Parte il mercato dell'Igea. Confermato Gatti, si punta all'inchiostratura di Sebastian Vico.

Eppur si muove!Dopo aver ufficializzato il nuovo coach, Alfredo Foglia, circa due settimane fa, il mercato del Sant’Antimo inizia a muoversi con le prime conferme e una miriade di trattative avviate per completare il roster il prima possibile.
Il primo “colpo”, è stata la riconferma di uno degli atleti più positivi lo scorso anno in maglia Igea, Simone Gatti, che ha chiuso sia la stagione regolare che i playout con cifre ragguardevoli (10.7 punti a partita, conditi dal 58% da 2, il 38% da 3 e 4.5 rimbalzi a partita in stagione regolare, diventati 16.4 punti a partita, 44% da 2, 52% da 3 e 3.8 rimbalzi a partita durante i playout).
Si attende a giorni, invece, la conferma ufficiale della permanenza dell’under Petrazzuoli, titolare dell’ultimo anno di un contratto triennale, che probabilmente ricoprirà il ruolo di settimo o ottavo giocatore nella rotazione della squadra biancorossa.
Contattato al telefono, il gm Liguori, commentando la conferma di Gatti, ha ribadito che l’intenzione del sodalizio partenopeo è quella di costruire un buon quintetto anche per la prossima stagione. “La nostra idea – dichiara Liguori – era quella di confermare Cardillo, Gatti e Vico, come già dichiarato nei giorni scorsi dal nostro Presidente alla Gazzetta dello Sport. Purtroppo Marco Cardillo ha scelto di continuare la propria carriera in Sicilia, nonostante spingessimo per il rinnovo. Siamo riusciti, però, a rifirmare Gatti, che è un giocatore molto importante per noi, mentre per Vico attendiamo sviluppi nei prossimi giorni”.
L’intenzione della società, a quanto pare, è quella di continuare a battere su quella linea verde che sotto la gestione Ponticiello ha portato alla scoperta e alla maturazione di giocatori oggi ambiti dalle più forti squadre di Legadue e di A Dilettanti, come i vari Cantone, Sorrentino, Valentini e da ultimo Cardillo. Proprio per questo il gm Liguori ribadisce che “l’Igea ha sotto contratto già tre under, visto che a Petrazzuoli si aggiungeranno altri due elementi del nostro settore giovanile che completeranno il roster”. Facile ipotizzare che i ragazzi aggregati alla prima squadra per il prossimo raduno saranno scelti in quel lotto che comprende i vari Leccia, Favella, Compagnone e Beneduce, già presenti a referto negli anni scorsi e sui quali la società ha voglia di scommettere.
Il resto delle scelte che saranno effettuate per completare il roster dipende dal ruolo che sarà ricoperto dal prossimo under, ma il gm Liguori non ha voluto sbilanciarsi più di tanto sulle operazioni ancora in corso. “Al momento non mi posso sbottonare più di tanto. Posso solo rivelare che stiamo trattando un buon cambio per i lunghi. Al più presto la squadra sarà completa e anche quest’anno sarà competitiva per disputare un campionato difficile come la A Dilettanti.”
Non ci resta che attendere quindi, nella speranza che al Pala Puca possa approdare qualche giovane speranza o qualche atleta in cerca di rilancio, che possa ripetere le gesta dei vari Cantone, Tomasiello, Sorrentino, Pagliari, Valentini , Cardillo e via dicendo.

Nicola Puca

domenica 12 luglio 2009

L'Igea conferma Gatti.

L’Igea Sant’Antimo comunica di aver rinnovato l’ accordo con l’atleta Simone Gatti, che vestirà i colori biancorossi anche per la stagione 2009/2010. Nato a Cantù il 13 aprile 1982, Ala- Pivot di 201 cm, Gatti, che ha già disputato due stagioni con l’Igea Sant’Antimo, è un prodotto del vivaio della Robur et Fides Varese ed ha maturato diverse esperienze in B d’Eccellenza, da quella a Montegranaro, stagione 2002/2003, esordio assoluto in cadetteria, a quelle seguenti con Argenta, Virtus Siena e Ferentino, per approdare poi in Campania nel 2007.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

domenica 28 giugno 2009

Sant'Antimo ingaggia coach Alfredo Foglia.

L’Igea Sant’Antimo comunica di aver ingaggiato come head coach, per la stagione 2009/2010, Alfredo Foglia. Nato a Napoli nel 1960 coach Foglia, già responsabile del settore giovanile della Pallacanestro Sant’Antimo dal 2004 al 2009, dal 1984 al 1993 ha guidato il settore giovanile di Partenope Napoli, raggiungendo 4 finali nazionali giovanili,
dal 1993 al 1994 è stato responsabile del settore giovanile del Napoli Basket, dal 1994 al 1996, oltre a guidare il settore giovanile della Pallacanestro Sant’Antimo, è stato assistent coach per la prima squadra in B2, dal 1996 al 1998 è tornato al settore giovanile della Partenope Basket dove ha svolto anche l’incarico di assistente in prima squadra, prima in B1 e poi in A2, subentrando a metà stagione nel ruolo di head coach. Dal 1998 al 2001 Foglia ha allenato il basket Nola in C1, raggiungendo le semifinali play-off. Dal 2001 al 2004 Foglia ha ripreso l’incarico di responsabile del settore giovanile al Napoli basket, disputando in questo periodo le finali nazionali con due gruppi giovanili, e per 6 partite svolgendo anche il ruolo di assistent coach per la prima squadra in Lega2.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

venerdì 19 giugno 2009

Quattro chiacchiere con coach Ciccio Ponticiello.

1) Coach oggi dopo 5 anni non sei più l’allenatore di Sant’Antimo. Come mai hai partorito questa scelta? E’ una questione di stimoli, oppure non eri d’accordo col piano tecnico della società?
Nessun contrasto, divergenza progettuale, e men che meno, polemiche. Semplicemente, a fine stagione ho realizzato come, dopo 5 straordinarie stagioni, in cui io e la società avevamo vinto tutte le scommesse che ci evavamo posti, avevo bisogno di rompere la ripetitività, che inevitabilmente si era instaurata. Ha inciso la sensazione di non riuscire a trasferire quasi nulla da una stagione all'altra, la consapevolezza che il lavoro che io ed i miei collaboratori avevamo sviluppato, inevitabilmente svaniva. Insomma che non si riuscisse a trattenere i giocatori valorizzati. Se consideri che due stagioni fa Sant'Antimo era arrivata a pari punti con Siena e 2 punti davanti a Latina, le due squadre che domenica si sono contese la promozione in Legadue, se osservi come Siena si portava in dote dalla squadra di 2 anni fa Tomasiello e De Min, che Latina conservava di quella stagione sportiva l'apporto di Bisconti, Ochoa e Svoboda, ed invece Sant'Antimo era riuscita a trattenere il solo Dalfini, senza che nessuna banalizzazion polemica, puoi intendere il senso della mia scelta.

2) C’è qualcuno che vuoi ringraziare particolarmente dopo la fine di quest’avventura?
Tutti, tutti indistintamente, sono stati 5 anni splendidi, in cui ho sempre sentito il sostegno della società, l'apprezzamento del pubblico e della stampa, in cui i giocatori che sono transitati si sono lasciti coinvolgere nell'enorme mole di lavoro che gli era proposta ed i risultati, quelli di ognuno di loro individualmente e della squadra, ne sono stati il frutto. Grazie a tutti, davvero.

3) Il futuro di Sant’Antimo è ancora avvolto nell’incertezza. Molti pensano che il tuo addio sia il preludio ad un ridimensionamento o ad un eventuale cessione del titolo, anche perché ritengono che, nel caso in cui l’arch. Cesaro avesse voluto fare il salto in Lega 2 spostandosi a Napoli, tu saresti stato ben felice di poter confrontarti con un nuovo campionato. Quanto c’è di vero in queste ipotesi e, soprattutto, ritieni che Sant’Antimo continuerà la sua avventura in A dilettanti?
Tutti sanno che, per le motivazioni di cui sopra, relative ad una necessità di rilancio e rafforzamento del progetto e non certo ad un logoramento di rapporti, ancora molto solidi, il sottoscritto sarebbe stato ben felice di partecipare ad un ampliamento del raggio d'azione del lavoro fatto in questi anni. A maggior ragione se ci fosse stata la possibilità di affacciarsi con l'Igea ad un palcoscenico come quello della Legadue e di riportare Napoli e l'hinterland nel settore professionistico. Ma che tutto ciò non si sia determinato non significa automaticamente che questa esperienza cestistica scompaia, vedremo cosa la società porterà avanti e solo in quel momento sarà possibile valutare.


4) Sono parecchi anni ormai che vieni considerato uno dei migliori coach di tutta la cadetteria, d’altronde i risultati sportivi di Sant’Antimo e quelli ottenuti in altre piazze parlano per te. Abbiamo sentito di voci che ti danno su diverse panchine, ora a Osimo, ora a Potenza, forse a Ruvo, che sembra voler allestire uno squadrone. Hai già firmato per qualcuno?
Personalmente non può che farmi piacere l'apprezzamento che mi circonda, il mio è un modo di intendere la pallacanestro che privilegia il progetto sull'immediatezza, i fatti alle "paillettes". La coincidenza dei due piani, quello della progettualità, del non lasciar mai nulla al caso, e quello del massimo impegno quotidiano in palestra, ha fatto si che arrivassero i risultati, e quindi che non manchi certo la stima nei miei riguardi. Rispetto però a nomi e firme, è risaputo che fino all'inizio di questa settimana il mercato fosse praticamente fermo, e che le voci restassero tali. Deciderò solo in questi giorni il mio futuro, non c'è ancora nessuna firma.

5) Tornando alla stagione del Sant’Antimo, quest’anno solo la sfortuna e una grande prestazione di Tomasiello all’ultima giornata, vi ha tenuti lontano dai playoff, costringendovi a disputare un’agguerrita serie di playout con la retrocessa Bartoli Fossombrone. Ci fai un bilancio della vostra stagione?
Abbiamo iniziato incassando la rinuncia a Sorrentino e Valentini, due con enorme impatto fisico e tecnico per la categoria, playmaker e guardia di quintetto, quasi 30 punti in due a serata, più quella a Corvo e Cavalieri, con Dalfini gli uomini più esperti. Tutti ci davano per fortemente indeboliti, ed invece siamo arrivati a soli 2 punti da una clamorosa quinta piazza, il tutto malgrado la sfiga boia che ci ha privato per 2 mesi congiuntamente di Dalfini e Gatti e che ci ha visto nelle ultime 5 partite perdere solo 2 volte, ed entrambe alla fine di due overtime a cui eravamo stati immeritatamente costretti. Come può essere descritta una stagione del genere se non clamorosa e straordinaria? Oltretutto credo che abbiamo mostrato una pallacanestro molto organizzata, in cui l'aspetto difensivo e la distribuzione delle responsabilità erano fortemente e positivamente enfatizzati

6) La stagione si è conclusa con le promozioni di Vigevano e di Latina. Sotto quali aspetti queste compagini si sono dimostrate più pronte al salto di categoria?
Gli americani, che in fatto di playoff ne sanno ben più di noi, tendono a premiare tutte le compagini che arrivano in finale, ad analizzare a parte, autonomamente dal resto della stagione, l'esito di queste. Da questo punto di vista credo che sia giusto citare insieme a Vigevano e Latina, anche Siena e Casalpusterlengo. Analizzando tutte e quattro le finaliste non si può non restare impressionate da un aspetto, ovverosia come non fossero frutto dell'effervescenza della loro campagna acquisti estiva, bensì dalla metodicità e concretezza nella costruzione, anno dopo anno, di una struttura di squadra estremamente affidabile. Alla fine il campo ha decretato che Vigevano e Latina meritassero la promozione, probabilmente perchè più solide sotto un profilo fisico e mentale, ma in tutte e quattro è stata premiata la programmazione pluriennale, la capacità di costruire passo dopo passo la propria competitività. E questo, a conclusione della mia esperienza a Sant'Antimo, non può non lasciare un briciolo di rammarico pensando a dove poteva essere un Igea che avesse trattenuto i vari Cantone, Tomasiello, Berti, Sorrentino, Valentini, Ndoja, Malamov, Ferrienti, etc, etc, etc.

