lunedì 26 gennaio 2009

Il post partita di coach Ponticiello.

Grazie ad una prestazione caratterizzata dalla grande vitalità di squadra, l’Igea Sant’Antimo vince lo scontro playoff con la Green Energy Ostuni e raggiunge i pugliesi in sesta piazza. Opposti ad una squadra che sfoggiava la grande esperienza del quartetto Avenia, Camata, Labella, Morena, i biancorossi potevano subire la delicatezza dell’appuntamento, invece è stata proprio per la grande lucidità nei momenti decisivi, dote solitamente ad appannaggio delle compagini mature, che Cardillo e soci, monumentale la prova dell’ala beneventana, centrano il successo.
“Abbiamo giocato una partita di grande maturità e personalità, vinto malgrado percentuali al tiro inferiori a quelle mostrate in altre circostanze – commenta a fine partita coach Francesco Ponticiello, tecnico dell’Igea - Decisivi la difesa e la scelta di contrapporre alle difese tattiche di Ostuni, l’insistenza nell’ attaccare gli spazi in cui gli avversari, per caratteristiche tecniche e fisiche, non potevano che soffrire le nostre caratteristiche, innanzitutto il post alto e gli angoli. È stato il classico confronto in cui si è sentito il riflesso negativo degli strascichi dei malanni che hanno interessato tanti nostri giocatori, da Dalfini, in campo per la prima volta dopo più di due mesi di stop, a Corral, da Vico, a Mei, allo stesso Cardillo. Avremmo potuto giocare un match al di sotto delle nostre possibilità, invece il condizionamento si è espresso esclusivamente nei termini di una certa discontinuità nel corso del match, peraltro neutralizzata dalla grande voglia di fare. Nei momenti decisivi, sia in attacco che in difesa, ci siamo assunti delle responsabilità importanti, non abbiamo quasi mai sbagliato al tiro, fatto sempre buone scelte difensive”.
Il tecnico partenopeo fornisce anche una lettura non strettamente tecnica dello spirito che animava la sua squadra:
“Paradossalmente, i tanti giudizi gratuiti che abbiamo dovuto incassare dopo il match dell’andata si sono trasformati in una fonte aggiuntiva di energia. Avevamo voglia di rispedire al mittente quei giudizi, malgrado che scoppole del genere le avevano rimediate anche squadre con potenzialità ben superiori alle nostre, ricordo una sconfitta di proporzioni simili in Eurolega da parte della Virtus Bologna del grande slam, abbiamo preferito tacere, e tramutato il tutto in energie nervose aggiuntive, utili per ovviare a quelle che mesi e mesi d’emergenza ci avevano sottratto”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Pagelle Igea - Ital Green

Igea Sant’Antimo:
Colli 6: Si batte bene in difesa e a rimbalzo, ma mostra ancora poca convinzione al tiro. Potrebbe fare molto di più, e la chiamata in Nazionale lo dimostra.
Di Capua 6: L’altro nazionale insacca la tripla del pari 47, e si fa notare per delle belle difese sui pariruolo avversari. E’ mentalmente pronto per fare il salto di qualità.
Corral 7.5: Appena viene servito in area sono sorci verdi per Morena che non riesce a contenere la rapidità d’esecuzione dell’argentino, che ad inizio terzo quarto sembra inarrestabile. Chiude a quota 14 pti massimo in carriera. Neanche lui sa quali sono le sue potenzialità, appena ne diventa conscio saranno dolori per mezza A dilettanti.
Dalfini 6: Tanta voglia ed esperienza per chi, come lui, al rientro dopo due mesi d’inattività. Non è sfavillante, si vede che risente ancora dell’infortunio, ma ci mette voglia ed esperienza, e soprattutto mette 13 importanti minuti nelle gambe, sperando di migliorare in vista della trasferta con Latina. Auguri.
Petrazzuoli 6: Ormai in pianta stabile nelle rotazioni, si guadagna la pagnotta in difesa su Gentile.
Cardillo 8.5: 24 punti, 8 rimbalzi 2 assist, 4 palle recuperate, 28 di valutazione. I numeri dicono tutto. E’ il trascinatore di questa squadra, un giocatore istintivo, che si danna l’anima e fa imbestialire gli avversari. E’ talmente pazzo da tirare in uno contro tre da tre punti, col coach con le mani nei capelli. Ovviamente solo rete.
Vico 7: Regia lucida, cerca di far girare la squadra il meglio possibile contro i 40 minuti di zona degli ospiti, poi nel finale con una tripla e dei liberi aiuta Cardillo a tenere i pugliesi a distanza. Vince nettamente il duello con l’altro oriundo Labella, vendicando la scialba prestazione dell’andata.
Fevola 7.5: Gara da incorniciare per Danilo, che appena entra spara due triple in faccia alla difesa a zona di Ostuni, dimostrando di essere presente. Due tiri che probabilmente il mese scorso non avrebbe preso vist il calo di fiducia in cui versava. Rischia di farsi molto male ad inizio terzo periodo, quando scivola su una macchia di sudore, ma poi rientra in campo per il sollievo dei propri tifosi.
Mei 6.5: Fino al terzo quarto aveva 0/6 da tre e non era riuscito ad entrare in partita, poi con caparbietà ci riprova, si sblocca e segna 7 punti fondamentali per tenere a bada la formazione ospite.

Ital Green Ostuni:
Negri 6+: Sta in campo 26 minuti dimostrando di avere un buon potenziale seppur limitato da piccoli problemi di gioventù, come le tre palle perse per infrazione di passi dopo essersi incartato.
Gentile 6.5: In 14 minuti produce più di Labella riuscendo a stare dietro ai playmaker locali, ma coach Putignano non gli concede più spazio e lo fa marcire in panchina. Alla lunga una scelta sbagliata.
Morena 6.5: Inizia con un 2/2 da 3 punti cercando di caricare la squadra, facendosi sentire troppo e spesso con gli arbitri, che forse lo dovevano sanzionare prima con un tecnico. Soffre Corral vicino a canestro, visto che l’italo argentino è uno dei lunghi col migliore gioco di piedi nel campionato.
Romano 7: Giocatore solido, che garantisce punti e rimbalzi ed è sempre presente in tutti i momenti importanti di Ostuni. Gatta da pelare.
Labella 4: Forse dopo la partita dell’andata avrà pensato di venire a Sant’Antimo a fare una passeggiata. Sbagliato. Vico lo mette alle corde, battendolo spesso e volentieri, e prendendosi una netta rivincita.
Camata 6: E’ alto, è tosto, sotto canestro è difficile da tenere, ma quanti falli stupidi! Dopo il terzo fallo si imbestialisce e si becca il tecnico sacrosanto, uscendo di fatto dalla partita.
Avenia 6: Segna alcune triple importanti, ma sembra aver smarrito la mano dei tempi d’oro. In difesa Cardillo lo ridicolizza più volte con la sua velocità e la sua voglia.
Bonessio 6.5: Tra i più lucidi della truppa di Putignano. Ha fisico e tecnica, abbina punti e rimbalzi, insomma uno dei giovani più interessanti dell’intera A dilettanti. Peccato che debba uscire per una brutta testata data sul parquet dopo un contatto in volo con Cardillo. Auguri!

Nicola Puca

domenica 25 gennaio 2009

Igea Sant’Antimo 72-66 Ital Green Ostuni

Igea Sant’Antimo: Colli 2, Di Capua 3, Corral 14, Dalfini, Petrazzuoli, Cardillo 24, Vico 12, Fevola 9, Favella ne, Mei 8. Coach: Ponticiello.
Ital Green Ostuni: Negri 7, Gentile 7, Morena 11, Selicato ne, Romano 13, Labella 3, Caloia ne, Camata 6, Avenia 10, Bonessio 9. Coach: Putignano.
Parziali:
(14-10; 15-20; 18-17; 25-19)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 13/24
Ostuni 14/23

L’Igea Sant’Antimo di coach Francesco Ponticiello conquista due importantissimi punti nella corsa ai play-off contro la quotata formazione pugliese di Ostuni, che all’andata inflisse la sconfitta più larga della stagione ai biancorossi partenopei, con quel -43 di scarto, che per qualche tempo ha influito sui giudizi affrettati degli addetti ai lavori sulla bontà del roster santantimese. L’Igea Sant’Antimo approccia la gara sempre priva di Simone Gatti, mentre recupera dopo 63 giorni Domus Dalfini, il capitano, anche se a mezzo servizio, ma alla fine le ottime prestazioni di Corral e Cardillo, dimostrano quanto il gruppo abbia affrontato compatto il momento di difficoltà fisica, che affligge la formazione di casa sin dal precampionato. Si capisce subito che la partita ha un chiaro padrone, Marco Cardillo, che comincia subito bene con 7 punti consecutivi intervallati da due bombe di Morena per il 9-8 iniziale. La partita perde però quasi subito il proprio ritmo anche a causa della zona ordinata da coach Putignano e che Ostuni manterrà per tutti i 40 minuti di gioco, facendo si che si segni col contagocce, è emblematico, infatti, il 14-10 di fine primo quarto. Nella ripresa Ostuni riprende Sant’Antimo e mette il naso avanti grazie a delle belle giocate del duo Romano-Camata (14-17), costringendo Ponticiello a chiamare time out e a pescare dalla propria panchina Fevola. L’ex giocatore della defunta Basket Napoli entra deciso sul parquet di gioco e segna due triple importantissime che impattano il risultato sul 22-22. Anche Putignano ruota i suoi uomini, e sul parquet si vede il figlio di Nando Gentile, Stefano, che con 4 punti consecutivi tiene i suoi col naso davanti, mentre per Sant’Antimo si distingue un ottimo Corral, già autore di 6 punti. Ma è Ostuni ad aggiudicarsi il periodo, e grazie ad altri canestri di Romano riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio di un punto (29-30). L’Igea parte bene nel terzo periodo grazie al duo Cardillo - Corral, che piazzano un terrificante parziale di 11-0, che porta i padroni di casa al massimo vantaggio (40-30). Ma la formazione ospite non si da per vinta e piano piano, come una formica, inizia a rosicchiare punti fino a portarsi in parità con due canestri consecutivi di Negri e una tripla da distanza siderale di Avenia (42-42). Ma il anche questo periodo è destinato a chiudersi in parità, infatti Di Capua riesce ad impattare a quota 47 la formazione ospite, facendo si che tutto si decida negli ultimi 10 minuti di gioco. Come nel terzo quarto, anche nell’ultimo periodo l’Igea parte forte, e riesce finalmente a mettere in ritmo Nicola Mei, negativo fino a quel momento, che con 7 punti consecutivi porta i suoi nuovamente sul +4 (54-50). Ostuni non si scompone e replica colpo su colpo tornando anche in vantaggio, ma, dopo una schiacciata di Camata, Cardillo ritiene di dover tornare a segnare, e lo fa con una tripla in uno contro tre in contropiede, una pazzia sottolineata anche dalle mani in testa del proprio coach (59-57). Ci pensano ancora una volta Bonessio e Romano a tenere gli ospiti avanti, ma ormai si gioca punto a punto e Vico risponde colpo su colpo (65-64). E’ ancora Cardillo a rompere l’equilibrio con una tripla dall’angolo e due liberi che portano di nuovo Sant’Antimo al + 6 (70-64), quando manca poco meno di un minuto alla fine. E’ il parziale decisivo, che porta il Sant’Antimo alla vittoria e all’aggancio a quota 16 in classifica proprio di Ostuni, che, però, la vede ancora vittoriosa negli scontri diretti visto il +43 dell’andata.

Nicola Puca

sabato 24 gennaio 2009

Igea - Ital Green Energy vista da Max Scherma.

Partita casalinga per l’Igea Sant’Antimo, che ospita domenica sera, presso il Centro Sportivo Sant’Antimo, la Ital Green Ostuni in quello che appare come un autentico anticipo dei playoff. Gli uomini di coach Ponticiello, settimi in graduatoria, affronteranno infatti una compagine, quella pugliese, che è al momento quinta e li precede di soli due punti in classifica:
“Si tratta di una partita d’importanza capitale – dichiara Massimiliano Scherma, assistant coach di Sant’Antimo – importante per dare continuità al nostro andamento casalingo, per compiere l’ennesimo passo verso i playoff. Si tratta di una gara da interpretare al meglio, anche per prepararci senza particolari ansie ad una trasferta difficile, quella di Latina; per dimostrare come, nonostante l’emergenza, abbiamo trovato equilibri solidi. Malgrado l’assenza prolungata di due giocatori importanti come Dalfini e Gatti, la squadra ha vinto partite difficili; e proprio adesso che recuperiamo, anche se con un’autonomia limitata, l’apporto di Domus Dalfini, è importante ripartire proprio dagli equilibri che in questi mesi d’emergenza ci siamo costruiti”.
In effetti il recupero di Dalfini, a detta dei sanitari dell’Igea in grado di offrire un contributo al fatturato tecnico della squadra, rappresenta la novità di giornata. Peraltro Scherma, in considerazione pure del lungo stop che ha interessato il centro veronese, del buonsenso che induce a non attendersi troppo da un giocatore assente dallo scorso 23 novembre, esattamente 63 giorni, più di aspetti individuali, sottolinea gli scenari tecnici che potrebbero determinarsi:
“Avrà la meglio chi riuscirà ad impadronirsi dei ritmi-partita, ad avere il predominio dei rimbalzi. Centrare questo obiettivo significherebbe per noi potersi distendere in contropiede, per loro di avere dei secondi tiri. Dobbiamo in ogni caso sfruttare la nostra maggiore vitalità ed energia, essenziali per sprigionare tutta il dinamismo di cui siamo dotati e limitare il loro peso. Sarebbe comunque sbagliato ridurre il confronto allo scontro tra esperienza e gioventù, è risaputa la valenza nell’assetto dei pugliesi di uomini di lunga milizia, i vari Morena, Avenia, Labella, Camata, ma un ruolo importante se lo sono ritagliato giocatori come Bonessio e Negri, oppure Romano, Gentile, giovani, atletici, simili alle nostre caratteristiche tecniche e fisiche. Se vogliamo vincere sarà importante limitare anche loro, Ostuni come squadra e non solo questo o quell’elemento. Non credo che il pesante stop dell’andata ci possa condizionare, rispetto ad allora siamo cresciuti sotto tutti i profili, mentali oltre che tecnici, e credo che ci siano tutte le condizioni per giocare all’altezza delle necessità e vincere”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

sabato 17 gennaio 2009

Coach Ponticiello analizza l'incontro di Ferentino.

Gioca in anticipo, sabato sera, alle ore 20.30, l'Igea Sant'Antimo, Cardillo e soci affronteranno, in un importante appuntamento esterno, la capolista FMC Ferentino. Un occasione propizia per provare, senza particolari assilli e sull'onda emotiva del corroborante successo casalingo con Barcellona di domenica, a scalare ulteriormente la parte alta della classifica ed inanellare un altra impresa.
“A Ferentino affronteremo l'ennesimo difficile confronto di un gennaio veramente impegnativo – dichiara Francesco Ponticiello, tecnico dell'Igea - In questo inizio di 2009 abbiamo già incontrato Siena in trasferta e Barcellona in casa; dopo Ferentino, non a caso solitaria capolista del girone B, ospiteremo Ostuni, ed a conclusione di questo ciclo terribile, andremo ad inizio febbraio a Latina. In simili frangenti, con tanti appuntamenti ad altissimo coefficiente di difficoltà, affrontati oltretutto nel bel mezzo di una emergenza che non ci da assolutamente tregua, Gatti ancora indisponibile, Dalfini fermo da quasi 50 giorni ed a Ferentino a referto solo per onor di firma, Corral che ha ripreso solo giovedì ad allenarsi, Leccia a casa con l'influenza, è indispensabile astenersi dallo stilare tabelle ed evitare ogni calcolo. La squadra ha comunque dimostrato di sapere bene cosa fare per giocarsela alla pari e vincere anche in condizioni tanto menomate; altrimenti non avremmo vinto domenica, non avremmo violato Trapani e Molfetta, tutte partite affrontate in eguali condizioni d'emergenza”.
L'avversario che attende l'Igea è veramente temibile, reduce da 7 successi consecutivi, vincitore di ben 12 dei 14 incontri finora disputati, Ferentino ha perso in campionato solo a Siena e proprio Sant'Antimo, dove venne sconfitto ad ottobre con un perentorio 75 a 58. Il tecnico partenopeo descrive le caratteristiche tecniche dei laziali:
“Non sarà un confronto facile, è ovvio. Aldilà della classifica la FMC ha dimostrato di aver raggiunto eccellenti livelli di solidità tecnica e mentale. Merito ovviamente del suo tecnico, Massimo Friso, di un buon equilibrio tra l'esperienza e solidità di elementi di lungo corso come Rajola, Bonaiuti, Cucinelli, Zivic, della freschezza dei vari Circosta, Provenzano, D'Anolfo, più due giocatori, Ianes e Modica, che con i loro 28 e 26 anni, e non certo solo per motivi anagrafici, fungono da cerniera tra i due tronconi della squadra ciociara. Se vogliamo disputare un match all'altezza delle difficoltà e provare a vincere, sarà indispensabile avere un livello di energia almeno pari a quello di domenica scorsa, difendere come abbiamo dimostrato sinora di saper fare e giocare offensivamente in modo quanto più possibile equilibrato e lineare. Guai se dovessimo lasciare agli avversario la scelta dei ritmi partita”.
E' nel frattempo giunta la notizia dell'ennesima convocazione di atleti dell'Igea Sant'Antimo da parte del Settore Squadre Nazionali: Andrea Colli e Vincenzo Di Capua, il secondo come riserva a casa, sono stati infatti chiamati da coach Walter De Raffaele per il prossimo raduno della nazionale di Lega Under 22:
“Mi fa veramente piacere che Andrea e Vincenzo siano stati presi in considerazione – conclude Ponticiello – sono segnali d'attenzione importanti che, dal 2004 ad oggi, ad intervalli regolari, premiano il lavoro di questa franchigia, il programma tecnico che dirigo, dei ragazzi che lavorano sempre con grande applicazione e meritano traguardi prestigiosi”.

Ufficio Stampa Igea Sant'Antimo

lunedì 12 gennaio 2009

Il postpartita di coach Ponticiello.

L’Igea Sant’Antimo sciorina una prestazione memorabile e centra il primo successo del 2009. Con Vico e Fevola acciaccati, il duo Dalfini/Gatti, ovverosia 2/4 del front court, ai box per infortunio; i biancorossi perdono ad inizio del 3° quarto, a causa di una sciagurata distorsione alla caviglia, l’ennesimo lungo, Diego Corral, che aveva già scritto a referto 8 punti personali ed era stato fino a quel momento positivissimo. Gli ingredienti per poter archiviare la gara alla voce “Mission Impossible” parevano esserci tutti, ed invece la Ponticiello’s band, grazie ad una difesa di impressionante intensità ed a tanto raziocinio e pazienza nella metacampo offensiva, porta a casa due punti di straordinario significato in ottica playoff.
“Non amo la retorica, detesto l’uso delle frasi fatte, ma quello di stasera non è un semplice successo, bensì un autentica, strabiliante impresa – dichiara a fine partita un raggiante Francesco Ponticiello, coach dell’Igea Sant’Antimo – l’avversario era insidiosissimo, con un assetto di squadra che dalla scorsa estate, a ragione, tutti considerano tra i più completi dei due gironi di A Dilettanti, ulteriormente rinforzato con l’innesto di Evangelisti, probabilmente il giocatore più concupito in fase di mercato di riparazione. Sulle nostre condizioni fisiche non credo ci sia bisogno di ulteriori commenti: Vico correva su una sola gamba, abbiamo giocato per tutto il 2° tempo con un 3/4 come Colli nello spot di, si fa per dire, #5, un ala piccola come Cardillo che andava a fare il 2° lungo, e poi, uscito questi per falli, addirittura chiuso il confronto con Fevola in ala forte. Eppure siamo riusciti a portare a pieno compimento il piano partita, attaccare sistematicamente con il pick & roll di Vico e Di Capua i lunghi siciliani, a far segnare a Barcellona solo 61 punti, prevalere 32 a 30 a rimbalzo, avere un saldo positivo nello scarto tra palle recuperate e palle perse. Tutto questo non può che essere riassunto con una sola parola: impresa, un’autentica impresa. Se vado indietro alle mie 9 stagioni di B d’Eccellenza solo due episodi sono paragonabili a questo, il blitz all’overtime con Cefalù in gara uno di playoff con una Sassari che in regular season aveva perso solo 3 volte in 26 partite, ed invece nella mia seconda stagione Casertana, il successo corsaro a Rieti con 3/5 dello starting five assente, e gli allora sedicenni Cantone e Simeoli a fare la staffetta su un certo Antonello Riva”.
Nel successo con Barcellona risultano determinanti le monumentali prestazioni a rimbalzo del duo Colli/Cardillo ed i 22 punti di Sebastian Vico, Ponticiello allarga però il campo, a ragione, a tutta la rosa:
“Proprio in una partita che ci ha visto distribuire meno che in altre occasioni i punti ed in cui eravamo privi di quello che probabilmente è il miglior 6° uomo dell’A Dilettanti, ovverosia Simone Gatti, paradossalmente, abbiamo dimostrato quanto possa incidere la duttilità della nostra panchina. Considero di inestimabile peso l’apporto dei tre giocatori che si sono alzati dal pino, Di Capua, Petrazzuoli e Fevola. La perfetta complementarietà nel playmakering tra le caratteristiche di Di Capua e quelle di Vico erano già note, ieri è venuta fuori anche la duttilità di Petrazzuoli, capace di far canestro da 8mt e di difendere alla morte su due dei migliori terminali offensivi del torneo come Gizzi ed Evangelisti, la chirurgicità di un Danilo Fevola che nell’ultimo mese ha dimostrato di fare passi da gigante e che non può che crescere ulteriormente”

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

Igea Sant’Antimo 65-61 Igea Barcellona Pozzo di Gotto

Igea Sant’Antimo: Colli 2, Di Capua 6, Corral 8, Petrazzuoli 3, Cardillo 15, Vico 22, Fevola 3, Leccia ne, Favella ne, Mei 6. Coach: Ponticiello.
Igea Barcellona Pozzo di Gotto: Evangelisti 12, Gizzi 24, Sereni 4, Milone ne, Gamal 8, Coviello, Capitanelli 2, Mariani, Gullo 3, Rizzitiello 8. Coach: Sidoti.
Parziali:
(11-17; 21-16; 18-9; 15-19)
Tiri Liberi:
Sant’Antimo 20/27
Barcellona 14/23
Usciti per falli: Cardillo, Vico, Sereni, Rizzitiello.

L’Igea Sant’Antimo di coach Ciccio Ponticiello è più forte della sfiga, degli infortuni e anche dell’Igea Barcellona. E’ questo il verdetto del campo, un verdetto alla vigilia non pronosticabile per gli uomini in casacca biancorossa, visto che si presentavano al match in contumacia dei due lunghi titolari, Gatti e Dalfini, con Vico che aveva rimediato una distorsione alla caviglia proprio nell’ultimo allenamento e con Fevola acciaccato. Una vera e propria ecatombe, aggravatasi con l’infortunio occorso a Diego Corral, l’unico lungo rimasto a disposizione di coach Ponticiello, fatto fuori da una distorsione alla caviglia nel corso del terzo quarto. Coach Ponticiello ha allargato le braccia ed ha sorriso, e avrà pensato: “Mi capitano tutte a me”. Fatto sta che i suoi ragazzi hanno risposto alla grande trascinati da Vico e Cardillo, portando a casa due punti pesanti, che contano più per il morale che per la classifica, visto che ora, Sant’Antimo, è consapevole di saper sopperire alle assenze, e di essere una squadra. Una partita iniziata col freno a mano tirato, con Barcellona sempre avanti nel punteggio, grazie a quello strepitoso giocatore che è Mike Gizzi, un rebus per quasi tutta la partita per la formazione biancorossa. Fatto sta che, nonostante lo svantaggio dei primi 10’ di gioco (11-17), gli uomini di Ponticiello non si sono scoraggiati, ma hanno iniziato a giocare al proprio ritmo, cercando di abbassare il numero dei possessi e cercando il tiro più pulito possibile. Il duo argentino Vico-Corral si accende, e Sant’Antimo inizia a risalire la china, fino a quando non passa un punto avanti (24-23), proprio su un libero del playmaker argentino, e nonostante Gizzi continui il suo show personale dalla lunga distanza. Si gioca punto a punto, ad una tripla di Cardillo risponde Rizzitiello, che, entrato dalla panchina, dimostra di essere caldo, diventando il principale terminale offensivo di Barcellona in questa fase. Barcellona è avanti di 4 (29-33), a pochi secondi dalla fine del primo tempo, quando proprio sulla sirena, Cardillo riporta i suoi a contatto con un’altra tripla (32-33). Pronti via e si rivede Gamal, limitato dai falli, che piazza subito due punti importanti, prima dell’infortunio di Corral, che lascia Sant’Antimo senza lunghi. Sant’Antimo soffre per qualche minuto, prima di prendere le misure a Gizzi & compagni, ed anche se Gullo segna la tripla del +3 (37-40), non si da mai per vinta, rimanendo sempre a contatto. E’ con una tripla di Petrazzuoli che Sant’Antimo inizia il primo break importante a proprio favore, proprio a cavallo della fine del terzo perido, e concluso da due liberi del solito Cardillo (50-42). Ad inizio quarto periodo arriva anche il massimo vantaggio con un canestro di Vico (52-42), ma Barcellona non è una squadra che si arrende facilmente e con Mike Gizzi, autore di altri 5 punti consecutivi, si riporta a contatto (52-47). E’ una sfida tra Vico e Gizzi, che monopolizzano letteralmente la gara (57-49), prima che Evangelisti, entrato in ritmo grazie a tre tiri liberi, e ancora un canestro di Gizzi, spariglino di nuovo il risultato (57-54). La partita entra nel vivo, procedendo punto a punto, Sant’Antimo cerca di tenere le tre lunghezze di distanza, ma Barcellona su rifà ancora sotto grazie a un canestro di Gizzi (59-58), prima che una tripla di Cardillo ridia ossigeno a Sant’Antimo (62-59). D’ora in poi si va sempre in lunetta, Gizzi segna due liberi, ma poi è costretto a lasciare per infortunio. E’ questa la chiave della gara. Con il suo migliore realizzatore fuori dalla partita, Barcellona non riesce a segnare, e Sant’Antimo, con due liberi di Di Capua, ipoteca il risultato a 4 secondi dalla fine.

Nicola Puca

domenica 11 gennaio 2009

Coach Ponticiello presenta la gara con Barcellona.

Primo confronto casalingo del 2009 per l’Igea Sant’Antimo, i biancorossi ospiteranno domenica sera, ore 18.00, presso il Centro Sportivo Sant’Antimo, l’Igea Virtus Barcellona Pozzo di Gotto. Un confronto già duro per la forza dell’avversario, ma che la Ponticiello’s band affronterà ancora una volta in condizioni di grande emergenza: alla perdurante assenza del pivot e capitano Domus Dalfini, risale all’oramai lontano 23 novembre 2008, quasi due mesi fa, l’ultima apparizione in campo del lungo veronese, si è aggiunta lo scorso weekend la tegola della frattura al costato per Simone Gatti, presumibilmente fuori fino a metà febbraio ed ingrediente privilegiato della ricetta che il tecnico napoletano aveva preparato, e con successo, per surrogare l’assenza di Dalfini:
“Mi secca ripetere il solito copione delle scorse settimane – dichiara il tecnico biancorosso, Francesco Ponticiello – ma pare veramente che non ci sia fine al peggio: anche dopo il pesante infortunio di Simone Gatti abbiamo dovuto incassare l’ennesima settimana densa di problemi fisici. All’assenza dei due lunghi, oltretutti gli unici elementi in organico ad avere più di 23 anni, abbiamo dovuto fare i conti con i problemi alla schiena di Corral, con una botta al quadricipite di Fevola, con una distorsione alla caviglia di Vico. Il ritmo degli allenamenti, inevitabilmente, ne ha risentito, ma la voglia, l’applicazione di questi ragazzi è veramente sorprendente, ed allora, malgrado tutto siamo riusciti a lavorare bene, a preparare a dovere il match con Barcellona. Il merito è tutto dei 12 che ogni sera si allenano, ovverosia dei 6, 7 elementi della rosa immuni da infortuni, più gli under 17 aggregati alla prima squadra. Se riusciamo a presentarci al meglio all’appuntamento domenicale il merito è esclusivamente della capacità di nuotare controcorrente di ognuno dei membri di questo straordinario gruppo”.
L’avversario che Sant’Antimo dovrà affrontare non è peraltro tra i più malleabili. La neonata franchigia di Barcellona Pozzo di Gotto, erede della compagine che alla fine degli anni 90 fu protagonista di una repentina ascesa dalla C1 alla Legadue, ha infatti allestito un organico d’alto profilo per la categoria, ulteriormente arricchito la scorsa settimana con l’innesto di quello che nella scorsa stagione è stato probabilmente l’mvp della B1, l’ex Siena e Pavia Marco Evangelisti. Non inganni oltretutto il 9° posto ex-aequo con Fossombrone e Palestrina, ed i 10 punti complessivi del team di coach Pippo Sidoti: i siciliani hanno dovuto scontare i 6 punti di penalizzazione che pendevano sulla testa di Patti, la compagine da cui hanno rilevato i diritti sportivi. Il loro saldo effettivo parla di 8 successi e 5 sconfitte, un cammino che, in assenza della penalizzazione, sarebbero valsi a Gizzi, Livecchi e soci il 3° posto assoluto. L’identikit che coach Ponticiello traccia è estremamente circostanziato:
“Si tratta di un organico di primissimo livello, c’è chi ipotizza Barcellona come la prima forza del girone B; personalmente, pur essendo poco interessato a queste valutazioni astratte, credo che i siciliani, malgrado la penalizzazione, siano tra i più seri candidati ad un piazzamento tra le prime quattro piazze. Trattasi di una squadra con dei punti di riferimento chiari e definiti, tutto ruota intorno alla leadership ed alle doti tecniche del duo Gizzi/Livecchi. Gli equilibri dei siciliani sono garantiti anche dall’esperienza di Pippo Sidoti, un tecnico di valore, che da anni guida compagini in questo campionato e che sa bene come rendere pericoloso ogni elemento della squadra, dai più esperti ai giovani. La ricetta per limitare Barcellona prescinde dalle caratteristiche dei siciliani e rimanda soprattutto alle nostre sicurezze; deriva dalle cose che facciamo, e bene, dall’ inizio del torneo, si nutre del lavoro che portiamo avanti in modo metodico dallo scorso 18 agosto. Dovremo difendere in modo intenso, tenere con l’applicazione scrupolosa del tagliafuori a rimbalzo, distribuire in modo equilibrato ed intelligente il carico offensivo. Come sempre sarà decisivo il controllo dei ritmi partita. Ma una grossa mano ce la potrà dare, come sempre, il nostro pubblico; mai come con Barcellona, per la forza dell’avversario e le nostre particolari condizioni fisiche, il sostegno incessante dei nostri tifosi, nel rispetto più assoluto degli avversari e del prezioso lavoro degli arbitri, può aiutare a conquistare punti pesantissimi”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo

venerdì 2 gennaio 2009

L'Igea di scena a Siena.

Prima partita del 2009 per l’Igea Sant’Antimo, che gioca sabato sera, ore 21.00, a Siena. Per i ragazzi di coach Francesco Ponticiello è un confronto impegnativo, che li vede opposti ad un avversario, la Consum.it Siena, che li precede di soli due punti in classifica:
“Saremo attesi dall’ennesima prova di maturità, e dovremo essere bravi ad interpretare il match nella maniera che ci è più congeniale – dichiara coach Ponticiello - essenziale non farsi condizionare dai 15 giorni senza impegni agonistici per la sosta natalizia, giocare in modo razionale, produrre il massimo sforzo nella ricerca di “tiri aperti”, o comunque in equilibrio, difendere sempre in modo intenso ed attivo. Questi gli ingredienti primari della formula che ci ha consentito di non pagare eccessivo dazio all’emergenza che si è aperta a fine novembre con l’infortunio di Dalfini, questi gli irrinunciabili punti di riferimento se vogliamo ripeterci con Siena. A cavallo tra fine novembre e dicembre, malgrado l’emergenza, abbiamo avuto un saldo molto positivo, quattro successi, due dei quali in trasferta e su campi difficili come Trapani e Molfetta, ed una sola sconfitta, quella casalinga con Osimo. Significativo che il nostro unico stop dallo scorso 16 novembre sia arrrivato, guarda caso, alla fine della partita di minore raziocinio ed intensità degli ultimi due mesi, quella casalinga con Osimo di inizio dicembre”.
E proprio con riferimento a Dalfini arrivano notizie in chiaro scuro: il lungo veronese, capitano ed uomo di maggiore esperienza della giovanissima compagine biancorossa, ha cominciato lo scorso 29 dicembre la rieducazione, ed ha ripreso da qualche giorno a correre. Prematuro però un suo impiego, per rivedere Dalfini in campo, probabilmente, si dovrà aspettare la trasferta a Ferentino di metà gennaio. Del tutto negative invece le notizie che riguardano Simone Gatti, l’ala pivot è bloccato dall’influenza, a rischio la sua presenza a Siena. Il tecnico biancorosso presta maggiore attenzione nel presentare le caratteristiche della Concum.it Siena di coach Billeri:
“A parlare di infortuni ed assenze si rischia di apparire per quello che non siamo, dei vittimisti. Meglio allora ribadire il concetto che una squadra sia veramente squadra se riesce, grazie all’impegno di tutti, a fronteggiare ogni emergenza, e far ciò che abbiamo fatto da due mesi a questa parte: farsene una ragione e tirar dritto per la propria strada. Con riferimento a Siena, i toscani hanno conservato la struttura base della passata stagione, quella formata dai vari Tomasiello, Casadei, De Min, Furlanetto. Le partenze di Evangelisti, Ferrero, Ammannato, sono state rimpiazzate da coach Billeri, che a sua volta siede sulla panchina che è stata per due anni di Stefano Salieri, con l’approdo di elementi dalle caratteristiche tecniche differenti, ma eguale compatibilità con le necessità di un torneo di vertice. Mi riferisco ovviamente a Marcante, Cournooh, Cuccarolo, più Zambrini, ritornato a Siena solo a metà dicembre. Nel complesso si tratta di una squadra forte, con similitudini con alcune delle nostre caratteristiche tecniche, ma anche tante sue peculiarità; va affrontata con piena consapevolezza del “che fare”, sia di quanto sia necessario fare per limitarla, che di tutto quello che si deve assolutamente evitare se non la sia vuole esaltare”.

Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo