mercoledì 17 settembre 2008

Sant'Antimo in rampa di lancio.

Di amichevole c'era solo l'apparenza perchè in campo si è visto vero basket e soprattutto vero agonismo. Alla fine al memorial “Ranieri” vince Palestrina, ma l’Igea Sant’Antimo ha combattuto sino a quando le gambe hanno retto, ma soprattutto ha dimostrato di esserci. Il 91-84 si spiega con qualche amnesia difensiva di troppo, aspetto sul quale coach Ponticello, non transige e chiama i suoi ad una maggiore attenzione. "nella due giorni di Scauri – afferma il tecnico dell’Igea, abbiamo fatto molti progressi dal punto di vista offensivo, per ciò che concerne la distribuzione delle responsabilità, e dell’applicazione degli schemi. Sulla difesa, invece, c’è ancora molto da lavorare, i novantuno punti subiti in finale, ma anche i settantanove della semifinale, poi vinta di due lunghezze con Scauri, mi lasciano un po’ insoddisfatto. Per quelle che sono le nostre abitudini, e per applicare al meglio la nostra filosofia cestistica, c’è bisogno di maggior attenzione agli automatismi difensivi. Detto questo, sappiamo che le indicazioni della pre-season vanno sempre con le molle. Si procede per tentativi ed errori, che fanno parte del naturale processo di crescita".
Il quadrangolare ha fornito segnali positivi anche per ciò che concerne l’inserimento dei nuovi. Perché se è vero che da una parte l’Igea ha mantenuto in parte l’ossatura della passata stagione, dall’altra c’è da mettere dentro i cinque volti nuovi. E si sa, che la chimica di squadra, non è qualcosa che si trova dalla sera alla mattina. Bisogna lavorarci sopra. E anche tanto. "i nuovi, ovvero Nicola Mei, Danilo Fevola, Sebastian Vico, Diego Corral, stanno crescendo, imparando giorno dopo giorno un sistema di gioco diverso da quello a cui erano abituati. Sotto questo punta di vista, non c’è alcun ritardo, siamo in linea con le aspettative, con la sola eccezione di Marco Cardillo, che purtroppo è fermo ai box dal 20 agosto, a causa di una fastidiosa infiammazione al ginocchio destro. Sta svolgendo lavoro differenziato a Cerreto Sannito con il nostro staff medico. Speriamo di riaverlo al più presto con noi, perché è un giocatore sul quale puntiamo tantissimo". Sant’Antimo si prepara a disputare un’annata da protagonista, nonostante i commenti piccati di qualche addetto ai lavori, che punta il dito contro un roster dall’età media troppo bassa, troppo inesperto, e quindi poco pronto a respirare costantemente la rarefatta aria d’alta classifica << Siamo abituati a questi commenti estivi, che poi spariscono durante la stagione. Noi i giudizi preferiamo averli dal campo, anche perché l’esperienza ci insegna che il campionato di B1, pardon di A dilettanti (mi devo ancora abituare al cambio di denominazione), è il solito blobbone impazzito. Sono almeno sei le squadre che partono con ambizioni di primato. Fare delle gerarchie ora è impossibile. Di certo la Banca Nuova Trapani e Latina hanno aggiunto ulteriore qualità ai loro roster, e hanno tutta l’intenzione di puntare al bersaglio grosso. Noi saremo lì, pronti a dare battaglia>>.

Vincenzo Di Guida

venerdì 12 settembre 2008

Serie A dil/B - Viaggio all'interno del campionato 08/09, Sant'Antimo

La chiamano scommessa, ma se due indizi fanno una prova, è inutile girarci attorno: questi ci sanno fare e per quanto insistano a parlare di Sant'Antimo come squadra di ultima fascia ed una delle principali candidate alla retrocessione, in Campania hanno ormai le spalle larghe a sufficienza per prenderne atto ed abbozzare giusto una smorfia a metà via tra il compiaciuto ed il rassegnato, con la faccia di chi arriva a pensare che neanche vincendo il campionato, forse, riuscirebbero ad ottenere la dovuta considerazione.

All'Igea son fatti così: un po' per necessità ed un po' per una questione di filosofia, si cerca di fare un minimo di programmazione, senza fare il passo più lungo della gamba ed investendo forte (ma con criterio) su di un gruppo formato da giovani atleti con forti motivazioni e tanta voglia di far bene e migliorare, allenamento dopo allenamento.

A dirigerli, uno dei più apprezzati maestri della categoria, Francesco "Ciccio" Ponticiello: riconfermato, nonostante i numerosi "toc toc" alla sua porta.

Del resto, il coach, è rimasto perchè Sant'Antimo è casa sua ma anche e soprattutto perchè ha avuto dalla società le certezze che andava chiedendo, già alla fine della scorsa stagione.

A partire dalla conferma dell'intero pacchetto lunghi (Colli, Gatti e Dalfini), col primo atteso alla definitiva consacrazione e gli altri due pronti a confermare il loro ormai consueto contributo in campo ed all'interno dello spogliatoio.

A dar loro man forte, vicino a canestro, è inoltre arrivato l'argentino Corral, giovane pivot prelevato da Sarno e fortemente voluto dall'allenatore.

Date le partenze di Sorrentino e Valentini (ai quali la "A Dilettanti" stava ormai stretta con una polo di taglia XS a "Bisteccone" Galeazzi), ma anche quelle di Corvo e Cavalieri (accasatisi entrambi a Sarno), il reparto esterni è invece stato completamente ricostruito.

Sebastian Vico, una delle rari luci tra le tante ombre della Porto Torres 2007/08, è infatti il nuovo playmaker titolare, mentre Nicola Mei, interessante tiratore toscano lanciato da Salieri ad Imola e proveniente da Firenze, è la guardia e Marco Cardillo, partito in sordina ma alla fine tra i protagonisti della promozione di Brindisi in LegaDue, è l'ala piccola che completa il quintetto della formazione partenopea.

Dalla panchina escono quindi Danilo Fevola, alla prima esperienza con responsabilità e spazio dopo qualche comparsata in Serie A tra Capo d'Orlando e Napoli, ed i giovani del vivaio, Leccia e Petrazzuoli, con quest'ultimo probabile cambio del play e già protagonista di qualche minuto "vero" di B1, in passato.

Fare meglio dell'anno scorso sarà senz'altro difficile, ma per chi ha l'abitudine di sovvertire i pronostici, nessun obiettivo è precluso a prescindere.

Michele Manni

martedì 9 settembre 2008

L'Igea Sant'Antimo ricorda Antimo Cesaro.

Un grave lutto ha colpito l’Associazione Polisportiva Sant’Antimo, domenica sera all’età di soli 46 anni e’ scomparso Antimo Cesaro. Figura storica del basket locale dagli anni 80, dirigente accompagnatore dell’Igea Sant’Antimo nella fase in cui la compagine campana compiva la sua ascesa fino all’allora B2, “Mimmo” era rimasto tifoso appassionato delle sorti della società del presidente Aniello Cesaro ed in generale della palla a spicchi. Alla moglie Lina ed ai figli Angelica e Francesco vanno la solidarietà e l’affetto dello staff dirigenziale, tecnico e dei giocatori dell’ Associazione Pallacanestro Sant’Antimo, legati a lui da un profondo vincolo di amicizia. In tutte le persone che hanno avuto l’onore di conoscere ed apprezzare le sue doti resterà un doloroso senso di vuoto, ma anche il ricordo della sua passione per la pallacanestro e della sua profonda umanità.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

venerdì 5 settembre 2008

Igea, c'è tanta voglia di fare.

Terza settimana di preparazione per l’Igea Sant’Antimo, ed ancora intensi carichi di lavoro per Dalfini e soci. Coach Ponticiello prosegue con un programma che prevede sedute atletiche e tecnica al mattino, più ancora tecnica e tattica al pomeriggio; un autentico tour de force con effetti amplificati da un caldo torrido a cui, neppure l’aria condizionata del Centro Sportivo Sant’Antimo, riesce a porre freno. Ma tutto ciò non sembra scalfire minimamente l’entusiasmo che regna tra i biancorossi, tutt’altro: “Lavorare bene sarà la nostra arma in più – dichiara convinto Damiano “Domus” Dalfini, da questa stagione capitano dell’Igea, ma oramai alla terza stagione consecutiva a Sant’Antimo – l’obiettivo di ognuno di noi, ed ovviamente anche il mio, è quello di dare il massimo in ogni allenamento, per essere poi sempre pronti a dare il massimo in campo. Da capitano, intendo trasmettere al gruppo la mia voglia, essere da esempio per i più giovani”. L’ala/pivot veronese appare perfettamente sintonizzato con il suo allenatore, uno che ha fatto dell’intensità nel lavoro un autentico culto. Dalfini, che ha convissuto con Ponticiello anche un esperienza in quel di Capo D’Orlando, dimostra piena consapevolezza delle priorità per la squadra campana, estremamente giovane, ma in grado di scaricare, attraverso il lavoro quotidiano, indubbio talento. E sembra essere proprio l’abitudine a certi carichi, la continuità del lavoro, l’aver ereditato dalla splendida stagione 2007/2008 un nucleo di ben cinque giocatori, Colli, Di Capua, Gatti, Petrazzuoli ed ovviamente lo stesso Dalfini, la cartina al tornasole di questa Igea Sant’Antimo. Al solito, rinnovata nel mercato estivo, ma in grado di utilizzare lo zoccolo duro dei giocatori, che avevano centrato nella scorsa primavera un prestigioso sesto posto ex aequo, Sant’Antimo cerca ora di utilizzare, come passepartout per una stagione ancor più positiva, l’abitudine al lavoro dei reduci dalla stagione precedente. “La voglia di tutti è quella di giocare e dare un contributo importante alla squadra – dichiara Onorio Petrazzuoli, con i suoi 19 anni, uno dei più giovani del gruppo, ma anche, ed ininterrottamente dal 2004, nel roster dell’Igea, conferma quanto scritto in precedenza - come tutti ho voglia di giocare, di mettermi in mostra, ma anche e soprattutto di dare un contributo alla squadra”. A Petrazzuoli fa eco il coetaneo Andrea Colli, reduce da una stagione da incorniciare, sorprendente per molti ma non per chi lo aveva scelto e creduto fortemente nelle sue qualità: “Cercherò di dare, come sempre, il massimo, un importante apporto sia in difesa che in attacco – anche Colli lega indissolubilmente le motivazioni personali alle necessità di squadra - ho scelto di rimanere a Sant’Antimo perché so bene che qui si lavora bene, si premia l’impegno, il merito, quanto conti giocare insieme, di squadra”. Sulla medesima onda anche il pensiero di Vincenzo Di Capua, reintegrato in organico solo ad inizio preparazione, e che sembra sintetizzare bene la filosofia tecnica che regna al Centro Sportivo Sant’Antimo: “Questo campionato insegna che i nomi altisonanti non sono sempre sinonimo di risultato. Siamo una squadra giovane, affiatata, che proprio da questa sua identità cerca la chiave giusta per fare bene”. Ma le parole che riescono a concentrare meglio delle altre lo spirito che animano l’Igea sono quelle di Simone Gatti, calato a soli ventisei anni in un ruolo d’esperienza che sembra esaltare il suo carattere schivo, il suo essere uno di poche parole, ma quasi sempre centrate: “Sono rimasto colpito dall’incredibile voglia di far bene che anima tutti – dichiara il lungo varesino – dallo staff tecnico a tutti i giocatori, quelli già qui l’anno scorso ed i nuovi, tutti stanno dando il meglio di loro stessi. Il gruppo è ben affiatato e sono convinto che se continueremo a lavorare in questa maniera, ci siano tutte le condizioni per far bene”. Nel rispetto del programma stilato nelle scorse settimane, sabato 6 settembre, ore 18.30, l’Igea disputerà il suo terzo test agonistico consecutivo. Infatti, dopo il match del 24 agosto con gli universitari del Canius College e lo scrimmage del 31 agosto con l’Artus Maddaloni, sempre sul parquet del Centro Sportivo Sant’Antimo, i biancorossi disputeranno una amichevole con il Sarno(B Dilettanti) degli ex Cavalieri e Corvo. La settimana prossima vedrà invece l’Igea impegnata in ben tre appuntamenti: mercoledì 10 disputerà una amichevole a Potenza(A Dilettanti), e poi nel weekend, sabato 13 e domenica 14 settembre, sarà impegnata a Scauri in un torneo che vedrà protagoniste anche due compagini di A Dilettanti, Ferentino e Palestrina, ed i padroni di casa, che partecipano al campionato di B Dilettanti.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo