L’Igea Sant’Antimo vince nel silenzio assordante del suo palazzetto, off limits per la squalifica di un turno, ma i due punti raccolti con la FMC Ferentino dicono molto più di centomila parole. Sotto lo sguardo solitario di Charlie Recalcati, ospite della struttura di via Marconi ed unico “spettatore” presente, i biancorossi raccolgono due punti che non gli garantiscono il matematico accesso ai playoff, ma determinano una situazione in cui le possibilità di uscire dalla post season divengono veramente remote. Per uscire dalle prime otto posizioni i ragazzi di coach Ponticiello dovrebbero cadere vittima di una tale coincidenza di eventi da somigliare ad un puro esercizio di statistica probabilistica. In virtù della combinazione tra il 2/0 che Ferentino vanta nei confronti di Matera e di quello coincidente di Fossombrone verso la stessa Ferentino, dei punti di vantaggio che l’Igea ha al momento nei confronti delle tre squadre che la rincorrono, Matera(+2), Ferentino(+4) e Fossombrone(+6), per non essere tra le otto squadre che parteciperanno ai playoff Sant’Antimo dovrebbe non vincere nessuno dei tre match che mancano alla fine della regular season, e nello stesso tempo, sia Ferentino che Fossombrone dovrebbero fare percorso netto, Matera vincere almeno due partite. Vincere il match con la FMC Ferentino non è stata però semplice, il clima surreale delle porte chiuse ha pesato molto più sulle spalle della giovane Igea che non su quelle di una Ferentino, zeppa di elementi esperti e navigati. Il tutto si è tradotto in un inizio di gara estremamente ansioso da parte dei padroni di casa, con Sorrentino e soci a pagar subito dazio sotto il profilo strettamente emotivo, a subire la partenza a razzo dei laziali, bravi ad approfittare del palese imbarazzo di Sant’Antimo. Il 6 a 12 del 5° fotografa efficacemente le difficoltà dei padroni di casa, e così pure come i ciociari siano in grado di tentare l’allungo, cosa che puntualmente avviene. Grazie alla precisione al tiro pesante la FMC allunga fino al 10 a 22 di fine 1° quarto, e l’andamento non viene invertito neppure nei primi minuti del quarto successivo. Sono le iniziative in avvicinamento di Rajola ed i conseguenti scarichi verso i precisi Amoroso e Facenda a consentire ai laziali di ampliare il vantaggio. D’opposto il gioco di Sant’Antimo è esageratamente condizionato dalla tensione e la cosa si traduce in una manovra insolitamente involuta, nell’evidente eccesso di iniziative individuali, e così pure la difesa, che sarà nel prosieguo del match l’antidoto che l’Igea utilizzerà per uscire dalla sua sindrome emotiva, che sembra quasi paralizzata. Il 19 a 28 del 15° è impietoso per la giovane compagine di coach Ponticiello, ma funziona come una salutare doccia ghiacciata, infatti a partire dalla seconda metà del tempino Sant’Antimo reagisce con tutta l’energia nervosa e l’intensità che è capace di produrre. La difesa incomincia a mordere ossessivamente l’attacco frusinate, grazie alle iniziative di Cavalieri e Valentini i biancorossi riescono ad aprire il campo con il contropiede, ed allora finalmente si riesce a vedere il consueto gioco dell’Igea. Il pivot Dalfini, malgrado l’incidente muscolare che lo limita significativamente da quasi 20 giorni, produce preziosi punti nell’area colorata, Corvo riesce a prendere le misure ad Amoroso, e quando si sveglia anche Sorrentino, il giocatore che inizialmente aveva subito di più il clima surreale delle gradinate desolatamente vuote, il controbreak è subito servito. Si va al riposo lungo sul 30 a 33 per gli ospiti, ed il tutto ha il sapore di un pericolo scampato. Difatti Sant’Antimo riaggancia la FMC quasi subito, grazie alla tripla del giovane Colli che impatta a quota 35, ma è proprio da questo momento che Ferentino dimostra quanto sia una squadra ricca di esperienza e personalità, anch’essa in zona playoff, e non certo per caso. In meno di un amen, grazie ai canestri di Giuliani e Losi, così come del lavoro difensivo di Rajola e Bonaiuti, Ferentino si riporta avanti, 37 a 42 al 27°, e fino al +7 del 28°, 37 a 44. Ma Sant’Antimo reagisce di nuovo, ed il quarto si conclude sul 46 – 47, confermando il trend, progressivamente in favore dei padroni di casa. Negli ultimi 10’ diviene ulteriormente protagonista la difesa dell’Igea, e per Sant’Antimo, quando Gatti incomincia a fare la voce grossa a rimbalzo offensivo e Sorrentino va in trance ed infila due triple consecutive, il break decisivo è fatto. Al 35° Sant’Antimo è già sul +3, 61 a 58, ma soprattutto ha tutta l’inerzia dalla sua parte. La cosa si concretizza sul 65 a 58, il + 7 che lancia Sant’Antimo verso il successo ed il 6° posto in solitudine, ma ancora una volta Ferentino, stavolta grazie a 4 punti consecutivi di Bonaiuti, non si arrende. Ed allora per confezionare il 73 – 65 finale, che capovolge a favore dei napoletani anche la differenza canestri(Ferentino aveva vinto all’andata di 5 punti, 74 a 65), c’è bisogno della freddezza di Vincenzino Di Capua, che infila a fil di sirena la bomba che mette ben più di un ipoteca sulla seconda consecutiva partecipazione dell’Igea ai playoff per l’accesso alla LegA2. “Vincere con una squadra tanto attrezzata, debordante di esperienza e personalità non era cosa di certo agevole – dichiara a fine partita coach Ponticiello – è stato ancor più complesso riuscire a farlo in una situazione del genere, con Dalfini in campo solo per la grande voglia di dare una mano alla squadra, con la paradossale situazione di una squadra tra le più giovani della categoria, l’unica a schierare nello starting five ben tre giocatori under 23, che si costruisce un match ball per centrare anticipatamente i playoff ed poi è costretta a giocarselo nell’atmosfera kafkiana di un palasport vuoto, in una situazione in cui l’esperienza di Ferentino era obiettivamente esaltata e la nostra freschezza ipnotizzata dalla freddezza ambientale. La differenza l’ha fatta però la nostra identità tecnica e caratteriale, quando abbiamo scacciato via ogni fantasma d’ordine psicologico ed incominciato a produrre, in attacco così come in difesa, le cose che ci avevano portato a disputare una stagione, sinora ben superiore alla considerazione che avevano di noi buona parte degli addetti ai lavori, il match è stato nostro. Doveroso fare i complimenti ai ragazzi, anche perché il successo con Ferentino, il quinto delle ultime sei partite, il settimo del girone di ritorno, solo Brindisi, Trapani ed Osimo hanno fatto meglio di noi, giunge dopo aver vinto due delle ultime tre trasferte, ed allora rendere merito agli sforzi dei miei giocatori significa sottolineare come questa squadra sia in grado di competere con tutti, rappresenta un implicita esortazione a non accontentarsi di quanto fatto sinora”.
Ufficio Stampa Igea Sant’Antimo