7) Sono state promosse in Lega 2 una squadra per girone, smentendo ancora una volta chi parlava di girone nord più attrezzato di quello sud…
Qualche anno fa è capitato di peggio: tutti giuravano della superiorità del girone A, ed invece vennero promosse Pistoia e Veroli... la verità è che queste valutazioni pre-season hanno veramente poco significato, o meglio, sono solo "un gioco previsionale" e solo in questa forma debbono essere intesi

8) Da luogo comune a luogo comune. L’incremento degli under ha portato qualcuno a parlare di campionato livellato verso il basso. Eppure una squadra giovane come Siena è arrivata a giocarsi la finale dei playoff con Latina, mentre altre compagine molto giovani ,come Sant’Antimo, non hanno affatto sfigurato. Cosa c’è di vero o sbagliato in quest’affermazione?
Questa è una questione diversa, riguarda la poca disponibilità a guardare "veramente" in faccia alla realtà: era già da anni che squadre di questo tipo facevano bene o benissimo, perchè non tenerne conto...? possibile che nessuno si sia reso conto dei tanti giovani che avevano spaventosamente inciso su questo campionato? Cerella, Sorrentino e Valentini, l'anno scorso, Cantone e Cinciarini in quello precedente, andando a ritroso, Poeta, Vitali, Pinton, Dordei, Spinelli, Cattani, Cotani... La B1 è questo, fisicità, fame, quindi "il talento acerbo" spicca, fa salire e non certo calare il livello tecnico.

9) Il prossimo anno vedrà una squadra retrocessa per girone, in modo tale da tornare al formato a 16 squadre a partire dal 2010/2011. La quasi garanzia di rimanere in A dilettanti e la crisi economica possono, a tuo avviso, spingere qualche squadra a ridimensionare il proprio budget, facendo scendere drasticamente il livello del campionato?
Questo è un discorso molto più fondato, ma va affrontato con dei distinguo e senza fatalismo: sicuramente potrebbe venir fuori una stagione contraddittoria, ma solo se la limitata circolazione di moneta dovesse portare a squadre costruite con 5, 6 giocatori ed il resto a far da "scenografia", a squadre "poco allenate", che si giocano tutte le loro fiches su un quintetto imprescendibile, e quindi costrette a giocare una pallacanestro lenta e prevedibile, allora il livello tecnico effettivamente franerebbe. Ma non è detto e non è auspicabile che si vada in quella direzione, chi dovesse invece investire proprio "sull'allenamento", sul lavoro quotidiano, sulla capacità di mettere su in estate delle squadre che siano innanzitutto "allenabili", affidate a tecnici che sappiano esaltare il lavoro e non si affidino passivamente "al singolo", probabilmente contribuirà a tenere altissimo il livello tecnico.

10) Ci riprovo, non vuoi proprio dirci dove allenerai l’anno prossimo?
Sei de coccio... dove avranno bisogno di uno che sappia sempre mettersi in discussione, dove ci sarà un appartamento con spazio a sufficienza per studiare, montare e smontare video/partita...


Nicola Puca

giovedì 21 maggio 2009

Le under 17 alle finali interzonali.

Si qualifica per le Finali Interzonali, che si terranno a Fondi dal 25 al 27 maggio, il gruppo under 17 della Polisportiva Sant’Antimo. Il team guidato da coach Massimiliano Scherma, nelle ultime 5 stagioni anche assistent coach dell’Igea Sant’Antimo in B1, ha battuto la scorsa settimana, nello spareggio tra le seconde classificate della fase regionale di Campania ed Umbria, il Basket Foligno per 61 a 56, e contenderà a Scavolini Pesaro, Pistoia e Trapani l’accesso alle Finali Nazionali di categoria.
“E’ un traguardo importante per l’attività giovanile a Sant’Antimo - dichiara coach Alfredo Foglia, responsabile del settore giovanile della Polisportiva Sant’Antimo - la disputa di una finale interzonale mancava da qualche anno alla nostra società, precisamente dal 2006, quando l’Under 21 dei vari Cantone, Berti, Petrazzuoli, sempre con la guida di Max Scherma, giunse alla fase interzonale di categoria. Questo dimostra che stiamo procedendo nella direzione giusta, perseguendo un progetto che ha come finalità la formazione di atleti che possano avere un futuro. Il traguardo raggiunto è il giusto coronamento del lavoro di Scherma, che non come già sottolineato non è nuovo a queste esperienze e traguardi. La nostra qualificazione all’interzona ha un valore aggiunto poiché arriva alla fine di una stagione lunga e difficile, ottenuta lasciandosi dietro squadre importanti, come ad esempio la Juve Caserta”.
Ma dietro al traguardo degli Under 17 di Sant’Antimo c’è un attento lavoro di reclutamento e formazione, che prende spunto dal lavoro di coordinazione e guida organizzativa e tecnica, portato avanti dal 2004 da Alfredo Foglia. Gran parte del gruppo che sarà impegnato nella Fase Interzonale di Fondi si allena insieme da qualche stagione, ed in quella attuale ha partecipato agli allenamenti della compagine di serie A Dilettanti.
“E’ stato condotto un lavoro integrato, gli Under 17 sono stati a disposizione degli allenamenti della prima squadra, e qualcuno, Favella e Leccia sono stati spesso nei 10 per le gare di campionato dell’ A Dilettanti - fa notare Foglia - per questo ringrazio l’ head coach dell’Igea Sant’Antimo, Ciccio Ponticiello, che nonostante il campionato sia giunto al termine, assiste coach Scherma anche in questa fase, prendendo parte agli allenamenti e mettendo a disposizione la sua esperienza. Lavorare con i giovani è il motivo conduttore di tutta l’attività della Polisportiva Sant’Antimo, un progetto in continuità che ha dato i suoi frutti e che sta continuando a confermarsi una scelta strategicamente corretta”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

L'Igea Sant'Antimo ringrazia coach Ponticiello.

L’Igea Sant’Antimo ringrazia coach Francesco Ponticiello per il lavoro svolto nelle cinque stagioni alla guida tecnica della compagine biancorossa, anni di proficua attività ed eccellenti risultati. La società, nel rispetto della decisione del tecnico campano, gli porge un affettuoso in bocca al lupo per lo sviluppo della sua carriera professionale, e si auspica che in futuro le strade possano ricongiungersi.

Igea Sant’Antimo

mercoledì 20 maggio 2009

Coach Ponticiello lascia Sant'Antimo.

Comunico con la presente di aver informato in data odierna il Presidente Aniello Cesaro della decisione di lasciare la guida tecnica dell’Igea Sant’Antimo, e che questi ha preso atto della mia volontà. Alla conclusione di una esperienza che si è protratta per ben 5 stagioni e che considero estremamente positiva, desidero ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questi anni, la società, i miei collaboratori, i giocatori, ed i tifosi che hanno seguito con grande partecipazione lo sviluppo di questo programma tecnico.

Francesco Ponticiello

martedì 5 maggio 2009

Coach Ponticiello commenta gara-5 con Fossombrone.

L’Igea Sant’Antimo batte sul campo neutro di Ariano Irpino la Bartoli Fossombrone e riesce nell’impresa di ribaltare una serie di playout che l’aveva vista in svantaggio per 0 a 2. Finisce 69 a 68 per i biancorossi, ma per vincere la decisiva gara 5 la Ponticiello’s band ha dovuto sconfiggere un avversario, Fossombrone, che ha avuto il grande merito di non arrendersi mai. La partita è stata una estenuante guerra di nervi, un autentico ottovolante di emozioni, in cui si sono alternati stati d’animo opposti, ma sempre accomunati dalla percezione che a far la differenza in campo sarebbe stata la capacità delle squadre di padroneggiare paure e tensioni. Alla fine vince Sant’Antimo per la maggiore capacità di imprimere al confronto nette e significative sferzate, dapprima quella che a metà del 2° quarto l’ha portata al massimo vantaggio, il 29 a 20 che sembrava preludere ad un monologo del tipo di quello sciorinato in gara 3, in seguito quella di avvio del 3° quarto e che aveva portato Dalfini e soci fino al 64 a 56 che sembrava aver chiuso i conti. Ma in entrambi i casi Fossombrone non ha per niente mollato la presa, ribaltando a fine 2° quarto la situazione(31 – 36), per poi andare molto vicina ad un clamoroso recupero anche nel finale di partita, quando, soprattutto per merito di Rivali, autore di solo 2 triple nelle precedenti 28 partite stagionali, ma addirittura 3 consecutivi centri da 3 punti negli ultimi 120” di gara 5, recuperava quasi tutto lo svantaggio ed aveva a fil di sirena l’occasione, con Doati, di scoccare il tiro del successo.
“Ribaltare la serie da uno 0 – 2, che, soprattutto a livello emotivo, poteva rappresentare un coperchio tombale sulle nostre motivazioni, è stata un’autentica impresa – dichiara a fine partita coach Ponticiello – non vorrei sbagliarmi, ma credo che in Italia ci sia un solo precedente analogo, quello che riuscì alla Benetton Treviso di Ettore Messina nei playoff del 2003. Anche allora Reggio vinceva 2 a 0, ma poi Treviso riuscì a ribaltare a suo favore la serie e chiudere per 3 a 2; ma Treviso era una squadra che aveva dominato la regular season, che in seguito vinse lo scudetto, arrivò sino alla finalissima di Eurolega. Noi invece venivamo dall’atroce beffa dell’ esclusione per classifica avulsa dai playoff. Non era quindi per niente facile ribaltare questo 0 – 2, non era scontato che una squadra giovanissima sapesse reagire allo shock di una esclusione dai playoff maturata per due immeritate sconfitte all’overtime, è stato durissimo fronteggiare la ciclopica serie di accidenti fisici che dallo scorso settembre hanno attraversato, anzi devastato, la nostra stagione. Il nostro stato d’animo al momento è paragonabile a quello del capitano Willard in Apocalypse Now alla fine del suo viaggio, quando dopo aver attraversato tutto il fiume Nung, aver percorso a ritroso tutta la Cambogia, finalmente poteva guardare negli occhi Kurtz, ed attraverso questi dare un senso al suo viaggio”.
Il tecnico partenopeo rende doverosamente merito ai suoi giocatori e così pure all’avversario, nonchè agli arbitri delle 5 partite della serie:
“Sono orgoglioso dei miei giocatori, lo sono sempre stato, anche dopo sconfitte brucianti come quelle casalinghe con Potenza e Siena. Ci siamo trovati a vivere una situazione frustrante, senza che da parte nostra ci fosse la minima colpa, coinvolti in polemiche che non ci riguardavano. Malgrado i nostri sforzi, siamo stati considerati come abusivi in zona playoff e poi esclusi per nostre colpe, ma anche per circostanze irripetibili e sfortunate; credo che a questi ragazzi debba essere dato il pieno merito di aver sempre onorato la maglia che indossavano. Così pure credo che vada dato atto a Riccardo Paolini ed ai suoi ragazzi di aver combattutto strenuamente, di averci reso la vita difficilissima ed essere stati un avversario duro e corretto. Meritano tutto il nostro rispetto ed a loro così come a Matera va un grosso in bocca al lupo per la seconda serie. Un ultimo pensiero lo dedico ai dieci arbitri che hanno diretto le combattutissime partite della serie, va dato atto a tutti, anche e soprattutto a quelli che hanno dovuto fronteggiare la delicata situazione che si era determinata sul finale di gara 2, di aver sempre agito nella totale onestà mentale e grande professionalità. Dal loro grande senso di responsabilità tutti dovremmo ricavare utili insegnamenti”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 4 maggio 2009

Igea Sant’Antimo 69-68 Bartoli-Dondup Fossombrone

Igea Sant’Antimo: Colli 1, Di Capua 6, Corral 2, Dalfini 2, Petrazzuoli, Cardillo 20, Gatti 17, Vico 12, Fevola, Mei 9. Coach: Ponticiello.
Bartoli-Dondup Fossombrone: Gattoni 16, Mancinelli ne, Sanna 5, Doati 9, Rivali 17, Basili ne, Perini 2, Poletti 4, Danzi 2, Crow 13. Coach: Paolini.
Parziali:
(17-18, 14-18, 19-11, 19-21)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 12/22
Fossombrone 16/19

L’Igea Sant’Antimo allenata da coach Ponticiello riesce nell’impresa di ribaltare lo 0-2 subito nelle prime due gare dalla Bartoli-Dondup Fossombrone, conquistando una meritata salvezza sul neutro di Ariano Irpino, garantendosi il diritto di partecipare per il sesto anno consecutivo al terzo torneo nazionale in ordine di importanza, la Serie A Dilettanti. La partita è stata bella e combattuta, con parziali a favore dell’una e dell’altra squadra che non hanno mai mollato di un centimetro, combattendo fino alla fine con tutte le armi a propria disposizione. La pesante posta in palio condiziona nettamente l’avvio delle due formazioni, visto che per circa due minuti le retine continuano ad essere inviolate. Ci pensa il folletto Rivali a sverginare i canestri con due tiri liberi per il primo vantaggio della partita per la Bartoli-Dondup Fossombrone, che in un amen si ritrova a condurre per 2-7 dopo una tripla dello specialista Nicholas Crow. E’ Mei con 4 punti a tenere Sant’Antimo a contatto poco prima del break, aperto da 5 punti in fila di Cardillo e chiuso da un tiro di Gatti dalla media, che porta i campani sul +4 (13-9). Ma la partita resta equilibrata, gli ospiti chiudono un parziale a loro favore, che li riporta al comando delle operazioni, con una tripla di Doati (13-16), prima che un’altra tripla dell’ispirato Gatti riporti il match in equilibrio (16-16). C’è ancora tempo per un canestro di Gattoni ed un libero di Domus Dalfini che fissano il punteggio sul 17-18, in favore degli ospiti allo scadere dei primi dieci minuti di gioco. Il secondo periodo si apre con una perentoria bimane di Cardillo in contropiede, dopo una rubata ai danni di Gattoni, seguita subito da un canestro di Danzi dalla media, che riporta davanti gli ospiti (19-20). A questo punto, sant’Antimo piazzava il primo parziale importante della propria partita, un 10-0 propiziato dalle triple di Cardillo e Di Capua, dai liberi di Mei e da un canestro da sotto di Corral, che portavano Sant’Antimo al massimo vantaggio (29-20), costringendo coach Paolini a chiamare time-out. Fossombrone usciva carica dal time-out, e dopo aver stretto le maglie in difesa, concedendo poco o niente ai padroni di casa, veniva guidata dal duo Gattoni-Rivali ad un parziale devastante di 2-16, con il quale ribaltava il match, andando a riposo in vantaggio di ben 5 lunghezze (31-35). Nel terzo periodo l’Igea Sant’Antimo parte subito forte e grazie ai liberi Gatti e Mei, e ad alla seconda bimane in contropiede di Cardillo dopo una palla rubata, impatta a quota 38. Il parziale non è ancora chiuso, visto che le triple di Vico e Di Capua propiziano un nuovo allungo dei biancorossi, che, ora, conducono di 6 (44-38). Doati interrompe l’emorragia (44-41), e Fossombrone ricomincia a giocare e con un gioco da tre punti di Crow si riporta a -2 (47-45), ma prima della fine del periodo c’è ancora tempo per una tripla di Gatti e un altro jumper dalla media di Crow che stabiliscono il punteggio sul 50-47, prima dell’ultimo mini riposo. Pronti via e Doati impatta nuovamente la gara, questa volta a quota 50. Tutto da rifare. Ma Sant’Antimo impiega poco a riportarsi avanti, e con le triple del solito Cardillo e di Vico, scappa nuovamente sul +7 (57-50). Si segna poco per circa due minuti, poi una tripla di Crow riporta gli ospiti sotto di 5 (59-54), ma ancora Cardillo tiene a distanza di sicurezza i suoi (61-54). Quando l’Igea sembra allungare con un’altra tripla, questa volta di Gatti (64-56), è Rivali a tenere accesa la fiammella della speranza per i marchigiani, che restano a contatto (64-59). L a partita diventa furiosa, Sanna segna da tre e Gatti risponde da sotto (66-62). Si infiamma anche Rivali, che porta Fossombrone a -1 (66-65), a cui risponde Cardillo con un’altra tripla, e poi ancora Rivali da 3 punti (69-68). Attimi di concitazione al tavolo che da canestro da 2 a Cardillo, male interpretando le indicazioni degli arbitri che avevano assegnato la tripla al leone nativo di Benevento. Si riprende a giocare, manca meno di un minuto, Sant’Antimo quasi perde il possesso quando Vico e Dalfini si ingarbugliano a centrocampo, la palla arriva a Gatti, Crow, allora, commette fallo e lo manda in lunetta. Simone Gatti, tradito dalla pressione, non segna nessuno dei due liberi. La palla è di Fossombrone, a cui restano 5.5 secondi per provare a vincere. Coach Paolini chiama time-out, si riprende da metà campo e Sant’Antimo ha ancora un fallo da spendere prima di raggiungere il bonus. Si riprende a giocare, la palla arriva a Rivali, i giocatori di Sant’Antimo non riescono a fare fallo, e il folletto biancoverde è veloce nell’armare la mano di Doati. Il numero 9 di Fossombrone tenta un jumper che si infrange sul ferro, la palla viene abbrancata da Domus Dalfini, che la allontana dal canestro. Sant’Antimo vince, così, ribaltando la serie e conquistando una meritata salvezza contro una ostinata e stoica Fossombrone. La salvezza arriva al termine di una stagione balorda, costellata dagli infortuni e che avrebbe potuto portare l’Igea a chiudere la regular season addirittura al quinto posto alle spalle di Osimo. A spingere i biancorossi in tribuna, inoltre, sono arrivati sul neutro di Ariano Irpino anche tre grandi ex, Gennaro Sorrentino, Jacopo Valentini e Pino Corvo, che hanno voluto caricare gli ex compagni, spronandoli ad arrivare alla vittoria.

Nicola Puca

venerdì 1 maggio 2009

Comunicato su gara-5 playout.

L’Igea Sant’Antimo comunica che la partita Igea Sant’Antimo - Bartoli Fossombrone, gara 5 del primo turno di play-out, verrà disputata domenica 3 maggio alle ore 18, presso il PalAriano di Ariano Irpino (Av) situato in via Cardito. L’ ingresso al campo sarà gratuito.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Bartoli-Dondup Fossombrone 70-72 dts Igea Sant'Antimo

Bartoli-Dondup Fossombrone: Poletti 10, Gattoni 12,Rivali 12, Perini 12, Crow 7, Sanna 4, Doati 13, Mancinelli ne, Basili ne, Danzi ne. Coach: Paolini.
Igea Sant'Antimo: Colli, Di Capua, Corral, Dalfini 8, Petrazzuoli, Cardillo 12, Gatti 22, Vico 9, Fevola, Mei 21. Coach: Ponticiello.
Parziali:
(22-18; 11-12; 12-20; 14-9; 11-13)
Tiri Liberi:
Fossombrone 17/24
Sant'Antimo 10/15

lunedì 27 aprile 2009

COMUNICATO STAMPA IGEA S.ANTIMO

L’Igea Sant’Antimo stigmatizza la grave speculazione ai suoi danni messa in atto dalla società Basket Fossombrone. Ritiene grave ed irresponsabile che una società, in contrasto con la normativa federale che tutela l’immagine e l’onorabilità di tesserati e società, strumentalizzi con un comunicato ufficiale delle vicende che meriterebbero diversa prudenza e migliore senso di responsabilità. È gravissima la circostanza che buona parte delle accuse, che con superficialità vengono rivolte a questa società, non siano confortate da prove oggettive, e come siano in conflitto evidente con la realtà.

A tale riguardo si precisa che:

a) Il Basket Fossombrone ha trovato accoglienza presso il Centro Sportivo Sant’Antimo, già dalla serata di sabato. Ha alloggiato presso l’Hotel Olimpia, interno al centro, è stata messa nelle condizioni di svolgere, in assoluta regolarità, tutte le fasi che hanno preceduto e fatto seguito alla partita, compreso l’allenamento mattutino presso il lo stesso centro sportivo, segno, questo, di ospitalità e buona educazione, e, ovviamente, la disputa della gara stessa. Sono pertanto prive di fondamento le gravissime insinuazioni a cui, senza portare la conferma di una minima prova, il Basket Fossombrone si lascia andare;
b) Che l’Igea Sant’Antimo sia stata sanzionata con delle multe, e nel caso specifico con la squalifica del campo di gioco, non autorizza nessuno, men che meno il Basket Fossombrone, ad adoperare a propri fini tali vicende. Piuttosto che avere la pretesa di impartire lezioni di sportività, di lanciarsi goffamente in polemiche di basso profilo e travalicare i suoi compiti istituzionali, il Basket Fossombrone farebbe bene a spiegare come sia stato possibile attendere invano, oramai da oltre un anno, una sua sola nota di biasimo per l’intollerabile coreografia razzista di cui si resero protagonisti nella scorsa stagione i suoi tifosi in occasione del confronto casalingo del marzo 2008. Prima di lanciarsi in polemiche pretestuose, i dirigenti marchigiani avrebbero dovuto avere il buonsenso di prendere pubblicamente le distanze da quel vergognoso episodio;
c) Appare veramente irresponsabile la leggerezza con cui si descrivono vicende che solo la poca sportività può interpretare in modo tanto distorto e fuorviante, che si usino parole come pietre. Far dipendere da fattori extracestistici il perentorio parziale di 45 a 13 con cui Sant’Antimo negli ultimi 20’ di gara ha ribaltato l’esito del confronto, trasformare in una fantasiosa prova del “buonsenso di sottrarsi alla caccia all’uomo perpretata ai suoi danni”, i pochi scampoli che, a partita oramai ampiamente in archivio, il tecnico ospite ha lasciato ai giovani della panchina, tutto ciò non fa onore alla società marchigiana. Il risibile tentativo di trasformare in una occasione polemica un confronto deciso con ben 22 punti di scarto, risulta essere solo un penoso espediente per creare un clima velenoso e pericoloso per gara 4. E non sono da meno i riferimenti all’assenza di riprese televisive, circostanza non dipendente dalla volontà dell’Igea Sant’Antimo, bensì da problemi tecnici dell’emittente televisiva che ne cura l’effettuazione, circostanza di cui comunque i dirigenti marchigiani erano stati regolarmente informati nel prepartita, e così pure l’assenza di forze dell’ordine. Fattore questo non certo imputabile a questa società, che da regolamento aveva fatto regolare richiesta all’ autorità competente. Era comunque presente all’interno della struttura, ed ai margini del campo di gioco, il normale servizio d’ordine predisposto dall’Igea Sant’Antimo per tutte le gare casalinghe;
d) Stupisce che l’ ufficio stampa di Fossombrone, tanto solerte quest’oggi, abbia omesso di ricordare la vile aggressione di cui è stato fatto oggetto in terra marchigiana uno dei due dirigenti di Sant’Antimo presenti giovedì a Fossombrone. Un episodio oltretutto perpretato alla fine di un confronto che aveva avuto una conclusione inequivocabile, che le immagini televisive illustrano meglio di ogni parola: con il canestro convalidato irregolarmente oltre la durata dell’azione conclusiva della gara, oltre il secondo e nove decimi che avrebbe dovuto concludere il match. Ancora una volta, duole ribadire il concetto, dietro il gratuito sfoggio di iperbole e vittimismo, la società marchigiana dimentica di guardare in casa propria, ed ha pure la pretesa di ergersi a paladino di una malintesa superiorità, di dichiararsi vittima.

Igea Sant'Antimo

domenica 26 aprile 2009

Igea Sant’Antimo 79-57 Bartoli-Dondup Fossombrone

Igea Sant’Antimo: Colli 1, Di Capua 5, Corral, Dalfini 9, Petrazzuoli 3, Cardillo 13, Gatti 20, Vico 9, Fevola 7, Mei 13. Coach: Ponticiello.
Bartoli-Dondup Fossombrone: Gattoni 6, Mancinelli, Sanna 4, Doati 5, Rivali 6, Basili, Perini 9, Poletti 12, Danzi 2, Crow 13. Coach: Paolini.
Parziali:
(17-17; 17-27; 27-6; 18-7)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 13/26
Fossombrone 16/22

La partita di Sant’Antimo comincia dopo venti minuti, con Fossombrone che conduce per 34-44, dopo un primo tempo davvero troppo brutto, da parte dell’Igea, per essere vero. Le squadre sono appena rientrate dagli spogliatoi, si riscaldano e vanno in panchina. Uno sguardo, un cenno d’assenso, Cardillo dice che ce la fa, nonostante una caviglia ancora gonfia, si toglie la tuta, arringa il pubblico, e scende in campo. O la va o la spacca. Coach Ponticiello è consapevole di rischiare moltissimo, ma non può fare altro. Il Pala Puca crede in Cardillo, crede nella svolta. Cardillo entra in campo con gli occhi della tigre, porta cattiveria, agonismo, punti, rimbalzi, ma, soprattutto, ridona alla propria squadra l’anima gladiatoria che l’ha sempre contraddistinta. E’ troppo per Fossombrone, in un amen si ritrova di un punto sotto (46-45), proprio grazie alle realizzazioni di Cardillo, e alle triple di Gatti e Mei bravi a farsi trovare liberi. Ma non è finita, proprio Cardillo inizia il proprio show personale in attacco, tirando da 3 da ogni dove, facendo ammattire tutti quelli che Paolini manda sulle sue tracce. Risultato? 13 punti, 8 rimbalzi, 2 palle recuperate, 2 assist in 15 minuti di gioco, per 22 di valutazione finale. Cardillo segna quanto tutta la squadra di Fossombrone nel secondo tempo. Sant’Antimo, infatti, deve ringraziare l’ala beneventana se riesce a tenere ancora viva la serie, andando a gara-4. La grinta e la leadership di Cardillo scuotono il quintetto biancorosso, ancora atterrito dal doppio ko subito nelle prime due partite della serie, il secondo dei quali arrivato all’ultimo secondo, o, come meglio dire, con un secondo in più regalato ai marchigiani, giusto quello che serviva a Perini per mettere la palla nel sacco. Sant’Antimo, infatti, aveva cominciato la partita in modo teso, giocando in maniera lenta e prevedibile, tanto che gli ospiti, forti della tranquillità derivante dal condurre la serie sul 2-0, si portavano agilmente al comando delle operazioni. Ma con Cardillo in campo si cambia spartito, la squadra diviene più aggressiva, attacca con cattiveria il canestro, e alza i giri in difesa, visto che Fossombrone segna 13 miseri punti in 20 minuti contro i 45 messi a segno da Sant’Antimo. Niente è ancora perduto per Sant’Antimo, che giovedì affronterà gara-4, con la consapevolezza di aver ritrovato il suo leader e di poter tentare il colpaccio. Signori, abbiamo ancora una serie.

Nicola Puca

Igea Sant’Antimo 79-57 Bartoli-Dondup Fossombrone

Igea Sant’Antimo: Colli 1, Di Capua 5, Corral, Dalfini 9, Petrazzuoli 3, Cardillo 13, Gatti 20, Vico 9, Fevola 7, Mei 13. Coach: Ponticiello.
Bartoli-Dondup Fossombrone: Gattoni 6, Mancinelli, Sanna 4, Doati 5, Rivali 6, Basili, Perini 9, Poletti 12, Danzi 2, Crow 13. Coach: Paolini.
Parziali:
(17-17; 17-27; 27-6; 18-7)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 13/26
Fossombrone 16/22

La partita di Sant’Antimo comincia dopo venti minuti, con Fossombrone che conduce per 34-44, dopo un primo tempo davvero troppo brutto, da parte dell’Igea, per essere vero. Le squadre sono appena rientrate dagli spogliatoi, si riscaldano e vanno in panchina. Uno sguardo, un cenno d’assenso, Cardillo dice che ce la fa, nonostante una caviglia ancora gonfia, si toglie la tuta, arringa il pubblico, e scende in campo. O la va o la spacca. Coach Ponticiello è consapevole di rischiare moltissimo, ma non può fare altro. Il Pala Puca crede in Cardillo, crede nella svolta. Cardillo entra in campo con gli occhi della tigre, porta cattiveria, agonismo, punti, rimbalzi, ma, soprattutto, ridona alla propria squadra l’anima gladiatoria che l’ha sempre contraddistinta. E’ troppo per Fossombrone, in un amen si ritrova di un punto sotto (46-45), proprio grazie alle realizzazioni di Cardillo, e alle triple di Gatti e Mei bravi a farsi trovare liberi. Ma non è finita, proprio Cardillo inizia il proprio show personale in attacco, tirando da 3 da ogni dove, facendo ammattire tutti quelli che Paolini manda sulle sue tracce. Risultato? 13 punti, 8 rimbalzi, 2 palle recuperate, 2 assist in 15 minuti di gioco, per 22 di valutazione finale. Cardillo segna quanto tutta la squadra di Fossombrone nel secondo tempo. Sant’Antimo, infatti, deve ringraziare l’ala beneventana se riesce a tenere ancora viva la serie, andando a gara-4. La grinta e la leadership di Cardillo scuotono il quintetto biancorosso, ancora atterrito dal doppio ko subito nelle prime due partite della serie, il secondo dei quali arrivato all’ultimo secondo, o, come meglio dire, con un secondo in più regalato ai marchigiani, giusto quello che serviva a Perini per mettere la palla nel sacco. Sant’Antimo, infatti, aveva cominciato la partita in modo teso, giocando in maniera lenta e prevedibile, tanto che gli ospiti, forti della tranquillità derivante dal condurre la serie sul 2-0, si portavano agilmente al comando delle operazioni. Ma con Cardillo in campo si cambia spartito, la squadra diviene più aggressiva, attacca con cattiveria il canestro, e alza i giri in difesa, visto che Fossombrone segna 13 miseri punti in 20 minuti contro i 45 messi a segno da Sant’Antimo. Niente è ancora perduto per Sant’Antimo, che giovedì affronterà gara-4, con la consapevolezza di aver ritrovato il suo leader e di poter tentare il colpaccio. Signori, abbiamo ancora una serie.

Nicola Puca

lunedì 20 aprile 2009

Ponticiello commenta gara-1 con Fossombrone.

L’Igea Sant’Antimo non riesce a scrollarsi di dosso le scorie prodotte dal beffardo finale di regular season e, complice pure l’infortunio che dopo soli 3’ mette fuori gioco Marco Cardillo, cede alla verve di Fossombrone. Troppo contratta Sant’Antimo, imbambolata nei primi 10’, con giocatori evidentemente fuori partita, un precario stato mentale che non riesce in nessun modo ad esorcizzare. Risultano decisivi nell’esito del confronto i due strappi operati dalla compagine marchigiana in momenti topici, quello di fine 1° quarto(17 – 25), e quello di fine terzo quarto(47 – 59). Quest’ultimo vanifica il positivo controbreak che il team di coach Ponticiello aveva operato dopo l’intervallo, 40 a 42 al 25esimo e poi micidiale parziale di 17 a 7 di fine quarto per i marchigiani, risultando decisivo. Infatti non sortisce effetti per Sant’Antimo neppure la forza della disperazione che ad una manciata di secondi dalla fine, complice il canestro da 3 punti di Vico, riporta i napoletani al – 2, che sembra riaprire i giochi. La freddezza ai tiri liberi di Rivali chiude invece i giochi e manda tutti a gara 2.
“Purtroppo il match ha seguito un copione, frequente in questa fase della stagione, persino prevedibile nella sua contorta dinamica: la squadra che ha avuto meno tempo per abituarsi all’idea di affrontare i playout, che ha vissuto lo shock di passare in un amen dal 5° al 10° posto, gioca una partita bloccata, quasi ipnotizzata dall’ansia, e l’avversario ne approfitta – dichiara a fine partita coach Ponticiello - Bisognava rompere questo copione, essere più duri, dimostrarsi capaci di aggredire la pressione invece che subirla. Ma l’uscita di scena di Cardillo ci ha scaricato addosso ulteriore ansia, ci ha privato di uno dei nostri principali punti di riferimento, di un giocatore in grado di incidere sul nostro fatturato tecnico, sia con iniziative tecniche che per le salutari scosse emotive per i compagni che è in grado di produrre. La forzata rinuncia a Cardillo ha maledettamente inciso sull’esito di gara 1, sia in forma diretta che indiretta. L’impatto offensivo di Crow, sicuramente l’uomo partita di Fossombrone, quello che ha prodotto il 1° break a favore dei marchigiani, va letto anche con riferimento all’uscita dal campo, e dopo solo 3’, di Cardillo. In generale abbiamo consentito ai marchigiani delle percentuali al tiro quasi irreali, 17/25 da due, pari al 68%, addirittura il 62% da 3 punti, 8/13. Per un totale dal campo di 25/38 ed una percentuale complessiva del 66%. Numeri che legittimano il successo di Bartoli, ma che sono anche la misura dei nostri errori, sia in termini di scarsa energia che di erronea applicazione delle nostre regole difensive”.
Il tecnico dell’Igea rivolge il suo sguardo anche oltre gli scenari di gara 1, verso il match di giovedì prossimo a Fossombrone ed il prosieguo della serie. Lo fa con attenzione particolare alle dinamiche mentali con cui la sua squadra deve confrontarsi e con l’intento manifesto di fornire chiavi di uscita da una situazione che considera recuperabile:
“La serie è ancora lunga e si può rimediare al negativo avvio, è però necessario capovolgere di 360° lo scenario, soprattutto sotto il profilo mentale. Può sembrare paradossale, ma il fatto che Fossombrone sia sull’ 1 a 0 può aiutarci a rimescolare equilibri, che al momento non ci sono favorevoli. Abbiamo l’occasione di uscire dalla sindrome di accerchiamento che improvvidamente ci ha preso, di tornare a giocare con aggressività, lontani da paure e timori. Dobbiamo da giovedì tornare ad essere la squadra intensa ed organizzata che siamo stati da ottobre, è l’unico elemento che ci può consentire di pareggiare la serie. È dal precampionato che su questra squadra viene giù di tutto, da alcuni inverosimili finali di partita all’incredibile serie di problemi fisici, incluso l’ultimo a Cardillo, che non sappiamo ancora se e quando recupereremo. Abbiamo sempre reagito in modo repentino ed energetico, dovremo farlo ancora una volta. A Fossombrone siamo chiamati a rispondere con forza e raziocinio. Abbiamo la possibilità di farlo, dobbiamo farlo”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Igea Sant’Antimo 73-79 Bartoli-Dondup Fossombrone

Igea Sant’Antimo: Colli 11, Di Capua 7, Corral 2, Dalfini 2, Petrazzuoli 4, Cardillo 4, Gatti 8, Vico 24, Fevola 2, Mei 9. Coach: Ponticiello.
Bartoli-Dondup Fossombrone: Gattoni 2, Mancinelli ne, Sanna 8, Doati 3, Rivali 12, Basili ne, Perini 19, Poletti 13, Danzi, Crow 22. Coach: Paolini.
Parziali:
(17-25; 13-12; 17-22; 26-20)

La Bartoli-Dondup Fossombrone, allenata da coach Paolini, sbanca il difficilissimo parquet di Sant’Antimo nella prima gara dei play-out di Serie A Dilettanti, dopo una partita tenuta sempre saldamente in pugno dal quintetto marchigiano. La formazione biancoverde ha dato dimostrazione di grandissima lucidità e compattezza contro un avversario ostico come il quintetto campano allenato da coach Ponticiello, che nell’ultima partita disputata su parquet napoletano le aveva inflitto un parziale di 24 punti. Nonostante un buon inizio dei padroni di casa che si portano sull’8-4 dopo tre minuti di gioco grazie ad un buon Cardillo, costretto poi ad uscire dal parquet a causa di un brutto infortunio alla caviglia, il quintetto ospite reagiva colpo su colpo alle folate locali e grazie alle triple di Crow e alla sostanza di Perini sotto canestro si porta subito al comando delle operazioni in campo (14-17). Negli ultimi minuti del primo periodo una schiacciata di Sanna e un altro tiro di Crow, implacabile dalla distanza, portavano Fossombrone nettamente in vantaggio alla pausa (17-25). Nel secondo periodo Crow continua a martellare la retina dalla distanza, ma i santantimesi cercano di ritornare lentamente a contatto con le triple di Colli, Petrazzuoli e Mei (30-32), ma il quintetto biancoverde non perde la testa e si riporta avanti di 7 a fine quarto grazie all’unico canestro di Doati da tre punti, e con un bel movimento di Perini, davvero immarcabile in post basso (30-37). Ad inizio terzo periodo i locali suonano la carica e con le triple di Mei e Vico, intervallate da una tripla del solito Crow, piazzano un parziale di 8-3 che riporta i locali sotto di due (38-40). Coach Paolini ed i suoi non perdono la testa e Poletti e Crow ricacciano indietro la formazione campana, approfittando di un momento di sbandamento di quest’ultima, arrivando a firmare un parziale terrificante, grazie anche alla solida partecipazione di Sanna e Rivali, chiudendo il tempo in vantaggio di 12 punti (47-59). Nel quarto periodo la Bartoli-Dondup Fossombrone gestisce al meglio ogni possesso arrivando a toccare anche i 14 punti di vantaggio grazie all’ennesima tripla, questa volta messa a segno da Rivali, quando mancano poco più di 7 minuti alla fine della partita (49-63). Sant’Antimo non ci sta, e anche se manca di lucidità, riesce con i nervi a riportarsi sotto la doppia cifra di svantaggio (59-67), sfruttando qualche errore degli ospiti sulla zone-press chiamata da coach Ponticiello. Nemmeno l’ultimo acuto di Vico riesce a concretizzare la rimonta dei locali (73-75), perché Rivali è bravo a farsi trovare pronto dalla lunetta, decretando la vittoria del proprio quintetto.

Nicola Puca

giovedì 9 aprile 2009

Comunicato Stampa dell'Igea Sant'Antimo.

L’Igea Sant’Antimo denuncia il clima anomalo e le oscure vicende che hanno contribuito alla sua esclusione dai playoff di Serie A Dilettanti. Non è consuetudine di questa società accampare sospetti, lasciarsi andare ad atteggiamenti vittimistici o dietrologici. Mai si sono assunte in passato prese di posizioni che venissero meno al senso di responsabilità, all’assoluto rispetto di tutte le componenti che contribuiscono alla proposizione dello spettacolo agonistico. Sant’Antimo si è contraddistinta, piuttosto, per l’attento lavoro di programmazione, per un progetto tecnico innovativo che le ha consentito di svolgere, sia nello scenario dell’ex B d’Eccellenza che nel contesto del basket campano, un ruolo importante. Negli ultimi mesi, purtroppo e con effetti determinanti nella definizione dei responsi agonistici della regular season, questo atteggiamento responsabile e propositivo si è dovuto invece scontrare con prese di posizione scomposte e lesive della nostra onorabilità. In troppi casi soggetti chiamati istituzionalmente alla moderazione si sono lasciati andare ad esternazioni che hanno contribuito alla determinazione di un clima negativo, di aperta, gratuita ostilità nei nostri confronti. A fini strumentali è stato precostituito e diffuso il teorema per cui Sant’Antimo fosse in zona playoff per pura incidenza del suo fattore campo. Un argomento falso, subdolamente ideato da chi intendeva solo coprire le proprie inadeguatezze, una leggenda metropolitana, smentita innanzitutto dall’evidenza del fatto che l’Igea Sant’Antimo sia fuori dai playoff, malgrado un numero di successi esterni, tre in tutta la stagione regolare, superiore a quello delle dirette concorrenti; Barcellona ne ha vinto due, Ostuni addirittura solo uno. Entrambe sono riuscite a coronare la loro stagione solo ed esclusivamente per un rendimento interno migliore del nostro. La stessa maligna classifica avulsa con Potenza, Barcellona ed Ostuni che ci ha scaricato in decima posizione, ai playout invece che hai playoff, è frutto di una sconfitta casalinga, quella con la Levoni Potenza, che nella sua contorta ed oscura dinamica è in grado di smentire da sola tutte le falsità che siamo stati costretti a leggere. Abbiamo sufficienti elementi per sostenere che sia la partita con i lucani, così come le vicende delle ultime 5 giornate, in cui l’Igea Sant’Antimo ha vinto per ben 3 volte(in casa con Trapani e Molfetta, in trasferta a Firenze), ed incassato invece due ingiuste sconfitte all’overtime, siano state fortemente condizionate dal clima denigratorio ed ostile che denunciamo.
Al solo fine di difendere il patrimonio di passione e competenza che questa società si onora di rappresentare, si sottopone all’attenzione degli organi preposti e dei semplici appassionati l’evidenza dei gravi torti subiti negli incontri Igea Sant’Antimo – Levoni Potenza del 22/02/2009, Edilcost Osimo – Igea Sant’Antimo del 15/03/2009 ed infine Igea Sant’Antimo – Consum.it Siena del 05/04/2009, il confronto che ha fatto si che Sant’Antimo scivolasse, per soli due punti e malgrado avesse condotto quasi ininterrottamente il confronto per tutti i tempi regolamentari, dalla quinta alla decima posizione. Una evento in palese contrasto con quanto di buono è stato fatto in questi mesi e negli anni. Tali e tanti sono stati gli errori arbitrali in queste gare, sempre decisivi e sempre ai danni di questa società, da farci ritenere che la misura sia oramai colma. E’ evidente che non sia possibile continuare oltre nella perpretazione di una situazione che lede irrimediabilmente gli interessi di questa società. L’Igea Sant’Antimo rappresenta, oltre che un eccellente esempio di gestione oculata delle risorse e capacità progettuale, la massima espressione cestistica di un bacino d’utenza, la provincia di Napoli, meritevole di ben altra considerazione e rispetto.

Igea Sant’Antimo

Il commento post Siena di coach Ponticiello.

Un incredibile, atroce beffa. Questo subisce l’Igea alla fine del confronto casalingo con la Consum.it Siena, che per la coincidenza tra la propria sconfitta e l’esito nefasto dei confronti che andavano in scena sui campi di Potenza, Ostuni e Barcellona, incassa una cocente esclusione dai playoff. Le parole di coach Ponticiello fotografano l’amarezza di tutto l’ambiente biancorosso, vittima di propri errori, ma anche di un clima creato ad arte da chi è poi potuto passare trionfalmente alla cassa:
“Usciamo dai playoff per un pazzesco incrocio di classifica avulsa, per soli 2 punti, malgrado 3 successi negli ultimi 5 incontri e due maledetti overtime, siamo ai playout, comunque un esito ingiusto. Due tempi supplementari, con Osimo e Siena, rispettivamente 4° e 2° in classifica generale, a cui eravamo arrivati malgrado aver a lungo condotto, e per altrui, decisivi errori, ci hanno fatto passare dal 5° al decimo posto. Per il sottoscritto il decennio finisce esattamente come era iniziato: due punti tennero lontano il mio Cefalù, quello del grande, povero Fabian Tourn dal 2° posto assoluto, collocandoci in ottava piazza ed imponendoci di effettuare l’ incredibile impresa con Sassari, due punti ci separano adesso dal 5° posto, da un playoff che sarebbe stato strameritato ad un playout, che fa invece a pugni con quanto ha mostrato la nostra regular season. Altri avrebbero gridato allo scandalo, si sarebbero fatti uscire di bocca le peggiori cose, il senso di responsabilità e l’educazione impone invece al sottoscritto di fare solo un in bocca al lupo a chi disputerà, al nostro posto, i playoff”.
L’analisi tecnica del tecnico partenopeo si sofferma esclusivamente sulla dinamica che ha portato l’Igea a giocare un match stranissimo, in cui hanno potuto convivere la qualità dei primi 10’, giocati in modo stellare dalla squadra di casa, ed incomprensibili passaggi a vuoto. Tutto ed il contrario di tutto:
“Abbiamo avuto troppi sbalzi di rendimento nel corso del match, attaccato in modo ansioso e risentito dei medesimi riflessi emotivi nell’altra metà campo. Alla resa dei conti, sono stati tre passaggi a vuoto d’ordine difensivo a costarci caro: per amnesie difensive abbiamo consentito a Siena di risalire per ben due volte dal – 12, per lo stesso motivo siamo stati costretti ad iniziare dal – 5 l’overtime. Dal punto di vista offensivo quel che ci ha condannato è stata invece la frenesia, l’erroneo, inconsapevole, convincimento che potessimo far nostro il confronto attraverso iniziative individuali. Il tutto appare come la riedizione, in una stagione maledetta, segnata da infortuni e casi limite, delle contorte dinamiche che ci fecero perdere ad ottobre con Latina. Unico aspetto innovativo, lo scarto di 10 tiri liberi a favore dei toscani. Ma su questo preferisco non commentare: anche se il mio fare responsabile, l’avere in panchina un atteggiamento ben diverso da quello di altri, non è stato apprezzato da chi avrebbe dovuto farlo, anche se i fatti dimostrano che sono invece premiati gli atteggiamenti sopra le righe di altri e che sia stato possibile, oltretutto in un match casalingo condotto a lungo, al nostro avversario di tirare ben 10 tiri liberi in più rispetto al noi, non recedo dall’assoluta indisponibilità a commentare il difficile compito degli arbitri. Il rispetto dell’altrui lavoro è l’insegnamento migliore che la mia educazione familiare mi ha trasmesso, e non sono disponibile a rinunciarci”.
Per l’Igea la prospettiva è ora quella dei playout, al meglio delle 5 partite, con Fossombrone. Si parte domenica 19 aprile con il 1° dei due consecutivi match casalinghi. A tal fine si torna a lavorare già dalla mattinata di martedì, con la consueta seduta atletica diretta dal prof. Savy. Si riaggregherà invece alla squadra solo da mercoledì la giovane guardia Onorio Petrazzuoli, ennesimo elemento della compagine biancorossa convocato in nazionale, questa volta quella Under 22 di LNP. Un meritato premio per la giovane guardia, classe 1988, oramai dal 2004 nella rosa della 1° squadra.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 6 aprile 2009

Pagelle Igea - Consum.it

Igea Sant’Antimo:
Colli 5.5: Lo scorso anno fu tra i migliori, quest’anno non si è capito perché si sia espresso solo a tratti sui suoi livelli. Anche ieri è stato poco incisivo.
Di Capua 5.5: Come Colli, ieri non c’ha capito una fava. Sconclusionato al tiro e poco lucido in regia.
Corral 6: Pochi minuti, ma cerca di dare fastidio a Cuccarollo, visto che era l’unico con un fisico tale da poter marcare il ragazzo del vivaio Benetton.
Dalfini 6.5: Tanti errori, ma anche tanto cuore, soprattutto nel finale quando cerca di riagguantare con due canestri la fuga senese. Si vede che è limitato dalle infiltrazioni e dal dolore al ginocchio e per questo soffre molto Cuccarollo.
Petrazzuoli 6: Una tripla per entrare in gara, e un fallo su un gioco da tre punti di Tomasiello per uscirne.
Cardillo 6.5: Limitato dai falli, e poco pericoloso nelle conclusioni nell’area pitturata. Come Gatti si mangia un contropiede che grida vendetta. Però con le sue triple easy tiene Sant’Antimo in corsa nel momento della mareggiata senese.
Gatti 7.5: Il migliore. Sempre attivo, presente al tiro da 3 e al rimbalzo, va a schiacciare e a tirare dalla media. Un vero rebus per la difesa senese. Peccato che venga limitato nel convulso finale.
Vico 7: Se avesse anche il tiro da tre sarebbe devastante e immarcabile, come lo è quando punta l’uomo in penetrazione. Da qualche partita è uno dei migliori, e anche oggi si conferma ribattendo colpo su colpo a Tomasiello e Curnooh.
Fevola 6: Prova a fare quel che può.
Mei 6.5: Accende le speranze santantimesi nell’ultimo periodo, giocando anche una buona gara dal punto di vista difensivo, anche se alla lunga patisce la fisicità di Zambrini e Curnooh.
Consum.it Siena
Zambrini 7.5: Pericolo costante, segna da tutte le posizioni possibili. Con gli altri piccoli sfoggia una gara perfetta punendo scientificamente i cambi e le rotazioni difensive di Sant’Antimo.
Curnooh 8.5: Devastante fisicamente, immarcabile in penetrazione, mortifero al tiro. A soli 18 anni cosa volere di più dalla vita?
Casadei 6.5: Sant’Antimo riesce a limitare uno dei due terminali offensivi di Siena, peccato, che la squadra senese sopperisca alla grande alla prova così così del lungo di Billeri.
Cuccarollo 7: La zona schierata da Billeri risulta impenetrabile anche grazie alle sue lunghe leve. Infila 3 schiaccioni di cui uno in alley-oop chiamato da Tomasiello.
De Min 6.5: Esce alla distanza anche perché condizionato dai falli. Buona prova nella bagarre finale quando tiene Sant’Antimo a distanza con qualche canestro.
Diomede sv: Pochi minuti per far rifiatare Tomasiello.
Tomasiello 10: Parte pian pianino, poi cresce fino a diventare una valanga. Con l’Igea a +14 inizia a martellare la retina dalla distanza e non fa mai una cosa banale. Conosce questi ferri a memoria e si vede. Se non si fosse preso la squadra sulle spalle, magari ora Sant’Antimo giocherebbe la serie playoff con Osimo. Killer.

Nicola Puca

Igea Sant’Antimo 88-93 dts Consum.it Siena

Igea Sant’Antimo: Colli, Di Capua, Corral 4, Dalfini 8, Petrazzuoli 3, Cardillo 16, Gatti 25, Vico 17, Fevola 4, Mei 11. Coach: Ponticiello.
Consum.it Siena: Zambrini 17, Curnooh 19, Setti ne, Casadei 13, Di Lascio ne, Visigalli ne, Cuccarollo 12, De Min 12, Diomede, Tomasiello 20. Coach: Billeri.
Parziali:
(22-10; 16-20; 18-29; 21-18; 11-16)
Il copione della gara tra Sant’Antimo e Siena sembrava essere stato scritto da un vero regista di Hollyeood. Fatto sta che l’Igea Sant’Antimo di coach Ciccio Ponticiello ha assaporato per 35 minuti la possibilità di arrivare al quinto posto in classifica, miglior risultato di sempre in A dilettanti, prima di cedere i due punti alla compagine senese, ritrovandosi catapultata nei play-out, da disputare contro la Bartoli Fossombrone. Eppure la partita era cominciata secondo le migliori prospettive per il quintetto locale. Lo dimostra il parziale con cui è stato chiuso il primo periodo con Siena costretta a segnare la miseria di 10 punti dalla formazione locale, che, al contrario, sfruttando le buone prove di Cardillo e Gatti, chiudeva a quota 22. Nel secondo tempino Billeri ed i suoi cambiano marcia, e ruotando la difesa a zona ora con la 2-3 ora con la 1-3-1, oscurano la via del proprio canestro, mentre Casadei e Curnooh davano fuoco alle polveri dall’arco dei 6.25m (25-26). Sant’Antimo, però, ha un ulteriore colpo di reni e con Vico riesce a tornare a canestro prima che 5 punti consecutivi di Gatti riportino i locali sopra di 8 a fine tempo (38-30). E’ decisamente una bella Igea, che forse ha disputato il miglior primo tempo di tutta la stagione e, forse, di tutti gli anni passati finora in cadette ria. Il terzo periodo si apre con due schiacciate di Gino Cuccarollo, una con favoloso alley-oop chiamato dall’ex Tomasiello, ma Gatti e Vico tengono ancora davanti Sant’Antimo. Tomasiello, poi, segna il canestro del 48-39, ma al tavolo combinano un pasticcio segnando 5 punti invece dei tre canonici per le triple, mentre Gatti segnava da sotto col fallo. Minuti di sospensione nella concitazione generale, e gli arbitri ed il tavolo riescono a risolvere il problema (50-39). Da questo momento in poi, Tomasiello diviene un fattore, iniziando a bombardare la retina dalla distanza, e assieme a Curnooh, De Min e Cuccarollo firma il parziale che riporta i senesi in vantaggio a fine quarto (56-59). Il quarto periodo continua come la fine di quello precedente, con Curnooh immarcabile per la difesa locale, ma, nonostante ciò, si procedeva punto a punto fino alla fine dei tempi regolamentari quando due liberi di Cardillo sanciscono l’overtime. Siena comincia bene i supplementari, e si porta subito avanti di 5 grazie al solito Curnooh e a Zambrini (77-82). La partita, però, è ancora lunga e Sant’Antimo si riporta a contatto e con un canestro di Dalfini comincia l’ultimo minuto sotto solo di due lunghezze (87-89). Sul successivo possesso i locali perdono palla, Zambrini infila due liberi, e poi si va ai liberi sistematici. La spunta la Consum.it che agguanta il secondo posto in classifica, condannando Sant’Antimo ai playout.

Nicola Puca

mercoledì 1 aprile 2009

Ponticiello commenta la vittoria di Firenze

L’Igea Sant’Antimo centra a Firenze il terzo successo esterno della stagione, ed è ora ad un solo passo dai playoff. Alla Ponticiello’s band basterà vincere domenica con la Consum.it Siena per centrare la terza partecipazione consecutiva alla corsa per la promozione in Legadue. Un eventuale successo casalingo della Levoni Potenza ai danni della Banca Nuova Trapani consentirebbe invece a Dalfini e soci l’approdo alla post season anche nel malaugurato caso di una sconfitta nel match con Siena. La Consum.it arriverà a Sant’Antimo con l’enorme motivazione di poter portare a termine, in caso di un blitz a Sant’Antimo e contemporanea sconfitta di Ferentino a Matera, la rincorsa al 2° posto.
“Non abbiamo fatto calcoli per 25 giornate, e non inizieremo di certo a farli adesso – dichiara a fine partita coach Ponticiello – ai ragazzi avevo chiesto di avere gli occhi sull’obiettivo e la mente sgombra da pensieri. Se ciò era valido per il match con Firenze, lo è ancor di più per quello con Siena. Con la Smarthouse sapevamo che non sarebbe stato facile, affrontavamo una compagine che negli ultimi due mesi aveva vinto con avversari che si chiamavano Ostuni, Osimo, Matera, che ha mostrato anche con noi grande dignità, un merito che va riconosciuto a Puccetti ed ai suoi giocatori. Chi conosce le contorte dinamiche che governano i meccanismi della concentrazione sa bene come partite di questo tipo siano le più difficili: vincere quando hai la pistola puntata alla tempia, quando non hai alternative al successo è sempre difficile, a maggior ragione se affronti un avversario che gioca con molta meno pressione di quanta non pesi sulle tue spalle”.
In effetti l’andamento del confronto con Firenze non può certo essere descritto come agevole. I fiorentini, grazie soprattutto alla vena realizzativa di un ottimo Bartolini, erano partiti fortissimo, 17 ad 8 il parziale tagliagambe a loro favore. Ma grazie alla zona 2 – 3, alla capacità dell’Igea di appoggiare il gioco sull’asse Vico – Dalfini, ed il conseguente break di 11 a 0, Sant’Antimo dapprima capovolge le sorti del confronto(17 a 19 a fine 1° quarto), e poi confeziona il primo consistente vantaggio, il 28 a 35 dell’ultimo minuto del 1° tempo. Da quel momento in poi e per tutto il 2° tempo, è una continua guerra di nervi, andamento “ad elastico”, break e contro break fino alla fine. Confronto deciso nel finale dalla freddezza dalla lunetta di un Di Capua, reduce dall’influenza che lo ha costretto a partire solo domenica mattina verso Firenze, e dalla pressione difensiva di Sant’Antimo.
“Siamo stati bravi a ribaltare subito il primo break dei toscani – continua Ponticiello – non avessimo avuto quello scatto di reni a fine 1° quarto, sarebbe stato tutto più difficile. Da quel momento in poi ha dominato la tensione e la voglia di entrambe le squadre di vincere, Firenze non si è mai data per vinta, è stata sempre capace di rispondere ai nostri mini-break. Decisivo a nostro favore la capacità di mantenere la calma, di non farsi prendere dal panico quando i toscani sono tornati sotto o addirittura al +1. Può sembrare una sottolineatura retorica, ma rilevare come una compagine giovane come Sant’Antimo abbia saputo fronteggiare una situazione tanto ansiogena è veramente importante. Rappresenta un importante rinforzo positivo che dobbiamo immediatamente traghettare verso il decisivo match di domenica”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

domenica 29 marzo 2009

Max Scherma presenta la gara con Firenze.

Ultima gara esterna della regular season per l’Igea Sant’Antimo che affronterà a Firenze un match molto delicato e che potrebbe rappresentare un passo decisivo per l’approdo ai play-off. Sono indubbiamente diverse le motivazioni delle due squadre che si affronteranno al Mandela Forum di Firenze, i padroni di casa, ormai matematicamente retrocessi, non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma l’autorevole vittoria contro Matera della scorsa settimana dimostra come non abbiano intenzione di fare regali a nessuno:”Firenze vorrà sicuramente concludere al meglio una stagione sfortunta-dichiara Massimiliano Scherma, assistant coach dell’Igea Sant’Antimo-. I gigliati non avranno particolari pressioni o assilli ma solo voglia di congedarsi al meglio dai loro tifosi e questo li rende ancora più pericolosi. Noi, invece, è noto, abbiamo l’esigenza di portare a casa i due punti per fare un passo in avanti verso i play-off”. Una gara interlocutoria per l’Igea Sant’Antimo che, reduce dalla vittoria contro Molfetta della scorsa settimana, non vuole commettere passi falsi e mettere in cascina punti utili per rimanere in zona play-off e puntare ad un buon piazzamento:”Mi aspetto una gara dura-sottolinea Scherma- in cui il fattore fisico sarà determinante. Ritengo che dovremo fare leva sulla difesa, l’aspetto che meglio caratterizza la nostra squadra e soprattutto entrare in campo determinati e con il piglio giusto per dettare i ritmi della gara e dimostrare che veramente vogliamo la vittoria.” E’ un match, quello di domani, in cui sicuramente il fattore emotivo, la differenza di pressione che hanno i due team sulle spalle, può fare la differenza e l’Igea Sant’Antimo è chiamata a sfruttare la tensione di questa gara in modo da trasformarla in energia positiva:” Firenze è una squadra che gioca in maniera aggressiva e tende ad alzare i ritmi-mette in guardia Scherma- per contrastarla dovremo attaccare proprio questa sua caratteristica costringendola ad uscire fuori dalla sua formula di gioco. I toscani sono un complesso che punta molto sulla vèrve dei propri giovani e sull’esperienza del trio Romboli, Cohen e Bonsignori”. A questa gara cruciale l’Igea Sant’Antimo ci arriva in emergenza, una costante questa che ha caratterizzato tutta la regular season con un’ infermeria che è stata sempre piena: problemi per Dalfini ed una influenza che ha colpito ieri Di Capua che, comunque, si aggregherà alla truppa biancorossa:”Nonostante piccoli problemi ci siamo allenati bene-conclude Scherma- in fondo durante la stagione abbiamo sempre risposto bene alle emergenze, è una gara troppo importante per lasciarsi condizionare.”
Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

domenica 22 marzo 2009

Coach Ponticiello presenta la partita con Molfetta.

L’Igea Sant’Antimo affronta, in un match di inestimabile importanza nella rincorsa ai playoff, il Centro Auto Molfetta. L’importante confronto sarà posticipato di un ora rispetto alle altre partite del girone B, in programma (domenica 22 marzo, ndr) alle ore 18.00, il tutto al fine di evitare accavallamenti con Napoli – Milan di calcio. Infatti il team rossonero, ospite del Centro Sportivo Sant’Antimo, sede delle partite casalinghe dell’Igea, abbandonerà solo alle 18.00 Sant’Antimo, e questo ha reso necessario lo slittamento di un ora dell’importante appuntamento cestistico. Nelle parole di coach Ponticiello la sintesi delle enormi motivazioni del confronto, terzultimo turno di regular season:“Essere a 3 giornate alla fine della regular season nella condizione di dipendere solo ed esclusivamente dai propri risultati, e non da quelli dei concorrenti diretti, è cosa di inestimabile valore. Significa che pur avendo allestito un organico giovanissimo, a torto sottovalutato in estate, pur avendo subito vicissitudini di tutti i tipi, d’ordine fisico e non solo, stiamo facendo più che bene. Il nostro compito è ora quello di portare a compimento il progetto con cui siamo partiti ad agosto, è il momento di guardare l’obiettivo, i playoff, e centrarlo. Con Molfetta, il primo dei 3 passi che si separano dalla post season, non sarà per niente facile, i pugliesi arriveranno con l’intento di girare la loro stagione, conterà saper esprime il massimo di determinazione e freddezza”.



Le due compagini sono al momento separate da soli due punti, 20 per l’Igea Sant’Antimo, 18 per il Centro Auto Molfetta, ma a dicembre i campani violarono, 72 – 75 il finale, il parquet di Molfetta. Un eventuale successo chiuderebbero quindi definitivamente i conti tra le due squadre e farebbe compiere un passo decisivo a Dalfini e soci verso i 26 punti della quota matematica d’accesso ai playoff. Il tecnico dell’Igea traccia un identikit estremamente dettagliato delle caratteristiche degli avversari:

“Molfetta è una squadra con più giocatori in grado di giocare con profitto in 1vs1. In tanti sono capaci di costruirsi vantaggi individuali e tiri, sia sul perimetro che nel cuore dell’area. Conseguenzialmente il nostro piano partita non potrà che essere quello di tenere le loro iniziative, “resistere”, limitare l’estro di buona parte del roster pugliese, e conseguenzialmente rompere le loro collaborazioni. Sarebbe comunque erroneo concentrare l’attenzione solo sui singoli, dovremo difendere ed attaccare di squadra: limitare sia gli uomini che possono colpire dal perimetro, i vari Maggi, Malamov, Nanut, che interni come Di Marcantonio o Leo, e così pure elementi come Stijepovic, Parrino e Mapelli, chiamati nel sistema di gioco di Molfetta a funzioni di equilibrio e bilanciamento. In attacco dovremo prendere il pieno controllo dei ritmi partita, e giocare “il nostro basket”. Un fattore aggiuntivo sarà, al solito, l’appassionato e corretto sostegno del nostro pubblico, autentico detonatore dell’enorme energia che questo gruppo è capace di sprigionare”.

FONTE: Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 16 marzo 2009

Liguori: "Meritavamo di vincere."

L'Igea perde all'overtime l'occasione di fare un passo doppio verso i playoff. L'eccellente condotta di gara ad Osimo dei ragazzi di coach Ponticiello li porta a condurre quasi ininterrottamente dalla fine del secondo quarto e fino a 3" dalla sirena dei tempi regolamentari. Ma poi, dapprima una contestata azione di Ferrero e Pennisi a fine 2° tempo, ed infine l'incredibile fallo tecnico comminato dagli arbitri a 35" dalla fine dell'overtime all'assistant coach Scherma, condannano Sant'Antimo ad una immeritata sconfitta. Peppe Liguori, general manager dell'Igea, commenta senza perifrasi l'esito della partita:
"Abbiamo giocato in modo eccellente, per quanto fatto vedere per tutto il corso del match, meritavamo sicuramente di vincere. Non ci siamo riusciti solo perché in momenti decisivi, malgrado che i due arbitri fossero stati perfetti per 39' e 57" dei tempi regolamentari e nei primi 4' 25" dell'overtime, abbiamo subito due fischi determinanti e sbagliati: quello che ha mandato Pennisi in lunetta e le due squadre all'overtime, più l'inverosimile fallo tecnico alla panchina che a 35" dalla sirena, durante un time out e con nostro possesso di palla, ha chiuso anticipatamente il match. La loro direzione è stata, escluso gli episodi citati, meritevole di encomio; avevano da gestire una gara, che per la posta in palio non era facile da arbitrare, ma la stavano dirigendo bene. Purtroppo hanno però sbagliato proprio l'interpretazione delle cose che hanno deciso il confronto e che non si potevano assolutamente permettere di sbagliare. Decidere una partita con un fischio, consentire da un lato che un giocatore di casa potesse ostacolare con le braccia un tiro libero e dall'altro sanzionare con fallo tecnico, ed a soli 35" dalla fine, una contenuta e civile protesta, è contrario allo spirito di questo sport, rappresenta un enorme, intollerabile danno per la società Igea Sant'Antimo".
Liguori analizza la prestazione della squadra, con uno sguardo verso il prosieguo di torneo:
"Una sconfitta come questa, maturata in condizioni perlomeno discutibili, con l'aggiunta del comportamento poco sportivo, gratuitamente derisorio ed aggressivo, di qualche giocatore di casa, potrebbe sortire effetti non positivi a livello mentale, ma non sarà così. Aver tenuto testa per 45' ad una compagine forte come Osimo rappresenta invece la conferma di quanto questa squadra meriti i playoff, come sappia esprimere una pallacanestro all'altezza delle necessità. Anche ad Osimo, episodi sfortunati a parte, abbiamo dimostrato di avere i mezzi per centrare l'obiettivo stagionale".

Ufficio Stampa Igea Sant'Antimo

Coach Ponticiello presenta la partita con Osimo.

L’Igea Sant’Antimo è in trasferta sul difficile campo di Osimo, nella penultima gara esterna della regular season. A caccia di punti utili per conquistare la partecipazione ai play-off, la compagine campana è reduce da un importante successo casalingo su Trapani, che ha ridato agli uomini di coach Ponticiello l’entusiasmo giusto per affrontare il rush finale. Ad Osimo serve un’ impresa, ma il tecnico campano è certo che i suoi, forti della bella prestazione casalinga contro Trapani, ed essendo la posta in palio molto alta, riusciranno a dare il meglio di se, anche contro una squadra che all’andata si è rivelata molto indigesta.
“Ad Osimo è necessario giocare con lo stesso spirito mostrato con Trapani, avere piena consapevolezza di come non sia possibile fare tabelle o calcoli-dichiara coach Francesco Ponticiello-. A quattro partite dalla fine della regular season serve solo voler e sapere vincere. Affrontiamo un avversario forte, motivato a consolidare la sua posizione nel quartetto di testa, ma questo non deve intimorirci, piuttosto stimolare a disputare una partita d’alto profilo. Solo se giochiamo al meglio delle nostre possibilità possiamo vincere, è la stessa consapevolezza che ci ha aiutato a centrare i più importanti successi stagionali, sia quelli esterni, che le tante vittorie casalinghe con squadre di prima fascia”.
L’avversario di turno è sicuramente una squadra di prima livello ed è in lotta per un obiettivo importante, quel terzo posto che sta contendendo a Siena. Osimo, inoltre, avrà sicuramente voglia di riscattare la brutta prestazione a Latina, una motivazione aggiuntiva per gli uomini di coach Ciani ad entrare in campo con la giusta concentrazione e determinazione.
“Osimo è la compagine che ha segnato più punti nel girone B, noi quelli che ne abbiamo subito di meno. Si tratta di un dato statistico che spiega molto bene la scelta dei ritmi partita dei nostri avversari, in grado di aprirsi molto bene in contropiede, di colpire indifferentemente dal perimetro o nel cuore dell’area. Hanno esperienza, qualità ed organizzazione, la loro miglior dote consiste nella capacità di mantenere i vantaggi che si costruiscono in ogni singola azione offensiva, con relativa capacità di spaziarsi e conseguente abilità degli uomini migliori di muovere la palla. Indispensabile disarticolare le loro collaborazioni offensive, e prima ancora, giocare con giusto equilibrio e distribuzione delle responsabilità in attacco”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

lunedì 9 marzo 2009

Pagelle Sant'Antimo - Trapani.

Igea Sant’Antimo
Colli 6: Pochi minuti, 2 punti e 1 rimbalzo, poco per il bel giocatore ammirato lo scorso anno a Sant’Antimo. Può e deve fare di più.
Di Capua 6.5: Confusionario per 3 quarti, poi nell’ultimo periodo asseconda Cardillo, aiutandolo nella rimonta, confermando gli enormi progressi soprattutto in personalità rispetto allo scorso anno.
Corral 5.5: Rimane poco in campo e purtroppo non riesce a produrre come negli scorsi due mesi quando, con le assenze di Domus e Gattone, si era proposto su buone cifre.
Dalfini 6: Parecchi passi indietro rispetto alla gara con Potenza dove fu uno dei migliori nonostante la sconfitta. Viene spesso beccato con infrazione di passi di partenza e questo spinge a metterlo fuori gara per larga parte del match. Si riprende nella pugna finale.
Petrazzuoli 6: Pochi minuti di difesa strenua ed efficace su Bushati.
Cardillo 7.5: Non sai da che verso prenderlo. Con Potenza segna 3/11 ai tiri liberi, invece contro la Banca Nuova sono proprio i tiri liberi di Cardillo assieme alle triple di Mei a tenere Sant’Antimo a contatto, tanto che alla fine chiude con un 14/16 ai liberi. Segna l’assurda tripla del sorpasso, ma di questo, ormai, non ci stupiamo più.
Gatti 7: Buona prova soprattutto dal punto di vista offensivo per il Gattone, che sta piano piano ritornando in condizione. I suoi canestri sono decisivi nel terzo periodo per rintuzzare un break di Trapani, riesce anche a segnare il tiro del vantaggio a pochi secondi dalla fine del terzo periodo, ma Caroldi placa subito la sua gioia.
Vico 6.5: E’ un mesetto che alterna cose buone ad altre meno buone. Esce per 5 falli ma alla fine non fa mancare il suo contributo.
Fevola 6.5: Due rimbalzi importanti se non decisivi nell’ultimo minuto, segno di presenza mentale nonostante stia in panca per parecchio.
Mei 8: Quando è in serata vede una vasca da bagno al posto del canestro e il coach può tenerlo dentro anche se difende pochino. Chiude il primo tempo con 4/5 da 3 punti, e tiene Sant’Antimo a contatto di Trapani che intanto si dava alle prove tecniche di fuga, per questo la vittoria è soprattutto merito suo.
Banca Nuova Trapani.
Caroldi 6: è la media tra il voto della prestazione 8, e quello per l’assurda espulsione, 4, che si è beccato a tre minuti dalla fine quando aveva deciso di travestirsi da wrestler come Miky Rourke spingendo due volte Di Capua. Che bisogno ne aveva visto che stava facendo girare la squadra come un orologio svizzero segnando anche tanti punti?Ai posteri l’ardua sentenza.
Masper 7: Parte malino, ma poi fa vedere di essere un giocatore di categoria punendo spesso i cambi difensivi del Sant’Antimo e sfruttando al meglio la sua altezza. A conti fatti tiene a lungo Trapani in vantaggio.
Antrops 7: Dal mio punto di vista è un giocatore fantastico per la categoria, segna da tre, gioca vicino a canestro, ha un’ottima elevazione, tutte doti importanti che lo portano a segnare 15 punti e quasi tutti tagliano le gambe ai vari tentativi di rimonta del Sant’Antimo.
Bushati 5: Non entra mai in partita, eppure un giocatore dei suoi mezzi dovrebbe fare molto di più.
Stijepovic 5: Fa davvero molto poco, rispetto alla partita dello scorso anno quando fu tra i migliori.
Tessitore 6.5: Gioca sulla scia di Masper, Caroldi ed Antrops, aiutandoli a tenere Trapani davanti, salvo poi sbagliare un paio di liberi nella speranza di beccare il rimbalzo del pareggio.
Raskovic 6.5: Gioca bene, punendo un paio di volte i cambi difensivi dell’Igea. La sua inesperienza si vede quando in un amen commette tre falli che lo fanno accomodare in panca.
Plateo 5: Deludente, vedi il discorso di Bushati.
Candela s.v.: pochi secondi.

Nicola Puca

Igea Sant’Antimo 76-74 Banca Nuova Trapani

Igea Sant’Antimo: Colli 2, Di Capua 6, Corral, Dalfini 4, Petrazzuoli, Cardillo 23, Gatti 10, Vico 11, Fevola, Mei 20. Coach: Ponticiello.
Banca Nuova Trapani: Caroldi 19, Masper 15, Antrops 15, Bushati 7, Stijepovic, Tessitore 10, Raskovic 6, Plateo 2, Mollura ne, Candela. Coach: Perazzetti.
Parziali:
(18-18: 17-20; 25-23; 16-13)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 25/31
Trapani 15/24

L’Igea Sant’Antimo interrompe la striscia negativa di 3 sconfitte consecutive, avendo la meglio tra le mura amiche della compagine siciliana della Banca Nuova Trapani, diretta avversaria per l’accesso ai play-off, dopo una partita equilibrata, passata a rincorrere l’avversario per almeno due quarti, per poi piazzare il break decisivo con una tripla ignorante di Marco Cardillo. Sant’Antimo parte subito forte nel primo quarto imponendo il proprio ritmo agli isolani e con un Mei in grande spolvero, autore di 9 punti nel solo primo periodo tutti dall’arco dei 6.25m, 20 punti totali con 6/11 nel tiro pesante, scappa via portandosi sul +7 (13-6) . Ma la squadra di coach Perazzetti piano piano entra in gara grazie ai lunghi Masper ed Antrops, che ben smarcati dalla lucida regia di Caroldi iniziano a martellare la retina con costanza, fino ad impattare a quota 16 grazie ad una poderosa bimane in contropiede del lettone Antrops. Nel secondo periodo il quintetto di coach Ponticiello subisce una vera e propria carestia offensiva, che da il là al primo parziale degli ospiti in maglia granata, guidati dal buon momento di Bushati e Raskovic che portano la Banca Nuova a 9 lunghezze di vantaggio (18-27). Sant’Antimo tenta di recuperare con i primi punti di Cardillo dalla lunetta ed una tripla dell’ispirato Mei (25-27), ma in un amen la formazione di casa viene rigettata indietro prima da un canestro di Masper propiziato da un eccellente taglio backdoor, e poi con due triple di Antrops che profumano di bucato per il massimo vantaggio ospite fino a quel momento (25-35). La formazione di casa, però, ha un’ulteriore scarto di reni e con un parziale di 10-3 propiziato dal buon momento offensivo di Vico, riesce a rimanere avvinghiata con i denti alla partita alla fine del secondo periodo (35-38). Sant’Antimo comincia bene il terzo periodo, ed impatta grazie ad una tripla del solito Mei, ma la partita continua ad andare a strappi con Trapani che guadagna 7 punti di vantaggio (38-45), prima che Cardillo con 6 punti consecutivi, propiziati anche da un fallo antisportivo fischiato ad Antrops, reo di aver trattenuto il giocatore napoletano lanciato in contropiede riporti il match punto a punto (44-45). La partita procede punto a punto, con Caroldi che inizia a prendere confidenza con la retina(44-51), e Mei e Gatti a tenere Sant’Antimo a contatto (56-57). Nell’ultimo minuto di gioco del terzo periodo succedono tantissime cose, con Sant’Antimo che riesce a mettere la testa avanti dopo circa due quarti passati ad inseguire grazie ad un canestro dalla media di Gatti (60-58), prima che una tripla allo scadere di Caroldi fissi il punteggio sul 60-61 per gli ospiti. I siciliani cominciano bene gli ultimi 10 minuti con 6 punti propiziati da Antrops e Masper (60-67), e che sembrano incanalare le cose per il verso giusto per la squadra di coach Perazzetti, ci pensano ancora Cardillo e Di Capua a tenere in vita Sant’Antimo (65-69), ma a quattro minuti dalla fine con due liberi di Bushati la Banca nuova Trapani ha ancora un margine importante di vantaggio (65-71). Sant’Antimo prova a rientrare e una tripla di Di Capua, subentrato a Vico in panchina per 5 falli, porta i padroni di casa col fiato sul collo degli ospiti (70-71), prima che una tripla ignorante di Cardillo senza ritmo e senza rimbalzo porti Sant’Antimo al definitivo vantaggio (73-72). All’improvviso Caroldi perde la testa e si autoesclude dal match facendosi espellere, e inizia la lotteria dei tiri liberi sistematici, con molti errori da una parte e dall’altra. Ma è Sant’Antimo a far festa dopo tre ko consecutivi, nonostante la buona prova del Trapani e del suo neo allenatore Perazzetti.

Nicola Puca

domenica 8 marzo 2009

Liguori analizza lo spareggio con la Banca Nuova.

L'Igea Sant'Antimo gioca nello scenario casalingo del Centro Sportivo Sant'Antimo, con la Banca Nuova Trapani, la prima delle cinque gare/spareggio che la separano dalla fine di regular season. Ma il confronto con i siciliani è solo l'ultima puntata di una storia, breve ma intensissima, che ha visto negli ultimi tre campionati i destini di biancorossi e granata incrociarsi sempre in fasi delicate della stagione. Il tutto a partire dalla stagione 2006/2007, quando Trapani, reduce da due campionati di Legadue ed appena retrocessa nell'allora B1, ebbe alla prima gara esterna della stagione un autentico battesimo del fuoco, venendo sconfitta in modo netto dall'Igea. Nella scorsa stagione le due squadre, oltre ai due confronti di regular season, si incrociarono anche nel 1° turno di play-off, quello che spedì Caprari e soci in semifinale; ma “la vendetta” per i ragazzi di coach Ponticiello si è consumata nel match d'andata, quando hanno violarono 70 – 73 il Palailio. L'attenzione di Peppe Liguori, general manager di Sant'Antimo è però tutta rivolta al confronto di domenica ed al momento delicato delle due squadre:
“ Sia noi che Trapani siamo in una fase delicata della stagione – dichiara il dirigente partenopeo – reduci entrambi da strisce negative, noi non vinciamo da 3 turni, Trapani da 2. I siciliani hanno vissuto anche lo shock dell'epilogo del confronto casalingo di domenica scorsa, del cambio di guida tecnica e della squalifica del campo di gioco. La situazione è però per tutti, per noi, per Trapani, e per tutte le squadre che seguono le 4 compagini di testa, ancora molto fluida. Tutte queste squadre possono ragionevolmente pensare che, con un andamento positivo nelle ultime 5 partite, possano ottenere i playoff, addirittura fare un pensierino ad un piazzamento di prestigio nel ranking dei playoff, ma anche come sia necessario guardarsi le spalle dai playout. Indubbiamente è un vantaggio dover giocare 3 di queste ultime 5 partite tra le mura amiche, con il sostegno entusiasta e corretto del nostro pubblico, ma saranno comunque, a partire proprio dal match con Trapani, 5 autentici spareggi, 5 gare dure e difficili”.
Come anticipato da Liguori la Banca Nuova Trapani che la Ponticiello's band si troverà innanzi è una squadra diversa da quella che ha affrontato e battuto lo scorso 1 dicembre. Descritta in estate, a ragione considerando la qualità del roster, tra le principali candidate al salto di categoria, i siciliani hanno avuto un andamento in campionato, assolutamente schizofrenico, vinto sovente lontano dal parquet di casa, ceduto invece in 7 delle 11 partite casalinghe. Il riflesso è stato, come succede spesso, il cambio di guida tecnica; in settimana a Marco Calvani, il tecnico che aveva guidato alla promozione in Legadue Montecatini, Pesaro ed allenato nella scorsa stagione Scafati in Lega A, è subentrato Marcello Perazzetti, tecnico di lunghissima militanza. Anche il roster ha visto delle variazioni, con l'addizione di Franko Bushati, reduce da un anno e mezzo di Legadue con Sassari.
“Trapani è senza ombra di dubbio una signora squadra – prosegue Liguori – reduce da una finale per la promozione in Legadue, partita con obiettivi diversi dai nostri, con l'intento manifesto di vincere il torneo. Come detto, sono come noi in quel gruppo di squadre che debbono ancora costruirsi l'approdo ai playoff, ma questo non li rende meno temibili. Saranno motivatissimi, spronati dal cambio di guida tecnica ed incattiviti dall'esito negativo del match con Siena. Per poter vincere dovremo giocare con fiducia, giocando in modo intelligente ed intenso”.

Ufficio Stampa Igea Sant'Antimo

domenica 1 marzo 2009

Coach Ponticiello analizza la trasferta di Matera.

Ancora un avversario lucano per l’Igea Sant’Antimo. Sette giorni dopo lo sfortunato confronto interno con Potenza, la Ponticiello’s band va a fare visita alla Bawer Matera in quella che è oramai una classica. Per Dalfini e soci è l’occasione per mettersi alle spalle il cocente, consecutivo stop con Palestrina ed appunto Potenza, riprendere il cammino verso i playoff, ma anche un confronto ad alto livello di difficoltà. Matera è infatti un avversario, malgrado o forse proprio per la difficile condizione di classifica, insidioso come pochi altri. Al momento tredicesimi con 12 punti, gli uomini di coach Corà, subentrato proprio dopo il match dell’andata a Roberto Miriello, alla guida della città dei sassi da ben 9 stagioni, sono impegnati in un doppio compito: da un lato difendersi dalla ripresa di Firenze, dall’altro agganciare il gruppo di squadre che li precede. Un avversario, quindi, a cui non mancano di certo le motivazioni.
“A Matera ci aspetta un match difficile e delicato, opposti ad un avversario sempre ostico, con la necessità di riscattare immediatamente il passo falso di domenica scorsa – così presenta il confronto coach Francesco Ponticiello - ma sinora abbiamo dimostrato capacità di concentrazione direttamente proporzionale alla difficoltà degli appuntamenti, alla loro delicatezza: più alto il livello di difficoltà, migliore la nostra prestazione. Confido molto nella capacità di ognuno dei componenti del gruppo di produrre tutta l’adrenalina necessaria per esprimersi al meglio in queste occasioni, di avere “la boccia fredda” per fare le cose che fanno vincere. In settimana abbiamo toccato, messo a verifica, allenato, tutti gli aspetti, tecnici e non, che costituiscono la spina dorsale della nostra identità tecnica e caratteriale, l’obiettivo quello di poter andare in campo con la consapevolezza di non aver lasciato nulla al caso”.
La partita di Matera mette a confronto due squadre che si affrontano in B1 ininterrottamente dall’autunno del 2004, ed andando a ritroso verso gli anni di B2, con una interruzione a cavallo del passaggio di secolo, addirittura dal 1994. Si confrontano anche due modi di intendere il basket, praticamente agli antipodi, da un lato la gioventù, l’atletismo, la difesa di Sant’Antimo, dall’altro l’esperienza, l’astuzia, l’attacco di Matera. Ponticiello diffida però da una visione troppo stereotipata della partita:
“Matera è una squadra estremamente caratterizzata, che da anni propone, e molto bene, un certo tipo di basket, in cui la pericolosità offensiva è enfatizzata al massimo. Detto questo, non credo però che il copione “attacco contro difesa” corrisponda in modo meccanico ed assoluto allo scenario che poi, concretamente e non solo giornalisticamente, si vedrà in campo. Le cose sono ben più complesse, sicuramente avranno un peso importante non solo la difesa di Sant’Antimo e l’attacco di Matera, ma anche, o forse soprattutto, la difesa dei locali e le nostre scelte offensive. Per quel che ci concerne dovremo essere bravi nell’imprimere i nostri ritmi, a togliere l’iniziativa a Corvino e soci, mostrare una linearità superiore a quella del recente passato. Le caratteristiche di Matera sono note, basta dare uno sguardo alle statistiche per intenderle, i vari Corvino, Longobardi, Sottana,Giuliani, hanno in quel senso numeri importanti, ma anche il resto dell’organico, da Maggioni a Ferrienti, da Cortese a Gergati, non è da meno o da sottovalutare, tuttaltro. Dovremo attaccare tutti e difendere su tutti, ma guai ad entrare invece in battaglie personali, avere approcci riduttivi o colpevolmente semplificati”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

sabato 21 febbraio 2009

Max Scherma presenta la partita con la Levoni.

È un Igea desiderosa di riprendere il cammino verso i playoff quella che affronterà domenica sera, ore 18.00, presso il Centro Sportivo Sant’Antimo, la Levoni Potenza. I biancorossi, reduci dalla secca battuta d’arresto di 7 giorni orsono a Palestrina, hanno la ghiotta occasione di distanziare in modo significativo i lucani in classifica generale. Un eventuale successo porterebbe infatti a quattro i punti di vantaggio dell’Igea su Potenza, una distanza in ogni caso assolutamente non definitiva, ma preziosa per far si che il quintetto allenato da coach Ponticiello possa affrontare con serenità il prosieguo di stagione.
“E’ una partita cruciale – dichiara al riguardo Max Scherma, assistente allenatore di Sant’Antimo – da affrontare con un atteggiamento ben diverso da quello mostrato a Palestrina. In quella occasione non abbiamo peccato di presunzione, sarebbe sbagliato pensare che ci siamo rilassati dopo il successo con Fossombrone, piuttosto credo che abbiamo, inconsciamente, pensato di poter vincere il match come se potesse essere un appendice dell’ultimo quarto del match precedente, vinto con un imperioso colpo di reni. Con Potenza dovremo tornare “nella nostra pallacanestro”, quella fatta di difesa ed organizzazione, sarà essenziale giocare di squadra, lasciare da parte ogni eccesso individualistico”.
L’appuntamento con la Levoni è peraltro tutt’altro che agevole. Oltre alle enormi motivazioni dei potentini, che solo domenica scorsa e grazie al 79 a 71 con cui hanno vinto il derby con la Bawer Matera, si sono lasciati alle spalle le 6 sconfitte consecutive, che in un mese e mezzo li ha fatti scendere dalla terza alla decima posizione, il complesso guidato da tre partite da Gigio Gresta, che ha sostituito il dimissionario Gianni Tripodi, appare ben assortito ed in grado di fare molto bene in questo torneo. Lo dimostra il successo nel derby con la Bawer, lo dice ancora di più l’eccellente girone d’andata a cui coach Tripodi aveva guidato i lucani.
“Abbiamo notevoli somiglianze d’assetto con Potenza – continua Scherma – anche loro sono caratterizzati da una certa atipicità, dalla tendenza a giocare senza che per l’avversario ci siano dei punti di riferimento troppo rigidi. Considero cruciale nella chimica della Levoni l’apporto del trio Palombita, Chiarastella, Ruggeri. Palombita è da anni tra i principali realizzatori di questo torneo, un terminale offensivo in grado di fare canestro in tanti modi, Chiarastella un elemento dal ruolo praticamente indefinito, in grado di difendere su tutti, che sa correre come una guardia ma schierato come #4, Ruggeri poi, malgrado funga da pivot, è un giocatore in grado di colpire indifferentemente da 3 punti e nel cuore dell’area. Ma a parte questo terzetto, sono tanti i giocatori pericolosi: da Ferrara, giovane, intenso, già con esperienze importanti alle spalle, a Grasso, giocatore molto duttile, a lungo in Lega A con Reggio Calabria, Metz, Rato, l’uomo che ha deciso con le sue bombe il derby. Con una squadra come Potenza, mi ripeto, sarà determinante giocare bene insieme, difendere ed attaccare di squadra”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo